Alta Langa (vino)
Alta Langa Disciplinare DOCG | |
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Vigneti a Monforte d'Alba | |
Italia | |
Piemonte Decreto del 31.10.2002 Regolamenta le seguenti tipologie: | |
Fonte: Disciplinare di produzione[1] |
Alta Langa è una DOCG riservata ai vini spumanti metodo classico prodotti nell'area collinare delle province di Alessandria, Asti e Cuneo.
Zona di produzione
[modifica | modifica wikitesto]La zona di produzione comprende i seguenti comuni:[1]
- In provincia di Alessandria: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Cartosio, Casaleggio Boiro, Castelnuovo Bormida, Castelletto d'Erro, Castelletto d'Orba, Cassine, Cassinelle, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montechiaro d'Acqui, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Parodi Ligure, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Sezzadio, Silvano d'Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo Monferrato, Terzo, Trisobbio, Visone.
- In provincia di Asti: Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone, Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Serole, Sessame, Vesime.
- In provincia di Cuneo: Albaretto della Torre, Arguello, Bastia, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Briaglia, Camerana, Camo, Carrù, Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Cigliè, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Cissone, Gorzegno, Gottasecca, Grinzane Cavour, Igliano, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Monesiglio, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Paroldo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piozzo, Prunetto, Roascio, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella, Vicoforte e parte dei comuni di Alba, Ceva e Mondovì.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi decenni dell'Ottocento i conti di Sambuy introdussero il vitigno Pinot in Piemonte, come sperimentazione e per diversificare la produzione. Alla metà del XIX secolo il marchese Leopoldo Incisa della Rocchetta aggiunse alcuni vitigni francesi nella sua collezione ampelografica, tra cui il Pinot nero importandolo direttamente dalla Borgogna. Il nuovo vitigno suscitò però scarso interesse nei viticoltori locali. Si diffuse in modo più consistente solo verso la fine del secolo grazie all’opera di due pionieri: Giovanni Boschiero e Carlo Gancia che ne favorirono la diffusione nel circondario di Asti e nell'area di Canelli per la produzione dei loro pregiati spumanti metodo classico.
Venne mantenuta la storica strategia vendemmiale, basata sulla raccolta manuale e il trasporto in piccole cassette, che prosegue ancor oggi come caratteristica degli spumanti di pregio.
Indicazioni generali
[modifica | modifica wikitesto]I vigneti devono essere impiantati su terreni marnosi calcareo-argillosi, esclusivamente collinari sopra i metri 250 s.l.m., con minimo 4.000 ceppi per ettero. I sistemi di allevamento e di potatura sono la tradizionale controspalliera bassa con potatura a Guyot tradizionale o a cordone speronato.
Nella vinificazione deve essere applicato il metodo della rifermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale; pertanto l'etichetta deve recare la dicitura "fermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale", o "metodo tradizionale", o "metodo classico", o "metodo classico tradizionale".
I vini sono sempre millesimati ed è quindi obbligatoria l'indicazione in etichetta dell'annata di raccolta delle uve.
La durata del processo di elaborazione in bottiglia deve essere di minimo 30 mesi e di almeno 36 mesi per la menzione "riserva".
È prevista la menzione "vigna" seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale purché sia riportata nella denuncia delle uve e nella documentazione.
La scelta vendemmiale è consentita soltanto verso la DOC Piemonte spumante.
Disciplinare
[modifica | modifica wikitesto]La DOC è stata istituita con DM 31.10.2002 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 del 23.11.2002
La DOCG è stata istituita con DM 21.02.2011 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 09.03.2011
Successivamente è stata modificata con
- DM 30.11.2011 G.U. 295-20.12.2011
- DM 07.03.2014 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
- La versione in vigore è stata approvata con DM. 13.10.2014 ppublicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 21.10.2014[1]
Tipologie
[modifica | modifica wikitesto]Spumante
[modifica | modifica wikitesto]È consentita la menzione riserva.
uvaggio | Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100% |
titolo alcolometrico minimo | 11,50% vol. |
acidità totale minima | 5,0 g/l. |
estratto secco minimo | 15,0 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 110 q. |
resa massima di uva in vino | 65% |
Caratteri organolettici
[modifica | modifica wikitesto]Colore bianco con sfumature da giallo paglierino a oro intenso; aromi di frutta bianca e agrumi con sentori di crosta di pane; sapore armonico, caratterizzato da una delicata sapidità.[2]
Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Aperitivi, antipasti piemontesi, testa in cassetta[3]
Spumante rosato
[modifica | modifica wikitesto]Può essere definito anche "rosa" o "rosé". È consentita la menzione riserva.
uvaggio | Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100% |
titolo alcolometrico minimo | 11,50% vol. |
acidità totale minima | 5,0 g/l. |
estratto secco minimo | 15,0 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 110 q. |
resa massima di uva in vino | 65% |
Caratteri organolettici
[modifica | modifica wikitesto]Colore rosa cipria o più marcato da giovane; l’intensità aromatica tipica del Pinot nero, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie; sapore equilibrato, ampio e lungo di caratteristica sapidità.[2]
Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Tajarin alla Vittorio Emanuele II[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c catalogoviti.politicheagricole.it, http://catalogoviti.politicheagricole.it/denominazioni.php?codice=1003 .
- ^ a b Caratteristiche, su altalangadocg.com. URL consultato il 9 novembre 2023.
- ^ Ricette di Momperone
- ^ Ricette dei sovrani, in Taccuini storici