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Armenfilm
Armenfilm | |
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Stato | Armenia |
Altri stati | Unione Sovietica |
Forma societaria | Impresa pubblica |
Fondazione | 16 aprile 1923 |
Fondata da |
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Sede principale | Erevan |
Settore | Intrattenimento |
Prodotti | Film |
Armenfilm (in armeno Արմենֆիլմ?, in russo Арменфильм?), nota anche come Hayfilm (in armeno Հայֆիլմ?), è uno studio cinematografico armeno con sede a Erevan. Lo studio è stato fondato il 16 aprile 1923 come unità di produzione della Commissione di Stato sovietica per il cinema con Daniel Dznuni come primo regista.[1]
Armenfilm è stata venduta dallo Stato a investitori privati nel 2005 con una lunga lista di condizioni per rivitalizzare le attrezzature dello studio e per produrre nuovi contenuti. È stata ribattezzata CS Film Studios ma non è riuscita a produrre i nuovi lungometraggi richiesti. Nel 2015, il governo armeno ha deciso che la nuova gestione non aveva soddisfatto le condizioni della vendita e si è mossa per reclamare i beni dello studio.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]- 1923 - Viene creata l'organizzazione "Goskino" all'interno del Commissariato popolare per l'educazione dell'Armenia, così come l'associazione "Gosfotokino".
- 1928 - Lo studio viene ribattezzato "Armenkino".
- 1938 - Lo studio viene ribattezzato "Yerevan Film Studio".
- 1957 - Lo studio viene ribattezzato "Armenfilm".
- 1959 - Il settore dei cinegiornali e della televisione viene riassegnato allo Yerevan Studio of Documentary Films.
- 1966 - Lo studio prende il nome da Hamo Beknazarian.
- 2005 - La società cinematografica è stata venduta alla società "Armenia Studios" (parte della holding CS MEDIA CITY, che a sua volta è di proprietà dei membri della diaspora armena negli Stati Uniti - le famiglie Cafesjian e Sarkisian. Il nuovo proprietario si è impegnato a investire 66 milioni di dollari nello studio in 10 anni.
- 2015 - Lo studio è stato rivendicato dal governo armeno
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Peter Rollberg, Historical Dictionary of Russian and Soviet Cinema, Rowman & Littlefield, 2008, pp. 56–59, ISBN 978-0-8108-6072-8.
- ^ Government To Renationalize Armenian Film Studio, su «Ազատ Եվրոպա/Ազատություն» ռադիոկայան.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Armenfilm
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Armenfilm / Armenfilm (altra versione), su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 264701290 · LCCN (EN) n82093518 |
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