Indice
Blackpool Football Club
Blackpool FC Calcio | |
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The Seasiders (i marittimi), The Tangerines (le arance) | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Arancione |
Dati societari | |
Città | Blackpool |
Nazione | Inghilterra |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FA |
Campionato | League One |
Fondazione | 1887 |
Presidente | Simon Sadler |
Allenatore | Steve Bruce |
Stadio | Bloomfield Road (17.338 posti) |
Sito web | www.blackpoolfc.co.uk |
Palmarès | |
Coppe d'Inghilterra | 1 |
Trofei internazionali | 1 Coppa Anglo-Italiana |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Blackpool Football Club, noto semplicemente come Blackpool, è un club calcistico inglese con sede nell'omonima città del Lancashire, militante dal 2023 in Football League One (terza divisione inglese); disputa le proprie partite casalinghe allo stadio Bloomfield Road.
Nel suo palmarès figura una Coppa d'Inghilterra, vinta nella stagione 1952-1953.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondazione e primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Il club fu fondato il 26 luglio 1887 dalla fusione di due piccole squadre cittadine, il Victoria FC ed il Blackpool St. John[1]. Dopo le prime esperienze nella locale Lancashire League, vinta nel 1894, nel 1896-97 la squadra si iscrisse con successo alla English Football League, esordendo nel campionato di Second Division.
Riammesso alla lega nel 1900 e trasferitosi nello stesso anno in quello che diverrà lo storico stadio della squadra, Bloomfield Road, il club si assestò come una realtà consolidata dell'allora seconda categoria del calcio inglese, nella quale militò con regolarità fino al 1930, quando trascinato dai gol di Jimmy Hampson (tuttora il goleador più prolifico di tutti i tempi con la maglia arancione), ottenne la prima storica promozione in First Division. Dopo tre anni il Blackpool retrocedette nuovamente in seconda categoria.
Epoca d'oro
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1935 venne nominato manager della squadra Joe Smith, che resterà alla guida dei Tangerines per ben 23 anni e al cui nome si lega il periodo di massima gloria della società. Promossa nuovamente nel 1937, riuscì a mantenere la categoria e, alla ripresa del campionato dopo la seconda guerra mondiale, ad ingaggiare nel 1947 Stanley Matthews, uno dei migliori uno dei giocatori più emblematici dell'epoca. Smith disegnò la squadra intorno al talento del nuovo arrivato, ottenendone come risultato immediato il raggiungimento della prima finale di FA Cup della storia del club, persa contro il Manchester Utd. Dopo aver concluso la stagione 1950-1951 con un ottimo terzo posto in campionato, coronato da una nuova finale di coppa, persa nuovamente questa volta contro il Newcastle Utd, nel 1953 la squadra riuscì a centrare quello che a tutt'oggi resta il risultato più prestigioso, la vittoria nella FA Cup del 1953, trascinata nella vittoriosa finale contro il Bolton proprio da Matthews, in quella che fu considerata una delle migliori prestazioni della sua carriera (la partita è divenuta nota con il nome di "Matthews final"[2]) e dalla tripletta di Stan Mortensen, l'unica fino ad oggi ad essere stata messa a segno in una finale della più antica competizione calcistica del mondo[3].
Nel 1956 il Blackpool raggiunse il secondo posto in campionato, alle spalle del Manchester Utd campione[4]; nello stesso anno Matthews fu il primo calciatore ad essere insignito del Pallone d'Oro[5]. Il club fu in grado di mantenere la categoria ancora per diversi anni, sebbene i picchi di rendimento toccati sotto la gestione Smith (dimessosi nel 1958) non saranno mai più raggiunti. La cessione dell'ormai quarantaseienne Matthews nel 1961 fu il preludio alla fine dell'epoca d'oro della società, retrocessa nuovamente in Second Division nel 1967.
Discesa nelle serie minori
[modifica | modifica wikitesto]Dopo una fugace nuova esperienza in prima serie, durata solamente un anno nel 1970-71, si aprì per la squadra un lungo periodo nelle serie minori, con la retrocessione in Third Division nel 1978 ed addirittura in Fourth Division nel 1981. Il club riuscì a riemergere solamente nella prima metà degli anni 2000, con la vittoria nella English Football League Trophy nel 2001 (il primo alloro conquistato dal 1953) ed il raggiungimento della promozione in Football League Championship nel 2007, dopo la vittoria nella finale dei play-off contro lo Yeovil Town[6], a distanza di 29 anni dall'ultima apparizione nella seconda divisione nazionale.
Ritorno in Premier League
[modifica | modifica wikitesto]I Seasiders tornarono alla ribalta nella stagione 2009-2010, grazie al manager Ian Holloway, che riuscì ad allestire una squadra capace di esprimere una qualità di gioco che da tempo non si vedeva dalle parti di Bloomfield Road. Nonostante la squadra venisse considerata tra le favorite per la retrocessione in Football League One, la compagine arancione riuscì a posizionarsi al sesto posto in classifica della Football League Championship, raggiungendo così i play-off. Contro tutti i pronostici, la squadra di Holloway riuscì ad eliminare prima il più quotato Nottingham Forest e, nella finale di Wembley, ad imporsi sul Cardiff City per 3-2, ritornando così nella massima serie inglese dopo 39 anni, per il tripudio dei quasi 40 000 Tangerines che hanno colorato di arancione lo stadio britannico[7].
L'inizio di campionato nella massima serie fu positivo e molto al di sopra delle aspettative, con la squadra che ottenne anche una storica vittoria per 1-2 contro il Liverpool all'Anfield[8]. Alla fine del girone di andata il Blackpool si ritrovava in un tranquillo piazzamento di metà classifica; nel girone di ritorno però, la squadra di Holloway vide calare nettamente le sue prestazioni, andando incontro ad una lunga serie di risultati negativi, e al penultimo posto finale, che non fu sufficiente ad evitare ai "mandarini" una immediata retrocessione, dopo un solo anno in Premier.
Anni recenti
[modifica | modifica wikitesto]L'anno successivo la squadra riuscì a sfiorare nuovamente la promozione, arrivando quinta in campionato e venendo sconfitta nella finale dei play-off promozione contro il West Ham Utd[9].
Dopo qualche stagione di assestamento in Championship, seguirono alcune annate poco felici per il club, retrocesso in due anni prima in Football League One nel 2015 e l'anno successivo in Football League Two; la permanenza nella quarta divisione della piramide calcistica inglese dura però solamente una stagione, nella quale i "Tangerines" vinsero i play-off nel 2017 superando in finale l'Exeter City[10].
Dopo qualche stagione di assestamento in League One, il 30 maggio 2021 il Blackpool batte nella finale dei play-off il Lincoln City, ottenendo la promozione in Championship[11].
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del Blackpool Football Club | ||||
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Colori
[modifica | modifica wikitesto]Il club ha iniziato ad indossare il classico colore arancione acceso (da cui deriva il soprannome di Tangerines, ossia "mandarini" solo nel 1923, prendendo ispirazione dai colori della nazionale olandese. Da allora, fatta eccezione per un breve periodo negli anni '30 in cui la squadra utilizzò delle casacche nero-azzurre[12], questo è il colore distintivo della compagine, abbinato a dei pantaloncini bianchi.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del club, ripristinato nella sua versione originale dopo l'abbandono di una sua variante semplificata, mai apprezzata dai tifosi, nel 1993, riprende lo stemma araldico della città, contornato dal nome ufficiale della squadra in lettere arancioni[13]. Il motto del club, posto alla base dello stemma, è Progress[4][14].
Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Il Blackpool disputa fin dal 1901 le sue partite ufficiali nello stadio Bloomfield Road, attualmente in grado di ospitare 17.338 spettatori[15]. La massima affluenza registrata nell'impianto è di 38.098 presenti, in occasione di una partita contro il Wolverhampton del 1955[16].
Allenatori
[modifica | modifica wikitesto]- Joe Smith (1935-1938)
- Ron Suart (1958-1967)
- Stan Mortensen (1967-1969)
- Les Shannon (1969-1970)
- Bob Stokoe (1970-1972)
- Harry Potts (1972-1976)
- Allan Brown (1976-1978)
- Bob Stokoe (1978-1979)
- James Alan Ball (1980-1981)
- Allan Brown (1981-1982)
- Sam Ellis (1982-1989)
- Graham Carr (1990)
- Sam Allardyce (1994-1996)
- Gary Megson (1996-1997)
- Nigel Worthington (1997-1999)
- Steve McMahon (2000-2004)
- Colin Hendry (2004-2005)
- Simon Grayson (2005-2008)
- Tony Parkes (2008-2009)
- Ian Holloway (2009-2012)
- Michael Appleton (2012-2013)
- Paul Ince (2013-2014)
- Barry Ferguson (2014)
- José Riga (2014)
- Lee Clark (2014-2015)
- Gary Bowyer (2016-2018)
- Simon Grayson (2019-2020)
- David Dunn (2020) (interim)
- Neil Critchley (2020-2022)
- Michael Appleton (2022-)
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]- Campioni del mondo
Premi individuali
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 2001-2002, 2003-2004
- 1942-1943
Competizioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]- 1893-1894
- 1936, 1937, 1954, 1994, 1995, 1996
- 2010
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | First Division / Premier League | 28 | 1930-1931 | 2010-2011 | 28 |
2º | Second Division / Football League Championship | 52 | 1896-1897 | 2024-2025 | 53 |
3º | Third Division / Second Division / Football League One | 28 | 1978-1979 | 2023-2024 | 28 |
4º | Fourth Division / Third Division / Football League Two | 8 | 1981-1982 | 2016-2017 | 8 |
- Vittoria con maggiore scarto: 10-0 vs Lanerossi Vicenza 10 giugno, 1972
- Sconfitta più pesante: 1-10 vs Huddersfield Town, 13 dicembre 1930
- Vittorie consecutive: 12 dal 12 marzo al 16 agosto 2007
- Presenze: Jimmy Armfield (627, tra il 1952 ed il 1971)[17]
- Presenze consecutive: Georgie Mee (190, tra il 1920 ed il 1925)
- Reti complessive: Jimmy Hampson (248, tra il 1927 ed il 1938)
- Reti in una stagione: Jimmy Hampson (45, 1929-1930)
- Rete più veloce: Bill Slater: 11 secondi vs Stoke City F.C., 10 dicembre 1949
- Giocatore più convocato in nazionale: Jimmy Armfield (43 presenze nell'Inghilterra)[17]
Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Una delle rivalità storiche del Blackpool è quella nei confronti del Preston N.E., originata da ragioni geografiche (le due città distano all'incirca 30 minuti in auto l'una dall'altra), e dalla frequenza degli incontri fra le due compagini nella massima serie inglese negli anni '40 e '50. La partita fra le due squadre è abitualmente chiamata West Lancashire Derby[18].
Un sondaggio del 2019 ha rivelato come, accanto alla storica ma ormai appannata[19] rivalità con il Preston, i tifosi del Blackpool considerino a loro opposte le compagini del Bolton e del Burnley[20].
Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]Dati aggiornati al 10 settembre 2024[21]
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Blackpool, su thebeautifulhistory.wordpress.com. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) 1953 - The Matthews final, in BBC, 10 maggio 2001. URL consultato il 6 maggio 2020.
- ^ (EN) Mortensen's Hat-Trick Record Remains, su blackpoolfc.co.uk, 19 maggio 2019. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ a b (EN) Blackpool Football Club, su fyidirectory.co.uk, 21 giugno 2019. URL consultato il 7 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2020).
- ^ (EN) L. See, How things have changed: The Ballon d'Or award has evolved since the first time it was bestowed in 1956 to Sir Stanley Matthews, in Daily Mail, 7 gennaio 2013. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) Blackpool 2 - 0 Yeovil, in The Guardian, 27 maggio 2007.
- ^ (EN) J. Jackson, https://www.theguardian.com/football/2010/may/22/blackpool-cardiff-play-off-championship, in The Guardian, 22 maggio 2010. URL consultato il 6 maggio 2020.
- ^ (EN) M. Sanghera, Liverpool 1 - 2 Blackpool, in BBC, 3 ottobre 2010. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) P. Fletcher, Blackpool 1-2 West Ham, in BBC, 19 maggio 2012. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) R. Smyth, Blackpool 2-1 Exeter City: League Two play-off final – as it happened, in The Guardian, 28 maggio 2017. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) R. Charlesworth, Blackpool beat Lincoln to win sixth play-off promotion and seal Championship spot, in Daily Mirror, 30 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2022.
- ^ (EN) A. Thomas, Meet Blackpool FC, a crumbling English team with amazing fans fighting to save them, su sbnation.com, 30 aprile 2016. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) C. Heneage, A. McCartney, The history of Blackpool FC's badge, in LancsLive, 8 febbraio 2019. URL consultato il 6 maggio 2020.
- ^ (EN) O. Blair, Football: Unravelling the history and mystery of the motto, in The Independent, 20 settembre 1997. URL consultato il 6 maggio 2020.
- ^ (EN) Blackpool, su premierleague.com. URL consultato il 6 maggio 2020.
- ^ (EN) Bloomfield Road : Blackpool, su football-stadiums.co.uk. URL consultato il 6 maggio 2020.
- ^ a b (EN) Jimmy Armfield (1935-2018), su blackpoolfc.co.uk, 22 gennaio 2018. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) West Lancs Derby, su thefirms.co.uk, 22 gennaio 2013. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) P. Wilson, Blackpool need a real rival to supplant Preston – how about Wigan?, in The Guardian, 12 maggio 2011. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) R. Swan, The top five rivals of English football's top 92 clubs revealed, su givemesport.com, 27 agosto 2019. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ (EN) First Team Squad, su blackpoolfc.co.uk (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2022).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Blackpool Football Club
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su blackpoolfc.co.uk.
- Official Blackpool FC (canale), su YouTube.
- (EN) Blackpool FC, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (DE, EN, IT) Blackpool Football Club, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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