Accademia Raffaello
Accademia Raffaello | |
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Palazzo Viviani, sede dell'Accademia | |
Tipo | Organizzazione culturale |
Fondazione | 1869 |
Fondatore | Pompeo Gherardi |
Scopo | conservare e promuovere gli studi su Raffaello e sulla sua città natale |
Sede centrale | Urbino |
Indirizzo | Via Cesare Battisti 54 |
Presidente | Luigi Bravi |
Lingua ufficiale | italiano |
Motto | Onoriamo le arti |
Sito web | |
L'Accademia Raffaello è una accademia della città di Urbino, che ha il compito di conservare e promuovere la tradizione raffaellesca.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1869 ad opera del conte urbinate Pompeo Gherardi; fu insignita del titolo di Regia dal re Vittorio Emanuele II il 23 gennaio 1872. L'anno successivo l'Accademia riuscì ad acquistare la Casa-Natale di Raffaello Sanzio, grazie all'aiuto di privati cittadini italiani ed esteri e alla consistente donazione del nobile inglese Morris Moore. A seguito di questo acquisto, l'Accademia designò questa casa come propria sede, lasciando l'appartamento del duca al primo piano del Palazzo Ducale. Nel 1897, grazie a questa istituzione, venne realizzato il monumento a Raffaello, opera dello scultore Luigi Belli. Ogni anno commemora la nascita di Raffaello, il 28 marzo, alla presenza degli accademici e con la relazione di un oratore illustre.[1]
Finalità
[modifica | modifica wikitesto]L'Accademia ha come scopo la ricerca e la divulgazione in merito alla vita e alle opere di Raffaello e degl'altri uomini illustri e benemeriti urbinati, oltre all'impegno nella ricerca sulla storia cittadina.
L'istituzione ha dà sempre pubblicato le sue ricerche su una propria rivista, che inizialmente si chiamava "Urbinum", poi "Raphael" e infine l'attuale "Collana di Studi e Testi". Oltre a questa rivista, l'Accademia divulga le proprie conoscenze sia mediante pubblicazioni pregiate, realizzate in proprio o in collaborazione con altri enti, sia tramite conferenze, letture pubbliche, concorsi, premi e borse di studio[2]. Inoltre nell'antica bottega di Giovanni Santi, al pianterreno della Casa di Raffaello, si svolgono temporanee esposizioni artistiche; tra queste figura l'unica mostra italiana di acquerelli dell'allora principe Carlo d'Inghilterra, nel 1990.
Tra le iniziative promosse dall'Accademia, vi sono i Corsi Estivi Internazionali di Incisione e l'apertura di laboratori di Ceramica e Restauro del Libro. Mentre nell'attuale sede dell'Accademia, a palazzo Viviani[3], è ospitata una ricca biblioteca[4].
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Presidenti | Periodo | Note |
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Pompeo Gherardi | 1869 - 1877 | |
Giuseppe Fiocchi Nicolai | 1877 - 1913 | |
Luigi Renzetti | 1915 - 1945 | |
Vincenzo Maria Petrangolini | 1946 - 1961 | |
Carlo Bo | 1962 - 1969 | |
Francesco Carnevali | 1970 - 1985 | |
Nino Baldeschi | 1985 - 2000 | |
Gaetano Savoldelli Pedrocchi | 2001 - 2005 | |
Alessandro Santini | 2005 - 2007 | [5] |
Giorgio Cerboni Baiardi | 2007 - 2016 | |
Luigi Bravi | dal 2016 | [6] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Storia dell'Accademia, su istituticulturali.it (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2007).
- ^ Alcune pubblicazioni dell'Accademia, su libreriauniversitaria.it. URL consultato il 18 gennaio 2019.
- ^ Scheda su palazzo Viviani, su comune.urbino.ps.it (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2013).
- ^ la Biblioteca dell'Accademia, su istituticulturali.it (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2007).
- ^ Presidente vicario
- ^ Luigi Bravi è il nuovo presidente dell’Accademia Raffaello, su ilrestodelcarlino.it, 30 gennaio 2016. URL consultato il 17 gennaio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Cucco (a cura di), Casa Natale di Raffaello - Urbino, Urbino, Accademia Raffaello, 1997, pp. 125-9, ISBN 88-87573-01-8.
- Anna Fucili, L'Accademia Raffaello 1869-1969, Urbino, Accademia Raffaello, 2003, ISBN 88-87573-10-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- sito ufficiale dell'Accademia, su accademiaraffaello.it. URL consultato il 15 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2019).
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