Coordinate: 46°00′N 10°58′E

Valle dei Laghi

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Valle dei Laghi
La valle dei Laghi dal monte Casale.
StatiItalia (bandiera) Italia
Regioni  Trentino-Alto Adige
ProvinceProvincia di Trento
Località principaliVallelaghi, Madruzzo e Cavedine
FiumeSarca

La valle dei Laghi è una valle del Trentino sud-occidentale che scorre in direzione circa NNE-SSW dalla soglia di Terlago fino al Basso Sarca.

I monti Brento e Casale visti dalla sponda Est del lago di Cavedine

La denominazione, un neotoponimo creato nella seconda metà del Novecento,[1] è dovuta alla presenza di numerosi laghi,[2] in particolare il:

e i minori:

Bacini idrografici

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La valle dei Laghi, che è il tratto finale della valle del Sarca, appartiene nel suo tratto più settentrionale al bacino dell'Adige, dove il tributario principale è il torrente Vela, mentre in quello centro-meridionale al bacino del Po, per tramite di corsi d'acqua secondari che si gettano nel Sarca.

Storia naturale

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Morfologicamente si presenta come una valle a "U" asimmetrica, in parte geologicamente impostata su una sinclinale con piano assiale inclinato.

La valle dei Laghi costituisce un antico alveo del fiume Adige che verso la fine del Pliocene-inizio Quaternario, in corrispondenza della soglia di Terlago transitava dall'anticamente sbarrata Valle dell'Adige verso la depressione del Garda. Modificato il corso dell'Adige per cattura fluviale verso l'attuale percorso, essa è rimasta a nord quale valle relitta e sospesa, dove tra la Paganella e il monte Bondone si affaccia su Trento.

In seguito, e per tutto il Quaternario, è stata interessata da un'evoluzione poligenica venendo modellata da almeno quattro cicli di esarazione glaciale e seguente sovralluvionamento legati alle ultime glaciazioni e relativi periodi interglaciali, come testimoniato da un sistema di terrazzi sospesi riconoscibili a diverse quote.

Di particolare interesse sono le Marocche di Dro, un grandioso sistema di antiche frane postglaciali per crollo e scorrimento, l'ultima delle quali di età storica,[3] come testimoniato dal ritrovamento di un tegolone romano durante gli scavi per la costruzione di una derivazione idroelettrica. Le Marocche di Dro costituiscono, per estensione e volume, il più imponente fenomeno di frana per crollo e scorrimento di materiale lapideo a livello europeo.

La valle dei Laghi costituisce grande interesse per la varietà delle specie faunistiche e botaniche, queste ultime spazianti dall'orizzonte vegetazionale submediterraneo a quello subalpino. Meritevole di menzione il bosco delle quote più basse e attorniante i laghi principali, dove prospera il leccio, alcuni esemplari dei quali sono i più settentrionali d'Europa.

La valle dei Laghi, della quale importante settore è occupato dalla valle di Cavedine (detta anche val del vent), è caratterizzata dalla regolare presenza di un vento che percorre la valle a partire dal Lago di Garda. Tale brezza, denominata "Ora del Garda", inizia a spirare nella tarda mattinata fino al pomeriggio inoltrato.

L'economia è principalmente legata all'agricoltura, che caratterizza il paesaggio, con prodotti tradizionali quali la vite, le patate, le mele, il mais. Di particolare interesse è la produzione di Vino santo trentino nella zona del lago di Toblino, (da non confondere con il Vin santo toscano). Sebbene la valle non abbia mai conosciuto un vero e proprio sviluppo turistico al pari di altre valli trentine, fatto che ne ha conservato in gran parte il paesaggio, presenta una discreta offerta inerente soprattutto all'agriturismo.

I comuni amministrativi strettamente appartenenti alla Valle dei Laghi sono Vallelaghi (nato dalla fusione dei comuni di Terlago, Vezzano e Padergnone il 1 gennaio 2016), Madruzzo (nato dalla fusione dei comuni di Calavino e Lasino il 1 gennaio 2016) e Cavedine.[4]
In parte rientra anche il comune di Trento con le frazioni di Cadine, Vigolo Baselga e Baselga del Bondone.
I comuni più meridionali di Drena, Dro e Arco vengono invece riferiti sia per comprensorio amministrativo che per posizione geografica al Basso Sarca.

Nel territorio esistono numerosi edifici di carattere storico quali, tra i tanti, i castelli di Madruzzo e Toblino, il Palazzo de Negri di San Pietro che sovrasta il centro storico di Calavino[5], la cappella del XVI secolo e la chiesetta del XVIII secolo dei SS. Mauro Grato e Giocondo a Calavino, la villa Ciani Bassetti a Lasino, le parrocchiali nei vari comuni della valle, i numerosi capitelli votivi testimoni della pietà popolare.

  1. ^ Aldo Gorfer, in Bagolini e Altri, Dal Garda al Monte Bondone attraverso la Valle di Cavedine
  2. ^ AA. VV, Di lago in lago, Trento - 2005
  3. ^ G.B. Trener, Geologia delle Marocche in: Gli impianti idroelettrici della Città di Trento - A. Scotoni, Trento - 1924, p. 25-33.
  4. ^ Mario Ferrari, Itinerario geomorfologico nel Trentino: dalla Paganella al Garda, Natura alpina. - Trento. - A.12, n.1 (15 feb. 1961); p. 1-32
  5. ^ Palazzo de Negri di San Pietro, su Trentino Cultura. URL consultato il 2019 novembre 15 (archiviato il 15 novembre 2019).

Voci correlate

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Altri progetti

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