Agalmatolite
Agalmatolite | |
---|---|
Barretta di Agalmatolite per scrittura | |
Categoria | Roccia metamorfica |
Metamorfismo | idrotermale |
Minerali principali | pirofillite, muscovite, sericite, diasporo, quarzo, cianite, andalusite, feldspato |
Minerali accessori | rutilo, zircone, tormalina |
Colore | verde, grigio, rosso, giallo |
Utilizzo | intaglio |
L'Agalmatolite (dal greco: ἄγαλμα -ατος, trasl.agalma, "statua" e λίθος, trasl. litos, "pietra"), detta anche pagodite o lardite, è una roccia metamorfica formata per alterazione idrotermale a partire dalla riolite.
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Uno dei primi mineralogisti a studiare l'agalmatolite fu lo scozzese Matthew Forster Heddle. Secondo l'analisi chimica da lui effettuata nel 1880 le principali sostante presenti nell'agalmatolite sono:[1]
Silice | SiO2 | 55,0% |
Allumina | Al2O3 | 33,0% |
Ossido di potassio | K2O | 7,6% |
Analisi effettuate successivamente confermano che l'agalmatolite è composta principalmente da due fillosilicati di alluminio: la pirofillite e la muscovite. Sono poi associati in forma minore altri minerali quali: sericite, diasporo, quarzo, cianite, andalusite e feldspato. Come minerali accessori è comune la presenza di rutilo, zircone e tormalina.[2]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]I più grandi produttori mondiali di Agalmatolite sono la Cina ed il Brasile. In Cina viene prodotta nella zona di Jialiangshan nella provincia di Fujian. In Brasile le principali cave si trovano nel comune di Pará de Minas nello stato di Minas Gerais. Altre miniere si trovano in Inghilterra, a Lostwithiel, in Cornovaglia e nella Slovacchia, a Špania Dolina e Červenica.
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]In epoche storiche la principale provenienza era dalla Cina dove veniva utilizzata come pietra da intaglio per produrre sculture di piccole dimensioni di idoli o altro. Esistono varietà di diversi colori: tonalità del verde, grigio, rosso e giallo. La durezza nella scala di Mohs è fra 2 e 3.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- James Nicol, Manual of Mineralogy, Adam and Charles Black, London. 1849, pag. 227.
- William Hamilton Bell, New Localities for the Mineral Agalmatolite, with Notes on Its Composition (PDF), in Mineralogical Magazine, V. 7, n. 32, Mineralogical Society, July 1886. URL consultato il 26-01-2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- (PT) Benvindo da Luz, Tomedi ,Martins, Agalmatolito (PDF) [collegamento interrotto], in CETEM/2005, Rio de Janeiro, Centro de Tecnologia Mineral - Ministério da Ciência e Tecnologia, Novembro 2005. URL consultato il 27-01-2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Agalmatolite
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agalmatolite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Agalmatolite su mindat.org, su mindat.org.
Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00569696 |
---|