Mortizzuolo frazione | |
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Mortizzuolo all'inizio del XX secolo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Modena |
Comune | Mirandola San Felice sul Panaro |
Territorio | |
Coordinate | 44°52′37.49″N 11°07′54.77″E |
Abitanti | 729 (2014) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 41037 |
Prefisso | 0535 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Mortizzuolesi |
Patrono | san Leonardo Limosino |
Giorno festivo | 6 novembre |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Mortizzuolo (Mursól in dialetto mirandolese o Mursùal nella variante mortizzuolese e sanfeliciana), è una frazione di Mirandola[1] e San Felice sul Panaro[2] in provincia di Modena. Dista 5 km sia da Mirandola sia da San Felice sul Panaro e 30 km dal capoluogo provinciale.
Zona di passaggio per molti paesi limitrofi come San Felice sul Panaro, Mirandola, Massa Finalese e San Biagio, accanto all'abitato passa la ferrovia Verona-Bologna.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo di Mortizzuolo ha dubbie origini, ma comunque legate al tema dell'acqua, abbondante nella zona. Secondo le possibili ricostruzioni, infatti potrebbe derivare da una storpiatura della parola "portizzuolo", in quanto prima delle bonifiche, nei pressi della chiesa, sorgeva un piccolo porto. Potrebbe altresì derivare dall'espressione marsi suoli[3], cioè maceri o paludi, che sono ambienti naturali tipici delle vicine valli mirandolesi; oppure da un tratto di senescenza fluviale.[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Motta di Montirone, facente parte del territorio mortizzuolese, ospitò un fortilizio romano e in seguito un importante insediamento medievale e una chiesa, nominata in un documento dell'anno 963. Il toponimo di Mortizzuolo è citato invece per la prima volta nel 1222. Nel 1444 venne edificata (o sottoposta a restauro) l'attuale chiesa, il cui campanile ricorda quello che fu della chiesa di San Francesco a Mirandola.[5]
Nel 1703 vi fu una grande battaglia fra l'esercito franco-spagnolo comandato dal generale Francesco Zanobi Filippo Albergotti e le truppe austro-piemontesi del conte Guido von Starhemberg, con un esito di oltre duemila morti.[6][7]
Nel 1788 venne costituita la parrocchia di Mortizzuolo, che nel 1822 passò dalla diocesi di Reggio Emilia alla diocesi di Carpi.[5]
Durante la seconda Repubblica cisalpina e il Regno Italico, con legge 23 maggio 1801 fu istituito il Comune di "Mortizzuolo con Gavello e San Martino in Spino", abolito con la Restaurazione a seguito di ratifica del decreto del duca di Modena del 12 gennaio 1815.[8]
Popolazione e superficie
[modifica | modifica wikitesto]La popolazione è di 987 abitanti, con una percentuale elevata di anziani. L'aggregato urbano, che conta circa 1 500 abitanti, ha la particolarità di occupare due comuni, quello di Mirandola e quello di San Felice sul Panaro. Infatti, l'abitato conta ufficialmente 987 abitanti (che corrispondono a quelli mirandolesi) mentre in paese ne vivono complessivamente più di 1500. I confini della Parrocchia dipendente dalla Diocesi di Carpi, mutati nel 2004 per accordi tra i vescovi di Modena e di Carpi, comprendono ora tutto il paese ovvero i 1 500 abitanti, nonostante appartengano a due comuni diversi. Un'altra sua peculiarità è l'ampia estensione del territorio frazionale (che si estende fino a lambire i confini col ferrarese) rispetto alle dimensioni limitate dell'aggregato urbano.
Luoghi di Interesse
[modifica | modifica wikitesto]Nella zona a nord di Mortizzuolo, in località detta La Tomina, vi è l'oasi faunistica delle Valli di Mortizzuolo, facente parte della più ampia zona di protezione speciale denominata Valli mirandolesi. La grande varietà di avifauna presente offre spunti di rilievo per i fotografi che vogliono scattare foto naturalistiche e attira gite scolastiche. Rilevante è la presenza di aironi (bianchi e cinerini), cavalieri d'Italia e cicogne. Il paesaggio delle valli è costituito essenzialmente da stagni e canneti, alternati a campi coltivati.
Degni di nota sono la chiesa di San Leonardo Limosino con il campanile trecentesco e la casa canonica che ospita affreschi del Puttini (del XVII secolo circa), restaurati tra il 2006 e il 2009 e gravemente danneggiati dal terremoto dell'Emilia del 2012.
Economia e sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]L'attività prevalente è l'agricoltura. I prodotti principali sono mele, pere, foraggio, barbabietole da zucchero, mais e frumento, ma anche angurie e meloni nelle valli. In zona vi sono anche allevamenti bovini e suini.
A causa delle ridotte dimensioni dell'abitato non vi sono industrie, mentre il settore terziario comprende i servizi di base (posta, farmacia, banca, scuola e ambulatorio medico) e alcuni negozi.
A partire dagli anni 2000 il paese sta vivendo un rilevante sviluppo urbanistico, iniziato con la sostituzione dei passaggio a livello con nuovi cavalcavia e la costruzione di nuove zone residenziali, alla ristrutturazione degli ambienti della parrocchia e alla realizzazione di un centro civico che ospita scuole elementari, e ufficio postale, condotta medica e un centro di aggregazione per giovani.
Dopo il sisma
[modifica | modifica wikitesto]Come tutta la bassa modenese e le zone limitrofe, anche Mortizzuolo è stata duramente colpita dal terremoto del 2012, con gli epicentro delle due scosse principali verificatesi a meno di dieci chilometri dal paese.
I danni maggiori si sono registrati soprattutto sugli edifici rurali storici (casolari e fienili), e sulle strutture parrocchiali. Di queste ultime, il campanile è stato danneggiato il 20 maggio ed è crollato il 29 maggio, cadendo sulla chiesa; gravi danni anche alla casa canonica (riaperta nel 2023), teatro e asilo parrocchiale (quest'ultimo è stato riaperto nel 2016).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mirandola, su tuttitalia.it. URL consultato il 22 novembre 2016 (archiviato il 22 novembre 2016).
- ^ San Felice sul Panaro, su tuttitalia.it. URL consultato il 22 novembre 2016 (archiviato il 22 novembre 2016).
- ^ Mauro Calzolari, Toponomastica storica del comune di Mirandola: il territorio e la città, Gruppo Studi Bassa Modenese, 2008. URL consultato il 26 maggio 2020 (archiviato il 20 aprile 2017).
- ^ Stella Patitucci Uggeri (a cura di), La viabilità medievale in Italia. Contributo alla carta archeologica medievale. Atti del V Seminario di Archeologia Medievale (Cassino, 2000), All'Insegna del Giglio, 2002, p. 17, ISBN 9788878142718.
- ^ a b Vilmo Cappi, Guida storica ed artistica della Mirandola e dintorni, Lions Club della Mirandola, 1981, p. 140.
- ^ Le nostre Frazioni – Ponte San Pellegrino, Confine, San Biagio in Padule, Galeazza, Mortizzuolo, su Al Barnardon, 5 agosto 2020.
- ^ Francesco Maria Ottieri, Istoria delle guerre avvenute in Europa e particolarmente in Italia per la successione alla monarchia delle Spagne, dall'anno 1696. all'anno 1725, III, Roma, Stamperia di Pallade, 1753, pp. 90-93.
- ^ Archivio della Municipalità di Mortizzuolo (1802-1815), su Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mortizzuolo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Oasi faunistica di Mortizzuolo, su Provincia di Modena. URL consultato il 13 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2008).