David Shire

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David Shire
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereMusical
Colonna sonora
Periodo di attività musicale1960 – in attività
Sito ufficiale

David Lee Shire (Buffalo, 3 luglio 1937) è un compositore e pianista statunitense, autore di musical teatrali e di colonne sonore per cinema e televisione.

Tra le sue opere più celebri ci sono le colonne sonore dei film Il fantabus, Il colpo della metropolitana, La conversazione e Tutti gli uomini del presidente, nonché parte de La febbre del sabato sera[1].

Shire è nato a Buffalo da una famiglia ebrea composta da Esther Miriam (nata Sheinberg) e dall'insegnante di pianoforte Irving Daniel Shire. Dopo essersi diplomato alla Nichols School, ha studiato inglese e musica all'Università Yale, dove ha incontrato il suo futuro collaboratore Richard Maltby Jr., scrivendo insieme a lui un paio di musical teatrali prodotti dalla Yale Dramatic Association. Si è laureato magna cum laude nel 1959[2].

Dopo un semestre di lavoro alla Brandeis University, prima, e nella Guardia Nazionale, poi, Shire ha deciso di stabilirsi a New York per lavorare come pianista e autore di musical (assiee a Maltby). Negli anni '60 ha iniziato a comporre per show televisivi, e più tardi anche per l'industria cinematografica, a partire dai primi anni '70.

Nel corso della sua carriera ha vinto un Oscar alla migliore canzone (nel 1980 per la musica di It Goes Like It Goes) e un Grammy Award all'album dell'anno (nel 1979 per la colonna sonora de La febbre del sabato sera)[3].

Dal 1970 al 1980 è stato sposato con l'attrice Talia Shire (nota per i suoi ruoli ne Il padrino e Rocky), con la quale ha avuto il figlio Matthew, oggi sceneggiatore.

Dopo il divorzio, si è risposato nel 1982 con l'attrice Didi Conn.

Filmografia parziale

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  1. ^ David Shire The Official Masterworks Broadway Site, su masterworksbroadway.com. URL consultato il 28 settembre 2021.
  2. ^ David Shire Biography (1937-), su filmreference.com. URL consultato il 24 settembre 2021.
  3. ^ GRAMMY Award Results for David Shire, su grammy.com. URL consultato il 30 settembre 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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