Coordinate: 47°28′44″N 9°29′38″E

Rorschach (Svizzera)

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rorschach
comune
Rorschach – Stemma
Rorschach – Veduta
Rorschach – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone San Gallo
DistrettoRorschach
Amministrazione
Lingue ufficialiTedesco
Territorio
Coordinate47°28′44″N 9°29′38″E
Altitudine400 m s.l.m.
Superficie1,78 km²
Abitanti9 214 (2015)
Densità5 176,4 ab./km²
Comuni confinantiGoldach, Horn (TG), Rorschacherberg
Altre informazioni
Cod. postale9400
Prefisso071
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS3215
TargaSG
Nome abitantiRorschacher
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Rorschach
Rorschach
Rorschach – Mappa
Rorschach – Mappa
Sito istituzionale

Rorschach (toponimo tedesco) è un comune svizzero di 9 214 abitanti del Canton San Gallo, nel distretto di Rorschach del quale è capoluogo, sul lago di Costanza. Dal suo territorio nel 1803 è stata scorporata la località di Rorschacherberg, divenuta comune autonomo.

Attacco delle città di San Gallo e Appenzello all'abbazia di Mariaberg, a Rorschach, nel 1489.

Rorschach è menzionata per la prima volta nell'850 con il nome di Rorscachun.[1] Nel 947 Ottone I, sovrano del Sacro Romano Impero, concesse all'abate di San Gallo il diritto di gestire i mercati, di battere moneta e di riscuotere tasse a Rorschach.

Nel 1489-90 la Rorschacher Klosterbruch, ovvero il sacco del convento di Rorschach, scatenò la guerra di San Gallo. Dopo decenni di conflitti con la città di San Gallo, alla fine del 1480 l'abate Ulrich Rösch iniziò a pianificare il trasferimento dell'abbazia dalla città di San Gallo a Rorschach. Con il trasferimento sperava di sfuggire all'indipendenza e ai conflitti della città. Inoltre, spostandosi più vicino alle importanti rotte commerciali del lago di Costanza, avrebbe potuto trasformare Rorschach in un importante porto e riscuotere una fortuna in tasse.[2] A sua volta, il sindaco Varnbüler e la città temevano che un nuovo porto sul lago avrebbe fatto sì che il commercio aggirasse San Gallo e Appenzello. Nonostante quest'ultime si opponessero al nuovo monastero, dopo l'approvazione di Papa Sisto IV e lunghe trattative con l'Imperatore Federico III d'Asburgo, la prima pietra della nuova Abbazia di Mariaberg fu posta il 21 marzo 1487.[3]

All'inizio le città di San Gallo e Appenzello si limitarono a protestare contro il piano dell'abate, ma quando questo non ebbe successo, iniziò a pianificare un attacco all'abbazia. Credevano che la Confederazione Svizzera non sarebbe intervenuta a causa delle tensioni tra loro e la Lega sveva. Il 28 luglio 1489 un gruppo di 1200 appenzellesi e 350 sangallesi si riunì a Grub (oggi parzialmente integrato nel comune di Eggersriet) e marciò sull'abbazia, abbattendone rapidamente le mura e bruciando tutto ciò che trovarono. Dopo aver trascorso la notte bevendo e banchettando con le provviste dell'abate, tornarono alle loro case. L'attacco costò all'abate i 13.000 gulden che aveva già speso per la costruzione dell'edificio e altri 3.000 in mobili e forniture.[4] I vassalli dell'abbazia sostennero le azioni della città e di Appenzello e il 21 ottobre 1489 firmarono il patto Waldkircher Bund con i ribelli.[3]

Nei mesi successivi l'abate cercò il sostegno dei suoi alleati della Vecchia Confederazione per punire San Gallo e Appenzello, inizialmente con poco successo. Mentre i quattro cantoni di Zurigo, Lucerna, Svitto e Glarona, allora alleati, in genere sostenevano l'abate, il resto della Confederazione non lo faceva. Tuttavia, la creazione del Waldkircher Bund apparve minacciosa per la Confederazione e la spinse a sostenere l'Abate. Il 24 gennaio 1490, la Confederazione permise ai quattro cantoni alleati di attaccare la città e Appenzello.[4] Di fronte alle forze della Confederazione, il Waldkircher Bund si sciolse mentre ogni gruppo si preparava a difendersi. L'esercito svizzero assediò San Gallo l'11 o il 12 febbraio e il 15 febbraio la città si arrese. Il trattato di pace sciolse il Bund, ripristinò le terre dell'abate, gli permise di ricostruire l'abbazia di Mariaberg ma gli impose di rimanere a San Gallo. Il monastero di Mariaberg fu ricostruito a partire dal 1497 e completato nel 1518, ma servì al monastero di San Gallo solo come centro amministrativo e in seguito divenne una scuola.[3]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
La parrocchiale dei Santi Colombano e Costanzo
L'abbazia di Mariaberg
Il Badhütte di Rorschach
  • Chiesa parrocchiale dei Santi Colombano e Costanzo, fondata dai monaci dell'abbazia di San Gallo nell'VIII secolo, è menzionata come parrocchia solo nel XIII secolo. Venne ricostruita nel 1438, mentre l'attuale edificio risale al 1782[5].
  • Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
  • Chiesa riformata di Rorschach
  • Abbazia benedettina di Mariaberg
  • Museo di Kornhaus
  • Badhütte (tradotto letteralmente: capanna balneare) sulla Thurgauer Straße: bagno pubblico nel lago di Costanza costruito su pali di cemento, accessibile tramite una passerella. La costruzione è stata facilitata dalle basse acque del 1923, il bagno è stato aperto per la stagione balneare del 1924. [6]

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Rorschach è servito dall'omonima stazione, capolinea delle linee da Sciaffusa, da Coira, da San Gallo e da Heiden. Altre stazioni nel comune sono quelle di Rorschach Hafen e Rorschach Stadt.

  1. ^ Dizionario storico della Svizzera, Rorschach (comune), su hls-dhs-dss.ch (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2023).
  2. ^ Stefan Sonderegger, Die Eidgenossen belagern St. Gallen (PDF), su hist.uzh.ch, University of Zurich-History Seminar.
  3. ^ a b c Dizionario storico della Svizzera, Sacco del convento di Rorschach, su hls-dhs-dss.ch (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2023).
  4. ^ a b Häne, Johannes (1895). Der Klosterbruch in Rorschach und der St. Galler Krieg 1489-1490. St. Gall: Fehr. pp. 49-54, 108.
  5. ^ Lorenz Hollenstein, Rorschach, in Dizionario storico della Svizzera, 15 febbraio 2012. URL consultato il 29 novembre 2021.
  6. ^ Alexander Pohle, 99 x Bodensee wie Sie ihn noch nicht kennen, 2014, ISBN 978-3-7654-8303-5, OCLC 867161318. URL consultato il 14 maggio 2022.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN139574051 · SBN MILL003908 · LCCN (ENn82047584 · GND (DE4050520-0 · J9U (ENHE987007564466905171
  Portale Svizzera: accedi alle voci di Teknopedia che parlano della Svizzera