Maria Fida Moro
Maria Fida Moro | |
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Maria Fida Moro nel 1987 | |
Senatrice della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 2 luglio 1987 – 22 aprile 1992 |
Legislatura | X |
Gruppo parlamentare | Democratico Cristiana (1987-1991) Rifondazione Comunista (1991) Misto (1991-1992) |
Circoscrizione | Puglia |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | DC (1987-1991) PRC (1991) MSI (1993-1995) AN (1995-1998) RI (1999-2002) PR (2008-2024) |
Professione | Giornalista |
Maria Fida Moro (Roma, 17 dicembre 1946 – Roma, 7 febbraio 2024) è stata una politica italiana, figlia di Aldo Moro e senatrice della Repubblica nella X Legislatura.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primogenita dei quattro figli del leader democristiano Aldo Moro, Maria Fida Moro è la madre di Luca Moro, il nipote più volte citato nelle lettere scritte durante il suo sequestro da parte delle Br, che ha il cognome del nonno su sua espressa richiesta, e che all'epoca dei fatti aveva appena due anni.[1]
Ha avuto diverse collaborazioni e militanze con vari partiti italiani. Eletta al Senato della Repubblica in Puglia alle elezioni politiche del 1987 con la Democrazia Cristiana che lascia nel 1990[2], passa al gruppo di Rifondazione Comunista, come indipendente, nel quale permane fino al novembre 1991.[3]
Nel 1993 passa al Movimento Sociale Italiano, con cui è candidata a sindaco di Fermo,[4] ottenendo il 5,4%.[5] Partecipa alla costituzione di Alleanza Nazionale. Nel 1998 ha messo in scena lo spettacolo teatrale L'ira del sole, un 9 di maggio, da lei scritto assieme ad Antonio Maria Di Fresco e interpretato assieme al figlio Luca grazie alla produzione del Teatro Biondo Stabile di Palermo. Alle Elezioni europee del 1999 è candidata con Rinnovamento Italiano-Lista Dini, raccogliendo 987 preferenze in meridione e 858 nel centro, non venendo eletta.[6]
Nel gennaio 2007 ha dichiarato d'essere molto vicina al Partito Radicale, a cui ha aderito nel 2008.[7] Ha poi fondato l'Associazione Radicale “Sete di verità - che attraversa le nostre vite”, che si propone di affrontare le verità che asserisce negate dal caso Moro ed episodi quotidiani di informazione non veritiera, “disattenzioni” delle istituzioni, di impossibilità per le vittime e per gli ultimi di avere voce ed ascolto.[8] Ha spesso accusato Francesco Cossiga di essere corresponsabile della morte del padre.[9]
Il 19 luglio 2010 è stata l'unica tra i figli a non partecipare al funerale della madre, Eleonora Moro, a causa di dissidi con i fratelli.[10] Ha subito tre pre-infarti e ha sofferto di alcuni tumori, con ben 26 ricadute in 34 anni.[11] Nel 2013 la Moro, il figlio ed altri han fondato un movimento cristiano sociale denominato "Dimensione Cristiana con Moro", ispirato alla politica dello statista democristiano.[12][13]
In occasione delle elezioni amministrative del 2016 a Roma, si è candidata per la carica di consigliere comunale in Campidoglio, come capolista di "Più Roma - Democratici e Popolari", lista centrista formata da Centro Democratico e Democrazia Solidale, a sostegno del candidato sindaco Roberto Giachetti, ma non viene eletta.[14]
Dopo una battaglia giudiziaria durata vent'anni, nel 2023 ottenne l'applicazione della legge 206/2004 a favore di Aldo Moro. La legge prevede l'esenzione fiscale sui redditi pensionistici e una maggiore anzianità contributiva a favore delle vittime di terrorismo.[15]
Malata da tempo, è deceduta il 7 febbraio 2024 in una clinica di Roma all'età di 77 anni.[16]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La casa dei cento Natali, Milano, Rizzoli, 1982. Premio Speciale Viareggio 1982;[17]
- Un Dio simpatico, Milano, Rizzoli, 1984. ISBN 88-17-53541-9.
- In viaggio con mio papà, Milano, Rizzoli, 1985. ISBN 88-17-53539-7.
- La banda dell'occhio di Giada, Torino, Società editrice internazionale, 1985. ISBN 88-05-03870-9.
- Il sole blu, Milano, Rizzoli, 1986. ISBN 88-17-53542-7.
- La nebulosa del caso Moro, a cura di, Milano, Selene, 2004. ISBN 88-86267-68-1.
- Nuvole rosse sulla trincea invisibile, Roma, Reality Book, 2009. ISBN 978-88-95284-15-6.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Trascrizione integrale di Eleonora Chiavarelli - Testamento con lettera ai figli, 9 gennaio 2006', in www.gerograssi.it.
- ^ L'annuncio di Maria Fida 'DC, addio', in la Repubblica, 23 ottobre 1990, p. 6. URL consultato il 18 marzo 2011.
- ^ Silvana Mazzocchi, 'Addio, siete troppo duri' Maria Fida lascia i Compagni, in la Repubblica, 26 novembre 1991, p. 16. URL consultato il 18 marzo 2011.
- ^ Fida Moro candidato Sindaco del MSI a Fermo, in la Repubblica, 16 ottobre 1993, p. 10. URL consultato il 18 marzo 2011.
- ^ Archivio storico delle elezioni
- ^ Europee del 13 giugno 1999, su Ministero dell'Interno - Archivio Storico delle Elezioni. URL consultato il 20 marzo 2011.
- ^ Concetto Vecchio, "Se ci fosse luce": blues per Aldo Moro canta il nipote, in platea l'ex br Morucci, in la Repubblica, 29 gennaio 2008. URL consultato il 20 marzo 2011.
- ^ Sete di Verità. [collegamento interrotto], su cielilimpidi.com. URL consultato il 20 marzo 2011.
- ^ Maria Fida Moro: Cossiga responsabile morte di mio padre | uto2
- ^ È morta Eleonora, la vedova di Aldo Moro, in ANSA, 19 luglio 2010. URL consultato il 18 marzo 2011.
- ^ Maria Fida Moro: "Le divisioni in casa non aiutarono mio padre", su italia.panorama.it. URL consultato il 18 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
- ^ Nasce Dimensione Cristiana con Moro Archiviato il 2 agosto 2013 in Internet Archive.
- ^ Maria Fida Moro e il figlio fondano la nuova DC, su ossolanews.it. URL consultato il 18 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
- ^ Elezioni, a sostegno di Giachetti ecco la lista 'Più Roma': Maria Fida Moro capolista, su RomaToday. URL consultato il 7 maggio 2016.
- ^ È morta Maria Fida Moro, primogenita dell’ex presidente del Consiglio ucciso dalle Br, su corriere.it.
- ^ È morta Maria Fida Moro, primogenita dell’ex presidente del Consiglio ucciso dalle Br. URL consultato il 7 febbraio 2024.
- ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Maria Fida Moro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Maria Fida Moro, su Open Library, Internet Archive.
- Maria Fida Moro, su Senato.it - X legislatura, Parlamento italiano.
- Maria Fida Moro, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Maria Fida Moro, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Maria Fida Moro - Se mio padre fosse ancora..., su rifondazione-cinecitta.org. URL consultato il 9 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2007).
- Maria Fida Moro - Aldo Moro, su beppegrillo.it. URL consultato il 7 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2012).
- Moro vivo nella verità - di Maria Fida e Luca Moro
Controllo di autorità | VIAF (EN) 48134004 · ISNI (EN) 0000 0000 5547 8109 · SBN CFIV004795 · LCCN (EN) n83031951 · GND (DE) 134221737 |
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