Krunoslav Jurčić
Krunoslav Jurčić | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Jurčić nel 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Jugoslavia Croazia (dal 1991) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 188 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Pyramids | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2004 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 3 novembre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Krunoslav Jurčić (Ljubuški, 26 novembre 1969) è un allenatore di calcio ed ex calciatore croato di origine bosniaca, di ruolo centrocampista, tecnico del Pyramids.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Era un mediano di tanta quantità e poca qualità, giocava davanti alla difesa sfruttando la sua stazza ed era un vero combattente.[1][2] Era anche un buon colpitore di testa.[1]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Ljubuški, paese della Jugoslavia, oggi nel sud-ovest della Bosnia ed Erzegovina al confine con la Croazia, iniziò la sua carriera nel settore giovanile della Dinamo Zagabria.[1] Dal 1988 al 1991 militò in prima squadra, prima di passare, in cerca di maggiori opportunità di giocare, all'Inter Zaprešić.[1]
Nella prima stagione con l'Inter Zaprešić vinse il primo trofeo della sua carriera: la prima edizione della Coppa di Croazia.[1] Nella seconda stagione non vinse nulla ma ha giocò di più, segnando anche alcuni gol importanti.[1] Le sue prestazioni attirarono l'interesse dell'ambizioso Istria Pola, che lo ingaggiò nel 1993.[1] A Pola trovò molto spazio ma i suoi risultati non furono buoni e il club sfiorò la retrocessione.[1] Dopo due stagioni con l'Istria Pola emigrò in Belgio per giocare nel Beveren.[1]
Nella sua unica stagione a Beveren, Jurčić si rivelò uno dei migliori giocatori della squadra.[1] Il 3 luglio 1995 esordì nelle competizioni UEFA nella partita di Coppa Intertoto vinta per 2-1 contro l'FK Etăr. Il Beveren però concluse il campionato al penultimo posto e retrocesse in Division 2.[1]
Nell'estate del 1996 ritornò alla Dinamo Zagabria, la sua prima squadra.[1] A Zagabria trascorse gli anni migliori della sua carriera[1]: vinse tre campionati consecutivi, dal 1996-1997 al 1998-1999, e due Coppe di Croazia. Giocò anche 5 partite in Coppa UEFA e 19 in Champions League.
Nel mercato invernale del 2000, dopo aver ben figurato anche ai Mondiali, venne seguito dalla Reggina e dal Torino.[1] A causa della richiesta economica troppo alta del club di Zagabria i calabresi rinunciarono all'acquisto mentre il Torino se lo aggiudicò per circa due miliardi di lire.[1][2]
Così Jurčić lasciò a stagione in corso la Dinamo, che avrebbe trionfato un'altra volta in campionato, e si trasferì in Piemonte dove avrebbe dovuto sostituire Djibril Diawara[1][2]. Il 16 gennaio firmò un ricco contratto triennale[1] e tre giorni dopo fu presentato ufficialmente alla stampa ed ai tifosi.[2] Durante la presentazione il suo nuovo allenatore Emiliano Mondonico disse che il centrocampista croato avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel modulo del Torino.[2] Jurčić, che non conosceva l'italiano, dichiarò di essere felice per il suo arrivo in quello che considerava il miglior campionato del mondo[2] e spiegò di aver rifiutato le offerte di due club spagnoli: il Real Oviedo e il Rayo Vallecano[1].
Esordì in Serie A con la maglia granata numero 26 il 23 gennaio contro il Bologna e impressionò positivamente, tanto che il suo compagno di squadra Gianluigi Lentini lo paragonò a Patrick Vieira. Una settimana dopo, contro il Venezia, non giocò altrettanto bene e concesse un calcio di rigore per un fallo ingenuo sul difensore Giuseppe Cardone. Continuò a mostrare i suoi limiti nelle partite contro Inter e Cagliari, dimostrando di essere in difficoltà soprattutto nei duelli contro Álvaro Recoba e Fabián O'Neill.[1] Mondonico allora schierò il croato come esterno e come libero, e disputò alcune buone partite, poi lo fece giocare come stopper e i risultati furono disastrosi.[1] Il campionato termina con la retrocessione del Torino ma Jurčić rimane in Piemonte e giocò alcune partite anche sotto la guida di Gigi Simoni[1]. I risultati furono disastrosi e a fine settembre il Torino acquistò Diego De Ascentis e ingaggiò Giancarlo Camolese come allenatore[1]. Camolese non schierò mai in campo Jurčić che rimase ai margini della squadra chiedendo con insistenza di essere ceduto nel mercato invernale[1].
Nell'estate del 2001 venne ceduto alla Sampdoria, sempre in Serie B, insieme a Fabio Tricarico in cambio di Simone Vergassola[1]. L'allenatore dei genovesi, Gigi Cagni, decise di schierarlo in difesa ma quando venne esonerato il nuovo tecnico Gianfranco Bellotto lo lasciò ai margini della squadra[1]. Le poche occasioni che Jurčić ebbe di giocare furono metà della partita contro il Cittadella del 21 novembre, una presenza in Coppa Italia contro la Juventus e pochi minuti contro la Ternana[1].
A fine stagione terminò il prestito e scadde il contratto che lo legava al Torino[1]. Jurčić poté tornare in Croazia, allo Slaven Belupo[1]. Con il club di Koprivnica giocò per due stagioni riuscendo ad ottenere per due volte la salvezza[1].
Nel 2004 terminò la carriera per intraprendere quella di allenatore. In Italia viene ricordato come un "bidone"[1][2], nonostante i successi in patria e con la Nazionale.
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]L'8 giugno 1997, mentre militava con buoni risultati nella Dinamo Zagabria, venne convocato per la prima volta in Nazionale da Miroslav Blazevic per disputare la Kirin Cup[1].
Un anno dopo venne incluso nella rosa della Nazionale per i Mondiali del 1998 in Francia. Nel torneo giocò da titolare tre incontri, le partite contro Giappone e Romania e la vittoriosa finale per il terzo posto contro i Paesi Bassi. Con le sue ottime prestazioni aiutò la Croazia a vincere una storica medaglia di bronzo e attirò su di sé l'interesse di diversi club europei[1].
In seguito al suo trasferimento in Italia, a causa dei pessimi risultati, non venne preso molto in considerazione. Giocò la sua ultima partita in Nazionale il 2 settembre 2000, in una partita valida per le qualificazioni ai Mondiali pareggiata 1-1 contro il Belgio a Bruxelles.
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2005 siede sulla panchina dell'Istria Pola, con cui raggiunge il settimo posto in campionato[1]. Nella stessa stagione contribuisce alla rivelazione di Nikola Kalinić, uno dei migliori talenti del calcio croato[1].
Nel 2007 viene ingaggiato dallo Slaven Belupo, dove aveva militato da giocatore, e raggiunge un inaspettato secondo posto dietro la Dinamo Zagabria[1]. Guida anche il club per la prima volta nella sua storia in Coppa UEFA ma viene eliminato dai turchi del Galatasaray al secondo turno[1].
Dopo quest'ottima stagione passa proprio alla Dinamo Zagabria[1]. Conquista due titoli nazionali e una Coppa di Croazia ma viene esonerato nel maggio 2010[3]. Nel 2011 viene ingaggiato dalla Lokomotiva Zagreb prima di tornare alla Dinamo Zagabria in seguito all'addio di Vahid Halilhodžić[3]. Nella stagione 2010-2011 porta di nuovo la squadra della capitale alla vittoria, sia in campionato che in Coppa di Croazia. Riesce a qualificarsi per la fase a gironi della UEFA Champions League in un girone che prevedeva anche l'Olympique Lione, l'Ajax e i nove volte campioni d'Europa del Real Madrid. Fa il suo esordio nella competizione nella gara casalinga contro il Real di José Mourinho venendo sconfitta per 0-1 con gol di Ángel Di María. La squadra croata non riuscirà a passare al turno seguente, concludendo in ultima posizione il girone.
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia presenze e reti in Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]- Dinamo Zagabria: 2008-2009 2009, 2011, 2011-2012
- Dinamo Zagabria: 2006, 2010-2011
- Al Nasr: 2019-2020
- Pyramids: 2023-2024
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Krunoslav Jurčić
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Krunoslav Jurčić, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Krunoslav Jurcic (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Krunoslav Jurčić (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Krunoslav Jurčić, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (DE) Krunoslav Jurčić, su fussballdaten.de, Fussballdaten Verlags GmbH.
- (EN, RU) Krunoslav Jurčić, su eu-football.info.
- Calciatori del G.N.K. Dinamo Zagreb
- Calciatori del N.K. Inter Zaprešić
- Calciatori del N.K. Istra 1961
- Calciatori del K.S.K. Beveren
- Calciatori del Torino F.C.
- Calciatori dell'U.C. Sampdoria
- Calciatori del N.K. Slaven Belupo
- Allenatori del N.K. Istra 1961
- Allenatori del N.K. Slaven Belupo
- Allenatori del G.N.K. Dinamo Zagreb
- Allenatori del N.K. Lokomotiva Zagreb
- Allenatori del N.K. Maribor
- Allenatori dell'Al-Nassr A.S.C.C.
- Allenatori dell'Al-Nasr S.C.
- Allenatori del Pyramids F.C.
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