Klaus Johann Jacobs
Klaus Johann Jacobs (Brema, 3 dicembre 1936 – Küsnacht, 11 settembre 2008) è stato un imprenditore svizzero di origini tedesche[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ha frequentato l'Università di Amburgo (1955-1957)[2] e l'Università di Stanford (1969)[2].
Ha cominciato la sua vita lavorativa nell'industria del caffè e del cioccolato. Nel 1962 ha assunto la carica di direttore commerciale della Jacobs AG e nel 1972 ne è diventato direttore generale. Nel 1982 la compagnia si è unita con l'Interfood (ex Suchard e Tobler) creando la Jacobs Suchard AG, a quel tempo il più grande produttore europeo di caffè ed il terzo al mondo dopo General Foods e Nestlé[3]. Nel 1990 ha ceduto la Jacobs Suchard alla Philip Morris acquisendo contestualmente la Callebaut dalla Philip Morris stessa[4] e sei anni più tardi è stato fu tra i fondatori della Barry Callebaut AG.
Nel 1990 vende la Jacobs Suchard AG alla Altria, per pagare fratelli e sorelle. Jacobs iniziò una nuova impresa dl fallimento delle società di Werner K. Rey. Dopo diverse fusioni, in particolare tra Adia Interim (Adia Personnel Service) e la francese Ecco di Philippe Foriel-Destezet, creando così nel 1996 la Adecco SA (lavoro a tempo), la più grande compagnia del suo ambito inclusa nella lista Fortune 500 (2005-2009).
Con l'intento di favorire l'educazione e lo sviluppo della gioventù, nel dicembre 1988 ha creato la Jacobs Foundation, cui nel 2001 ha devoluto l'intera sua partecipazione nella Jacobs Holding AG, per un valore di 1,5 miliardi di franchi svizzeri[5].
Nel 2005 l'Università di Basilea gli ha conferito il titolo di dottore honoris causa in psicologia[2]. Ha ricevuto la medaglia d'oro del consiglio comunale di Brema per gli straordinari servigi resi alla città[6] e la medaglia Leibniz dell'Accademia delle Scienze di Berlino[6].
È stato presidente e vicepresidente della World Scout Foundation (1986-2008) (della quale è stato il maggior contributore privato[7]) e nel 2006 è stato insignito del Lupo di bronzo[7].
È morto a 71 anni per un tumore cerebrale[6].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Jacobs Foundation - Klaus J. Jacobs (1936-2008), su jacobsfoundation.org. URL consultato il 3 maggio 2010.
- ^ a b c (DE) Laudatio Università di Basilea, su unibas.ch. URL consultato il 29 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
- ^ (EN) John Hendry, Tony Eccles, European Cases in Strategic Management, Cengage Learning, ottobre 2005, p. 93, ISBN 978-1-86152-577-2.
- ^ (FR) Dominique Auzias, Jean-Paul Labourdette, Guide du chocolat et des confiseries, Le Petit Futé, giugno 2006, pp. 49-50, ISBN 978-2-7469-1722-4.
- ^ (EN) Jacobs Foundation Press Kit (PDF) [collegamento interrotto], su jacobsfoundation.org. URL consultato il 3 maggio 2010.
- ^ a b c (EN) Klaus Jacobs: coffee and cocoa magnate, 17 sep 2008 - Times Online, su timesonline.co.uk. URL consultato il 3 maggio 2010.
- ^ a b (EN) Klaus Jacobs - sito WOSM, su scout.org. URL consultato il 3 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2010).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 50413505 · ISNI (EN) 0000 0000 5961 4307 · LCCN (EN) no2006102795 · GND (DE) 133337073 |
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