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Pieve di Santa Maria della Neve (Quarantoli)
Pieve di Santa Maria della Neve | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Quarantoli (Mirandola) |
Indirizzo | via Pieve 4 ‒ Quarantoli |
Coordinate | 44°55′23.23″N 11°05′45.1″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Madonna della Neve |
Diocesi | Carpi |
Consacrazione | 1114 |
Inizio costruzione | IX secolo |
La pieve di Santa Maria della Neve è una chiesa romanica situata nella località di Quarantoli, frazione di Mirandola, in provincia di Modena e diocesi di Carpi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Già esistente nel IX secolo durante il feudo di Ugo di Maginfredo, la presenza della chiesa è attestata in un documento storico del 1044, in cui si cita l'importante nucleo culturale e religioso di Quarantoli, al pari dell'abbazia di Nonantola. L'edificio di culto venne totalmente ricostruito nel XII secolo da parte di Matilde di Canossa[1].
Nell'altare è scolpita la data del 15 novembre 1114, in cui avvenne la consacrazione della pieve.
Nel XV secolo vi furono alcuni restauri e venne realizzato il campanile[2].
Intorno all'anno 1670 la facciata venne riedificata in stile barocco.
Nel 1821 la pieve di Quarantoli transitò dalla diocesi di Reggio Emilia a quella di Carpi[3].
Nel 1915 vennero svolti numerosi lavori per valorizzare maggiormente le origini romaniche, che peraltro raddoppiarono la lunghezza delle navate, a cui venne aggiunto un presbiterio contornato da un deambulatorio.
Nel maggio 2012 la chiesa è stata gravemente danneggiata dal terremoto dell'Emilia del 2012: il muro della navata di sinistra è crollata, la facciata è pericolante e l'intera chiesa è inagibile[4].
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]La struttura originale dell'edificio romanico, a pianta basilicale, è costituita dalle navate che terminano in tre absidi che sono divise in cinque campate di archi risegati poggianti su pilastri bilobati.
Sul lato meridionale della navata centrale è presente un pulpito, ricostruito, in cui sono incluse alcune sculture romaniche del XII-XIII secolo raffiguranti i quattro simboli degli evangelisti: infatti sul lato frontale del pulpito vi sono il leone (San Marco), il toro (San Luca) e l'aquila (San Giovanni), mentre sul lato destro si vede l'effige di San Matteo. Queste antiche sculture sono attribuite alla scuola di Wiligelmo (che realizzò anche il duomo di Modena e le sue decorazioni)[5]. Il pulpito è poi sorretto da due telamoni lapidei che rappresentano rispettivamente un giovane e un vecchio inginocchiati e sofferenti.
Nella parte sinistra del presbiterio è presente una loggia ricostruita in tempi recenti riutilizzando colonnine e capitelli originariamente utilizzati in un antico chiostro oggi scomparso. I capitelli, ognuno diverso dagli altri, sono scolpiti con diversi temi, quali animali, foglie, leoni e teste antropomorfe cornute[6].
La cappella battesimale è decorata da un paliotto in scagliola di scuola carpigiana del 1686 e una Madonna con Bambino del XVI secolo della scuola veneto-cretese.
L'altare è realizzato da una coppia di eleganti pilastrini tardo-romanici della scuola di Modena, uno sormontato da capitello cubico scolpito con fogliame inclinato e l'altro scolpito in un fascio di colonne ofitiche (annodate) con capitello a volute, che sorreggono la mensa[7].
Campane
[modifica | modifica wikitesto]II campanile della Pieve di Quarantoli rè dotato di un concerto di quattro campane di bronzo, come da tradizione emiliano-romagnola. L'accordo in La, detto "di sesta" (suona le note lA-4A-5A-6A), ricalca la struttura tonale delle basiliche di Bologna ed costituisce l'unico esempio nella Bassa modenese, unitamente al concerto campanario di San Possidonio. La seconda campana "mezzana" è la seconda campana più antica della diocesi di Carpi, seconda solo alla campana dei defunti della chiesa parrocchiale di San Francesco in Carpi.[8]
Nr | Tipo | Nominale | Diametro | Peso | Anno | Fonditore | Note |
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1 | Grossa | La3 | 83 cm | 340 kg | 1954 | Fonderia Crespi (Crema) | usata per battere il mezzogiorno |
2 | Mezzana | Re4 | 66,5 cm | 200 kg | 1574 | Domenico Parmigiani (Casumaro) | usata per l'orologio |
3 | Mezzanella | Mi4 | 55 cm | 110 kg | 1932 | Fonderia Brighenti (Bologna) | sostituisce campana del 1674 |
4 | Piccola | Solb4 | 49,5 cm | 75 kg | 1932 | Fonderia Brighenti (Bologna) |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Matta, Pieve di Santa Maria della Neve a Quarantoli di Modena, su Ars Romanica, 16 aprile 2012. URL consultato il 18 aprile 2017 (archiviato il 16 giugno 2016).
- ^ Pieve di Quarantoli, su Portale Turismo, Provincia di Modena. URL consultato il 18 aprile 2017 (archiviato il 18 aprile 2017).
- ^ Simonetta Ottani, Parrocchia di S. Maria della Neve in Quarantoli, su SIUSA, 12 gennaio 2006. URL consultato il 18 aprile 2017 (archiviato il 18 aprile 2017).
- ^ Terremoto, un anno dopo, su Carpi rinasce. URL consultato il 18 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2016).
- ^ Mauro Piergigli, La pieve di Quarantoli, su medioevo.org, Associazione Culturale Italia Medievale, 2005. URL consultato il 18 aprile 2017 (archiviato l'8 dicembre 2017).
- ^ Pietro Cozzi e Auretta Monesi, Modena: Romanico con gusto, in Bell'Italia, novembre 2011. URL consultato il 19 aprile 2017 (archiviato il 20 aprile 2017).
- ^ Marisa Uberti, L'Enigmatica colonna annodata, su duepassinelmistero.com. URL consultato il 18 aprile 2017 (archiviato l'11 gennaio 2017).
- ^ Bruno Andreolli e Ubaldo Chiarotti, Le campane della Pieve di Quarantoli, su Al Barnardon.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- La pieve di Quarantoli, Modena, Ente Provinciale del Turismo, 1972.
- Bruno Andreolli e Carluccio Frison (a cura di), Quarantoli e la sua pieve nel Medioevo: atti della Giornata di studio, domenica 28 ottobre 1990, San Felice sul Panaro, 1992.
- S. Stocchi, La pieve di Quarantoli, in Italia Romanica: l'Emilia-Romagna, Milano, 1984.
- Bruno Andreolli e Ubaldo Chiarotti (a cura di), Pieve di Quarantoli 1114-2014: nove secoli per una rinascita, Gruppo Studi Bassa Modenese, ISBN 88-98167-17-2.
- Mauro Calzolari e Carluccio Frison (a cura di), Il Canonico Don Alberto Fedozzi e la Pieve di Quarantoli: studi e ricerche, Gruppo Studi Bassa Modenese, 1996, p. 183.
- Bruno Andreolli, Serendipità e ricerca storica. Nuovi dati sulla pieve di Quarantoli, sulla Falconiera e su don Felice Ceretti, in Quaderni della Bassa, vol. 61, 2012, pp. 63-68.
- Pierpaolo Bonacini, Quarantoli e la sua pieve nel medioevo. Giornata di studio, Quarantoli 28 ottobre 1990, in Quaderni della Bassa, vol. 19, 1991, pp. 87-90.
- Alberto Calciolari, La pieve di Quarantoli. La chiesa di San Francesco e la Città della Fenice negli scritti di Giovanni Cavicchioli, in Quaderni della Bassa, vol. 64, 2013, pp. 115-124.
- Francesca Foroni, L'edificio romano presso la Pieve di Quarantoli (Mirandola), in Quaderni della Bassa, vol. 63, 2013, pp. 7-24.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su pieve di Santa Maria della Neve
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di S. Maria ad Nives / Chiesa Madonna della Neve di Quarantoli, su Open Ricostruzione, Regione Emilia-Romagna.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 151461650 · LCCN (EN) n2001097063 |
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