Nadia Cassini
Nadia Cassini | |
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Nadia Cassini nel 1971 | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Pop |
Periodo di attività musicale | 1977 – 1997 |
Etichetta | CGD, Ricordi, RCA, Five Record, Makaveli Records |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 3 |
Nadia Cassini, pseudonimo di Gianna Lou Müller[1] (Woodstock, 2 gennaio 1949), è un'attrice, showgirl, cantante ed ex modella statunitense, interprete di film della commedia sexy all'italiana tra gli anni settanta e ottanta.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gioventù
[modifica | modifica wikitesto]Nacque durante una tournée dei genitori, ballerini e attori di vaudeville, a Woodstock, nello stato di New York, il 2 gennaio 1949, da padre statunitense di origini tedesche, Harrison Müller, e da madre statunitense di origini italiane, Patricia Noto: infatti suo nonno materno, Gianni Noto, era siciliano. Lasciata la famiglia in giovane età, si mantenne attraverso diversi lavori, come cantante di night club, ballerina di fila, fotomodella e indossatrice. In tale periodo fu anche amante dello scrittore belga Georges Simenon, che aveva 46 anni più di lei.[2] Nel 1968 sposò il conte statunitense di origini italiane e russe Igor Cassini Loiewski, noto come giornalista con lo pseudonimo di Cholly Knickerbocker e fratello dello stilista Oleg.
Anni settanta e ottanta
[modifica | modifica wikitesto]Quando il marito andò a Roma per aprire e gestire la casa di moda del fratello, lo seguì. A partire dal 1970 ottenne alcuni piccoli ruoli cinematografici, tra cui uno in Il divorzio di Romolo Guerrieri; nello stesso anno, appena ventunenne, venne scelta dal regista Piero Vivarelli come protagonista del film erotico Il dio serpente, che riscosse un enorme successo nelle sale cinematografiche, divenendo poi un cult movie, grazie alla fotografia di Benito Frattari, ma soprattutto alla colonna sonora di Augusto Martelli, il cui brano Djamballà ebbe risonanza internazionale.[senza fonte]
Nel 1971 divorziò dal marito negli Stati Uniti quindi si trasferì prima in Grecia poi a Londra con l'attore greco Yorgo Voyagis, dal quale ebbe una figlia e con il quale dopo si sposò. Nel 1988, avanti il tribunale di Milano, assistita da un avvocato, si separò dal marito greco e si accordò di affidare la figlia Cassandra al padre. In tale periodo recitò nel film Colpiscono senza pietà di Mike Hodges. Tornò poi in Italia nel 1975 per proseguire la sua carriera cinematografica. Nel 1979 ebbe il primo ruolo da protagonista nel filone comico-erotico L'insegnante balla... con tutta la classe, al quale seguirono poi altri dello stesso genere, come L'infermiera nella corsia dei militari del 1979 e La dottoressa ci sta col colonnello del 1980. Una sua apparizione televisiva, nella quale, ballando accanto a Lando Buzzanca, l'attrice mostrò il sedere coperto solo da un sottilissimo perizoma, le valse una denuncia per "simulazione di atto sessuale contro natura" da parte di un telespettatore fiorentino,[3] la cui querela ebbe però breve seguito in tribunale, venendo poi rigettata in prima istanza. Pur non avendo interpretato molti film — di cui qualcuno con scene di nudo integrale come Il dio serpente, che rimane senz'altro la sua interpretazione più importante[4] — Cassini fu una delle protagoniste dell'immaginario erotico degli italiani a cavallo fra gli anni settanta e ottanta.[5]
Famosa per il carattere irascibile,[6] fu per un breve periodo anche un personaggio televisivo (partecipò a Premiatissima nel 1983 con Amanda Lear, a Drive In nel 1984 e a Risatissima nel 1985), ma una serie di motivi, tra i quali soprattutto la difficoltà a esprimersi bene in italiano (nei film veniva quasi sempre doppiata), bloccarono di fatto la sua carriera, impedendole di raggiungere il pieno successo nel lungo periodo. Al pari di altre celebrità dello spettacolo dell'epoca, Cassini incise anche dei dischi, interessanti solo dal punto di vista collezionistico, tra i quali conobbe una certa notorietà il 45 giri con il brano (sul lato B) intitolato A chi la do stasera. Fece pure delle comparse nelle riviste Playboy, Playmen, Blitz e Guida TV.
Ritiro dalle scene
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il ritiro dalle scene italiane negli anni ottanta, Nadia ha dapprima lavorato presso la televisione francese per poi ritornare negli Stati Uniti nel 1987 per motivi personali. Alla fine degli anni ottanta Nadia sparì definitivamente dalle scene. Ciò fu dovuto in parte alla rottura del contratto con Fininvest, e in parte a un intervento di chirurgia plastica al naso con esito devastante subìto a fine anni novanta, che comportò ustioni di terzo grado su tutto il viso e l'amputazione di parte del padiglione auricolare destro.[3]
Sempre più in crisi professionale, oltre che affettiva, iniziò ad abusare di droga e alcol. Riuscì comunque a disintossicarsi nel 2009, grazie al sostegno delle amiche e della figlia, che la fecero ricoverare in una clinica specializzata negli Stati Uniti.[3][7]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Il divorzio, regia di Romolo Guerrieri (1970)
- Il dio serpente, regia di Piero Vivarelli (1970)
- Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?, regia di Mariano Laurenti (1971)
- Quando gli uomini armarono la clava e... con le donne fecero din-don, regia di Bruno Corbucci (1971)
- Colpiscono senza pietà (Pulp), regia di Mike Hodges (1972)
- Ecco lingua d'argento, regia di Mauro Ivaldi (1976)
- Spogliamoci così, senza pudor..., regia di Sergio Martino, episodio L'armadio di Troia (1976)
- Io tigro, tu tigri, egli tigra, regia di Giorgio Capitani, secondo episodio (1978)
- Scontri stellari oltre la terza dimensione, regia di Luigi Cozzi (1978)
- L'insegnante balla... con tutta la classe, regia di Giuliano Carnimeo (1979)
- Io zombo, tu zombi, lei zomba, regia di Nello Rossati (1979)
- L'infermiera nella corsia dei militari, regia di Mariano Laurenti (1979)
- La dottoressa ci sta col colonnello, regia di Michele Massimo Tarantini (1980)
- Miracoloni, regia di Francesco Massaro (1981)
- Tutta da scoprire, regia di Giuliano Carnimeo (1981)
- L'assistente sociale tutto pepe..., regia di Nando Cicero (1981)
- Giovani, belle... probabilmente ricche, regia di Michele Massimo Tarantini (1982)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Il superspia – miniserie TV (1977)
- Settimo anno – miniserie TV (1978)
- Les beaux quartiers – film TV (1983)
Programmi televisivi
[modifica | modifica wikitesto]- Quantunque io (Rete 2, 1977)
- Sim Salabim Capodanno (Rete 2, 1978)
- Io te tu io (Rete 2, 1978)
- Ci vediamo stasera (Rete 1, 1979)
- Studio '80 (Rete 1, 1980)
- Ridiamoci sopra (Canale 5, 1982)
- Zim Zum Zam (Rai 1, 1983)
- Premiatissima (Canale 5, 1983)
- Drive In (Italia 1, 1984)
- Risatissima (Canale 5, 1985)
Doppiatrici italiane
[modifica | modifica wikitesto]- Maria Pia Di Meo in Colpiscono senza pietà, Scontri stellari oltre la terza dimensione
- Ludovica Modugno in Il dio serpente
- Flaminia Jandolo in Ecco lingua d'argento
- Mirella Pace in L'insegnante balla... Con tutta la classe
- Serena Verdirosi in L'infermiera nella corsia dei militari
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album
[modifica | modifica wikitesto]- 1978 – Encounters Of A Loving Kind (CGD, CGD 20092)
- 1983 – Get Ready (RCA Italiana, PL 31725)
- 1985 – Dreams (Five Record, FM 13540)
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 1977 – Giorno per giorno/Passaporto per la follia (CGD, 7")
- 1978 – Encounters/Honey (CGD, 7")
- 1982 – Tu sei l'unico amore (Ricordi, 7")
- 1982 – Quando (mi sto innamorando)/A chi la do stasera (Ricordi, 7")
- 1983 – Get Ready/Too Late (RCA, 7")
- 1983 – I Like Boys/Obsessed (Memo Records, 12")
- 1984 – Bum bum cantiamo/Più forte (Five Record, 7")
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enrico Lancia e Fabio Melelli, Le straniere del nostro cinema, Gremese Editore, 2005, p. 94.
- ^ Giacomo Alexis, Ora parlo io, EA Management Editore, 2004, cap. II
- ^ a b c Avevo il sedere più bello del mondo, ma nella vita non ho avuto culo, in Libero, 15 marzo 2010. URL consultato il 7 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Gordiano Lupi, I misteri del Dio Serpente, su Tellus Folio, 6 maggio 2006.
- ^ Nadia Cassini ovvero storia di un'attrice che ha inchiodato chiunque al cinema (che fu)
- ^ Nadia Cassini, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- ^ che fine ha fatto Nadia Cassini
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nadia Cassini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nadia Cassini, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- Nadia Cassini, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Nadia Cassini, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Nadia Cassini, su SecondHandSongs.
- Nadia Cassini, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Nadia Cassini, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Nadia Cassini, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Nadia Cassini, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- (EN) Nadia Cassini, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Nadia Cassini, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Nadia Cassini, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19890106 · ISNI (EN) 0000 0000 5935 1041 · BNE (ES) XX1401475 (data) · BNF (FR) cb14162459c (data) |
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