Plumbogummite
Plumbogummite | |
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Classificazione Strunz | 8.BL.10[1] |
Formula chimica | PbAl3(PO3,5(OH)0,5)2(OH)6[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | trigonale[1] |
Parametri di cella | a = 7,039(5) Å, c = 16,761(3) Å[3] |
Gruppo puntuale | 3 2/m |
Gruppo spaziale | R3m[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 4,014[1] g/cm³ |
Densità calcolata | 4,08[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 4 - 4,5[4] |
Frattura | concoide[4], da scabra a subconcoide[5] |
Colore | bianco grigiastro, blu grigiastro, grigio giallastro, marrone giallastro, verde, blu chiaro[5] |
Lucentezza | vitrea, da resinosa a opaca[5] |
Opacità | da trasparente a traslucida[5] |
Striscio | bianco[5] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La plumbogummite è un minerale appartenente al supergruppo dell'alunite, gruppo omonimo[2] Questo minerale è stato descritto per la prima volta nel 1779 da Romé de Lisle[6] e la prima composizione chimica è stata pubblicata nel 1819 da Jöns Jacob Berzelius[7] in base ad un ritrovamento avvenuto a Huelgoat, Bretagna in Francia[8]. Il nome deriva dalla sua composizione, in quanto contiene piombo e dall'aspetto perché in alcuni casi somiglia a gocce di gomma[1][8].
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La plumbogummite si rinviene solitamente in forma di croste, botrioidale, reniforme, stalattitico, globulare o in masse compatte. I cristalli sono rari, di forma esagonale, lamellare o prismatica di dimensione fino a 5 mm in aggregati subparalleli. Al microscopio si presentano aggregati radiali fibrosi o sferulitici.[5]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La plumbogummite è un minerale secondario delle zone di ossidazione dei giacimenti di piombo associata a piromorfite, mimetite, duftite, cerussite, anglesite, wulfenite.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Plumbogummite, su mindat.org. URL consultato il 27 ottobre 2024.
- ^ a b Bayliss p. 920
- ^ a b Kolitsch p. 913
- ^ a b Shepard p. 113
- ^ a b c d e f g * (EN) Plumbogummite (PDF), in Handbook of Mineralogy, Mineralogical Society of America. URL consultato il 27 ottobre 2024.
- ^ Hartley p. 223
- ^ Berzelius p. 284
- ^ a b Berzelius p. 283
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) P. Bayliss, U. Kolitsch, E.H. Nickel e A. Pring, Alunite supergroup: recommended nomenclature (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 74, n. 5, ottobre 2010, pp. 919–927. URL consultato il 20 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2012).
- (EN) Uwe Kolitsch, Edward R. T. Tiekink, Phil G. Slade, Max R. Taylor e Allan Pring, Hinsdalite and plumbogummite, their atomic arrangements and disordered lead sites, in European Journal of Mineralogy, vol. 11, 1999, pp. 513-520.
- (FR) J.J. Berzelius, (30) Diaspore (PDF), in Nouveau Système de Minéralogie, Paris, Méquignon-Marvis, 1819, pp. 282-285. URL consultato il 14 ottobre 2013.
- (EN) C.U. Shepard, Plumbo-gummite (PDF), in Treatise on Mineralogy: Second Part, Hezekiah Howe & Co., 1835, p. 113-113. URL consultato il 14 ottobre 2013.
- (EN) E.G.J. Hartley, Communications from the Oxford Mineralogical Laboratory. On the Constitution of the Natural Arsenates and Phosphates. Part III. Plumbogummite and Hitchcockite (PDF), vol. 12, n. 57, luglio 1900, pp. 223-233. URL consultato il 14 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2016).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Plumbogummite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Plumbogummite Mineral Data, su webmineral.com.
- (EN) Plumbogummite, su mindat.org.