Verrio Flacco
Marco Verrio Flacco (in latino Marcus Verrius Flaccus; Preneste, 55 a.C. – 20) è stato un grammatico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Verrio, come altri grammatici, era un liberto, anche se non si conosce il nome del suo patronus. Ignota è anche la sua terra di origine, ma si suppone però che fosse di Preneste: Svetonio, infatti, afferma che, non solo in quella città gli furono tributati onori e gli fu dedicata una statua, ma fu proprio lo stesso Verrio Flacco a riordinare i Fasti praenestini[1].
Come insegnante, egli introdusse un nuovo sistema educativo. A differenza dei suoi colleghi, che prediligevano un tipo di apprendimento passivo da parte degli studenti, Verrio Flacco ne utilizzava uno basato sulla competizione e la promessa di un premio (di solito un libro di valore) per il vincitore[2]. Questo sistema, per i tempi certo innovativo, gli valse grande fama, tanto che lo stesso Augusto lo scelse come precettore dei suoi figli.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Nulla dice Svetonio sulle opere di Verrio Flacco. Soltanto un suo accenno indiretto permette di stabilire che scrisse dei libri sull'ortografia: viene, infatti, ricordato che Scribonio Afrodisio [Verrii Flacci] libris de orthographia rescripsit ("replicò ai libri sull'ortografia di Verrio Flacco")[3].
Comunque, si conoscono i titoli e si possiedono 67 frammenti di altri suoi scritti.
In primo luogo, Res memoria dignae, un'opera antiquaria citata da Aulo Gellio e Plinio il Vecchio, di cui restano 9 frammenti, simili agli Exempla aneddotici di Cornelio Nepote.
Il Saturnus, citato da Macrobio, era un'altra opera antiquaria sui Saturnalia[4], di cui non possiamo definire, comunque, l'argomento.
Del De obscuris Catonis, di argomento filologico, restano due citazioni in Aulo Gellio[5]
Le Res Etruscae o Disciplinae, infine, testimoniate da due soli frammenti, erano in più libri e riguardavano, da quanto ce ne resta, la storia e le fondazioni etrusche.
Amplissimo era il De verborum significatu, il prodotto più completo ed erudito dell'antica lessicografia latina. Il testo[6] è a noi noto grazie al compendio che ne fece Festo (II secolo) e il successivo compendio di Festo operato da Paolo Diacono (VIII secolo), dai quali è possibile apprendere il carattere e la struttura dell'originaria opera di Verrio Flacco. Si trattava di un "vocabolario" di termini rari e eruditi, ordinati alfabeticamente e corredati di citazioni di autori precedenti utili a capirne contesto e significato.
L'opera più importante era, comunque, costituita dai Fasti Praenestini o Kalendarium, composto da Verrio FIacco per i prenestini, che fu inciso ad opera del municipium su un emiciclo marmoreo nel foro cittadino: ritrovati fra i ruderi di Preneste, furono pubblicati nel 1779 a Roma.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Grammaticae Romanae Fragmenta, ed. I. Funaioli, Lipsiae 1907, pp. 509–523.
- Suetonius, De grammaticis et rhetoribus, ed. R. A. Kaster, Oxford, Clarendon Press, 1995, pp. 190–196.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Verrio Flacco
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Verrio Flacco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vèrrio Flacco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Marco Galdi, VERRIO Flacco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- (EN) Marcus Verrius Flaccus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (LA) Opere di Verrio Flacco, su Musisque Deoque.
- (LA) Opere di Verrio Flacco, su PHI Latin Texts, Packard Humanities Institute.
- Opere di Verrio Flacco, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Verrio Flacco, su Open Library, Internet Archive.
- (LA) Verrio Flacco, Frammenti, a cura di André Dacier, su archive.org..
- (LA) Fastorum anni Romani a Verrio Flacco ordinatorum reliquiae, cura et studio P.F. Fogginius, Romae 1779, su books.google.it..
- (LA) Testo dei frammenti di Verrio, su forumromanum.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 57410497 · ISNI (EN) 0000 0000 9304 968X · SBN BVEV027062 · BAV 495/16941 · CERL cnp00399755 · ULAN (EN) 500056340 · LCCN (EN) n92045025 · GND (DE) 11876814X · BNE (ES) XX1150751 (data) · BNF (FR) cb16500744d (data) · J9U (EN, HE) 987007269599605171 · NSK (HR) 000117669 |
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