Museo risorgimentale garibaldino Giacomo Giustolisi
Museo risorgimentale garibaldino "Giacomo Giustolisi" | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Marsala |
Indirizzo | Via Ludovico Anselmi Correale |
Coordinate | 37°48′01.35″N 12°26′05.81″E |
Caratteristiche | |
Tipo | storico |
Periodo storico collezioni | Risorgimento |
Istituzione | 1902 |
Fondatori | Giacomo Giustolisi |
Apertura | 1902 1998 |
Proprietà | Comune di Marsala |
Gestione | Comune di Marsala |
Sito web | |
Il Museo risorgimentale garibaldino Giacomo Giustolisi è un museo della città di Marsala dedicato all'impresa dei Mille e in particolare alla sbarco a Marsala.[1] È una sezione del Museo civico di Marsala. Vi sono custoditi anche i cimeli del patriota marsalese Abele Damiani.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondato nel 1902 da Giacomo Giustolisi, contiene i cimeli del periodo garibaldino.
Dal 1998 è ospitato all'interno del complesso monumentale San Pietro, un antico monastero delle benedettine al centro della città, ristrutturato e aperto al pubblico in tale anno come centro culturale polivalente. Con il trasferimento al complesso monumentale San Pietro è divenuto sezione del Museo civico di Marsala.[2] Dopo la morte di Giustolisi il museo fu intitolato al suo fondatore.
Il museo
[modifica | modifica wikitesto]Il Museo risorgimentale garibaldino Giacomo Giustolisi è ospitato assieme alle altre due sezioni del Museo civico di Marsala (archeologia e delle tradizioni popolari) nell’ex monastero delle benedettine di San Pietro, e che occupa due ampi locali al primo piano del suddetto edificio è un'esposizione permanente di cimeli, documenti originali e di un ricco archivio fotografico risalenti al periodo risorgimentale e illustra le tappe fondamentali dell’unificazione d’Italia, in modo particolare dello sbarco a Marsala dell’11 maggio 1860 mettendo pertanto in luce il contributo fornito dai cittadini marsalesi al processo che porto all'unità d'Italia.
Nel Museo sono esposte anche armi d’epoca da sparo (revolver a spillo, fucili e cannoni) e armi bianche (sciabole, baionette), utilizzate dai garibaldini e le loro divise. Nel museo sono esposti anche i cimeli del patriota, politico e volontario garibaldino marsalese Abele Damiani tra cui la sua uniforme. Vi sono esposti anche costumi siciliani dell’epoca e la famosa poltrona in damasco su cui Giuseppe Garibaldi riposò a Marsala il 19 luglio 1862 durante la sua seconda venuta. Inoltre vi sono collocati mezzibusti, insieme a medaglie, camicie rosse, ed una ricca iconografia relativa all’impresa dei Mille. Al suo interno è coloccata anche una specie di epigrafe con scritto la frase che disse Garibaldi «A Marsala deve gratitudine e riconoscenza tutta Italia».
Prima Sala
[modifica | modifica wikitesto]La prima sala è suddivisa in quattro sezioni principali e dedicate a periodi precisi per una più facile comprensione:
- prima sezione: il 1848 l’anno della “Primavera dei Popoli”;
- seconda sezione: il 1859 la seconda guerra d’indipendenza (l’alba dell’Italia);
- terza sezione: il 1860, l’anno della rivoluzione siciliana e della spedizione dei Mille;
- quarta sezione: il 1862, il ritorno a Marsala di Garibaldi e la sua famosa esclamazione "O Roma o morte".
Seconda Sala
[modifica | modifica wikitesto]La seconda sala è interamente dedicata al mito di Giuseppe Garibaldi e al ricordo dei Mille garibaldini, in questa sala sono esposti: ritratti, quadri, foto e stampe d'epoca che raffigurano i volti dei volontari garibaldini.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Museo risorgimentale garibaldino, su trapaninostra.it.
- ^ http://www.marsalaturismo.it/index.php?mn=1:119:0:0
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Civico museo risorgimentale garibaldino "Giacomo Giustolisi, Tip. Rubino, Marsala, 2010
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su www2.comune.marsala.tp.it.