Red Ronnie

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Red Ronnie

Red Ronnie, pseudonimo di Gabriele Ansaloni (San Pietro in Casale, 15 dicembre 1951[1][2]), è un giornalista, critico musicale, conduttore televisivo e conduttore radiofonico[1] italiano.

DJ radiofonico (1975-1979)

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Diplomato in ragioneria, alla metà degli anni settanta lavora come cassiere in una banca locale[3], ma la sua grande passione è la musica: appassionato di rock, specialmente punk rock e alternative, Ansaloni fa il dj a «Radio Bologna Notizie»[4], la prima radio libera bolognese, dove esordisce nell'autunno 1975. Mentre Radio Rai trasmette prevalentemente musica in lingua italiana e le emittenti private propongono la disco music, nella programmazione di Red Ronnie prevalgono Janis Joplin, Jimi Hendrix, i Led Zeppelin e i Doors. Nel 1976 comincia a diffondere le canzoni dei Sex Pistols. Red Ronnie conduce un programma simile in un'altra emittente, «Radio BBC» (Bologna Broadcasting Corporation): Progressive Music. Il 19 novembre 1976 vince il premio per il miglior programma musicale alla rassegna Radio estate giovani, cui partecipano tutte le principali radio libere italiane[5].

Red Ronnie alla fine degli anni settanta.

Nello stesso anno lascia Radio Bologna e va nella concorrente Punto Radio a Zocca, nell'Appennino modenese. Conosce Vasco Rossi, che all'epoca come lui fa il disc jockey[4].

Nel 1977 si trasferisce a Pieve di Cento, dove rimane fino al 2017, e sceglie come nome d'arte Red Ronnie; Red per il colore dei capelli e Ronnie in onore di Ronnie Peterson, il pilota di Formula 1 suo idolo[3]. Nello stesso anno fonda «Marconi & Company», una radio indipendente con Bonvi, Lucio Dalla e Francesco Guccini[5]. Il progetto però non decolla e l'emittente viene chiusa alla fine dell'anno.

Il 12 marzo 1977 Red Ronnie, dal balcone della casa di Bonvi, racconta gli scontri di via Rizzoli avvenuti il giorno dopo l'uccisione dello studente Francesco Lorusso[6] agli ascoltatori di Radio Alice, l'emittente creata nel 1975 da ex componenti di Potere Operaio.

«Non rispondete alle provocazioni dei soliti fascisti stronzi. (..) La cosa interessantissima è che la gente sta cambiando opinione. Mentre ieri il popolo diceva basta con questi estremisti che sfasciano le vetrine, oggi dice basta con questa polizia che rompe le palle.[7]»

Nel 1979 fa il dj allo Small di Pieve di Cento, dove propone un repertorio rock e punk e organizza rassegne di nuovi complessi rock[8].

Attività giornalistica ed editoriale

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Negli anni settanta Red Ronnie fa le sue prime esperienze giornalistiche nelle stesse radio in cui lavora come dj. Per «Radio Alice» realizza un'intervista al fumettista Bonvi, di cui è appassionato lettore e di cui diviene amico[10]. Su «Punto Radio» conduce un programma giornalistico di interviste a piloti della Formula 1. Tramite amici riesce ad avere dei pass per entrare all'autodromo di Monza nelle giornate di gran premio[11].

Nei tardi anni settanta Red Ronnie crea la sua etichetta discografica, la «Nice Label»[12][13]. Nel 1978 è editore e redattore del «Red Ronnie's Bazar»[14], una fanzine con disco allegato gratuito: la rivista è costruita attorno al prodotto-disco[8]. Tra gli allegati, il concerto dal vivo di un gruppo di rock alternativo inglese, gli Alternative TV, che Red Ronnie registra nell'agosto 1978 in Inghilterra[15]. I dischi sono autoprodotti ed escono con l'etichetta «Nice Label».

Nello stesso periodo collabora a Popular 1 (periodico musicale spagnolo)[16], Popster[17], Tutti frutti. Con Bonvi crea il supplemento settimanale di fumetti e musica, S&M ("Strisce e Musica"), all'interno del quotidiano «il Resto del Carlino». Nel 1980 intervista Bob Marley in occasione del concerto di San Siro[18].

Produttore discografico (1979-1989)

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Alla fine degli anni settanta Red Ronnie conosce Fabio Zigante[19] che, con il nome d'arte di Miss Xox, suona punk rock in un gruppo del Great Complotto di Pordenone. Nel 1980 è tra i produttori, insieme a Oderso Rubini e Ado, di Pordenone/The Great Complotto, un album registrato dal vivo in gennaio, che raccoglie il meglio dell'omonimo movimento che ha dato origine al rock indipendente italiano[20]. Red Ronnie spiega così il motivo per cui il punk in Italia non ha attecchito come in tutti gli altri Paesi:

«Perché in Inghilterra c'era la crisi, la disoccupazione e si mangiava di merda. In Italia, tra lasagne e tortellini, fare i punk era una moda.»

Successivamente dà la possibilità ad alcuni gruppi di apparire nelle tv locali e nel programma di Rai 1 Mister Fantasy di Carlo Massarini (1981).

Nel 1981 l'etichetta di Red Ronnie lancia i Rats ("ratti" in inglese) e nel 1983 produce il doppio LP Mission Is Terminated-Nice Tracks, che contiene versioni live dei Throbbing Gristle, fondatori del genere Industrial[21], e brani inediti di gruppi della scena rock alternativa italiana. Nel 1987 consiglia all'amico Vasco Rossi di affidare la regia del videoclip di C'è chi dice no a Peter Christopherson, ex membro dei Throbbing Gristle[15]. Christopherson realizza quel video e poi anche il video di Liberi liberi (1989).

Attività in radio e televisione (1983-2001)

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Negli anni ottanta Red Ronnie diventa conduttore televisivo. Esordisce in televisione presso l'emittente locale Telezola[22]. Il suo primo programma s'intitola Red Ronnie the music and more con…. Nel 1983, all'età di 32 anni, conduce Bandiera gialla su Italia 1, il suo primo programma su una rete nazionale. Ancora per Italia 1 scrive e conduce Be Bop a Lula. Il programma è basato sull'idea di mettere in contatto i fan con le star della musica e farli dialogare tra loro. Successivamente ha altre esperienze alla RAI. Negli anni novanta conduce Roxy Bar su Videomusic. Il programma vince tre volte il Telegatto per la miglior trasmissione musicale. Nel 1986 presenta Pinky, uno spazio musicale all'interno di Domenica in, quell'anno presentato da Raffaella Carrà.

Red Ronnie ha portato nei suoi programmi tv molti artisti underground di cui si parlava solo su riviste o radio specializzate, tra cui gli Stranglers, Genesis P-Orridge, Peter Christopherson, i Virgin Prunes e i Krisma[15].

Nel 1990 segue la tournée di Gianni Morandi, da cui nasce anche il programma televisivo Gianni Morandi: questa è la Storia, andato in onda su Italia 1 in due parti l'11[23] e il 13 aprile[23]; inoltre per la Fininvest cura la messa in onda di due dei principali eventi musicali dell'anno, ovvero il Festival di Knebworth e The Wall-Live in Berlin[24], trasmessi rispettivamente su Italia 1 e Canale 5.

Nel 1991 continua a girare l'Italia con lo spettacolo musicale BeBop sotto la tenda; la formula è quella ormai nota: cantano gruppi e cantanti emergenti e grande importanza è data al dialogo con il pubblico.

Dal 1992 al 2001 conduce la trasmissione musicale Roxy Bar, con cui vince tre Telegatti (1994, 1995, 1996) e in due edizioni del 1996 e del 1997 ha come ospite fisso Giorgio Faletti nel programma in qualità di opinionista, cantante e comico.

Candidato alle elezioni (1992)

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Sebbene Gabriele Ansaloni sia sempre stato tendenzialmente anarchico, in occasione delle elezioni politiche del 1992 si candida come indipendente per il Partito Socialista Italiano (PSI) guidato da Bettino Craxi. Ottiene 2.600 preferenze a nome Ansaloni Gabriele e altre invalide come Red Ronnie, insufficienti a conseguire un seggio alla Camera dei Deputati.

Spettacoli e festival (2001-2006)

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Nelle estati 2001 e 2002 è ideatore e presentatore dell'i-Tim Tour, durante il quale dà la possibilità a gruppi e cantanti esordienti di esibirsi dal vivo e farsi conoscere. In due edizioni porta sui palchi 900 gruppi. Nella prima edizione vince il gruppo salentino dei Negramaro.

Dal 2003 inizia una collaborazione con Volkswagen, che gli permette di dare spazio ad artisti e gruppi emergenti. Utilizza gli spazi del Roxy Bar per fare i casting e realizza e dirige per tre anni consecutivi uno spazio al Motorshow di Bologna, che diventa "Miti della Musica-Volkswagen". Dal 2003 fino al 2009 è responsabile al Motor Show di Bologna dello spazio sponsorizzato dalla Volkswagen.[25].

Nel 2005 è direttore artistico del Festival della Canzone Italiana d'Autore di Isernia. Nello stesso anno è nominato docente di Semiologia dello spettacolo, nella facoltà di Lettere all'Università di Siena (corso di Scienze della Comunicazione)[26].

Nel 2006 trasforma gli studi televisivi del Roxy Bar in un locale omonimo, dando sempre spazio ad artisti emergenti.

Consulente del Comune di Milano (dal 2008)

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Nel 2008 inizia la collaborazione con Letizia Moratti, all'epoca sindaco di Milano per Il Popolo della Libertà. Da quell'anno le sue iniziative gravitano attorno al capoluogo lombardo, che diventa il centro della sua attività.

Tra i progetti realizzati a Milano, «Rock'n'Music Planet», esposizione di suoi cimeli musicali dagli anni cinquanta ai novanta (2008)[27]. All'interno e all'esterno della struttura che accoglie la mostra sono esposte le sculture luminose dell'artista Marco Lodola.

Quale consulente per l'immagine video del sindaco di Milano, nel 2008 e 2009 realizza i reportage delle visite di Letizia Moratti in Africa e in Sudamerica. Nel 2009 è consulente di internet e nuove tecnologie per il comune di Milano e apre su YouTube due canali con filmati-reportage e interviste per il sindaco di Milano e commissario Expo 2015 Letizia Moratti.[28] Nel 2009 organizza e presenta al Teatro dal Verme di Milano il concerto "Alliance for Africa"[29]. Il 30 maggio 2009 inizia a Guastalla la rassegna "Un Po di Musica", per la Regione Emilia-Romagna, di cui Red Ronnie è direttore artistico e presentatore. In estate allestisce la mostra Riccione-Woodstock nella Villa Mussolini di Riccione.[30]

Roxy Bar TV sul web (2011-2017)

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Il 12 dicembre 2011 Red Ronnie dà vita a un nuovo esperimento, una sua web TV: Roxy Bar TV[31]. Ronnie mette a disposizione 24 ore su 24 (in rotazione e anche in modalità on demand) video che includono le sue esperienze più diverse: dalle interviste a grandi personaggi della musica, dell'arte e della cultura, a spezzoni storici di programmi come Be Bop A Lula, Help! e Roxy Bar. Nato da un'idea di Red Ronnie e Noemi, nel 2012 viene lanciato Still on the Road curato dalla stessa Noemi.[32] Il 7 febbraio 2012 realizza per Roxy Bar Tv il Vasco Day, in occasione del 60º compleanno di Vasco Rossi. Sono 12 ore in diretta da mezzogiorno a mezzanotte ed è il record del web, 2 milioni di spettatori con una permanenza media di 3 ore per ogni spettatore. Altri programmi stabiliscono picchi eccezionali per il web. Una diretta pomeridiana con Jovanotti è vista da 1,3 milioni di spettatori mentre la Vasco night ne conta 1,5 milioni.

Durante la trasmissione consegnava il premio "Gandhi 11 Settembre", rappresentato da una scultura luminosa di Marco Lodola.

Dal 13 ottobre al 15 dicembre 2013 il programma ritorna in onda sulla stessa web TV ogni domenica sera dalle 20.30.

Il 18 dicembre 2016 va in onda l'ultima puntata di Roxy Bar, chiudendo così un ciclo durato quasi 25 anni.

Una puntata speciale del programma viene realizzata, in diretta sul web, il 26 giugno 2017 a Mestre (Venezia).

L'isola del Che - L'arte nella rivoluzione cubana (2015)

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Nell'ottobre 2015 Red Ronnie è produttore insieme a David Guido Pietroni e Sandro Serradifalco della mostra internazionale L'isola del Che - L'arte nella rivoluzione cubana. La mostra espone attraverso serigrafie, disegni e manifesti originali del regime di Fidel Castro quasi 60 anni di storia raccontati attraverso quello che è stato il principale strumento di comunicazione tra il regime e i cubani, la propaganda. Il materiale in mostra, tutto originale, è il frutto del collezionismo di Red Ronnie che è stato tra i pochi reporter al mondo ad aver video-intervistato, per oltre due ore, il Líder máximo.

Già nel 2000 Red Ronnie portò nella terra della rumba e della salsa il messaggio del rock occidentale grazie alla sua celebre trasmissione Roxy Bar, che fu allestita all'Avana. Era approdato a Cuba per la prima volta ancora prima: infatti nel giugno 1995 documentò il concerto di Jovanotti. Il reporter bolognese chiese in quella occasione agli organizzatori cubani di incontrare Alberto Korda, il fotografo che scattò la famosa foto di Che Guevara, che vediamo riprodotta dovunque. Red Ronnie intervistò il celebre fotografo nella sua casa rimanendo folgorato dalla quantità di immagini con cui aveva documentato la storia della rivoluzione cubana. Andò anche a casa di Raul Corrales Forno, un altro importante artista. In entrambe le occasioni acquistò le loro foto che si fece autografare e lì iniziò la sua collezione, che conta oltre 800 pezzi originali.

Nuovo Roxy Bar sul web (2024-)

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Mercoledì 10 gennaio 2024 inizia un nuovo ciclo di trasmissioni in diretta via internet, denominato Nuovo Roxy Bar.[33][34]

Red Ronnie (a sinistra) con l'amico Vincenzo Muccioli negli anni '80

Red Ronnie è sposato con Morena dal 3 luglio 1977, ed è padre di due figlie, Jessica e Luna[35]. Dal 1991 è vegetariano[36]. Dopo essersi dichiarato vegano per molti anni, in una delle sue dirette del 2023 ha dichiarato di non esserlo più, promovendo prima il miele d'api e successivamente il burro prodotto con latte vaccino.

Nel 1984 con un amico giornalista si è recato per la prima volta a San Patrignano, sulle colline di Rimini, dove ha conosciuto Vincenzo Muccioli fondatore della comunità di recupero per tossicodipendenti. Red Ronnie frequenta San Patrignano ancora oggi[37].

Nel 1990 ha acquistato per 198.000 sterline (334.620 dollari) da Sotheby's[38] la chitarra Fender Stratocaster Olympic White, che Jimi Hendrix utilizzò nella sua performance a Woodstock[38]. Era stata messa all'asta dal suo precedente proprietario, ovvero Mitch Mitchell, uno dei più fedeli collaboratori del chitarrista statunitense, dal quale il batterista l'aveva ereditata dopo la morte[38]. Qualche anno dopo il presentatore rivende lo strumento al Museum of Pop Culture di Seattle (Stati Uniti), dove ancora risiede[8].

Fra le sue iniziative filantropiche, ha raccolto fondi per Jenni Cerea, afflitta da grave malattia curabile solo con costosi interventi chirurgici negli Stati Uniti d'America.

Negli anni 2020 ha goduto di rinnovata popolarità. Sono nate controversie per il fatto che abbia sostenuto davanti al grande pubblico le teorie su cui si basano i movimenti antivaccinisti[39], o altre affermazioni complottiste riguardanti l'eliminazione di virus e batteri, il cambiamento climatico e la geoingegneria[40] o l'esistenza degli alieni[41].

Dal 2021 il comico e imitatore Maurizio Crozza comincia a imitarlo in televisione nel programma Fratelli di Crozza. In particolare, fa una caricatura dei video che Red Ronnie pubblica su YouTube, dove lo stesso Red Ronnie affronta argomenti al limite del paranormale e del complottismo. Queste imitazioni televisive vengono a loro volta ripubblicate, sempre su YouTube, dallo stesso Red Ronnie.

  • Red Ronnie, Paolo De Bernardin, Stefano Mannucci e Peppe Videtti: Rock-Wave '80, Gammalibri, Milano 1981
  • Red Ronnie's Bazar (1978-80)
  • Be Bop A Lula (1986-1993)
  • Roxy Bar (2005-oggi)
  • 1992 Corso di chitarra
  • 1999 Peace&Love
  • Quei favolosi anni '60
  • Quei romantici scatenati anni '50
  • Videocorso di chitarra
Videocassette
  • Una Rotonda sul mare (3 volumi)
  • Intervista a William Congdon
  • Il loro Futuro è nelle tue mani (LAV)
  • 1975 - Disc jockey su Radio Bologna Notizie
  • 1976 - Progressive Music su Radio BBC di Bologna;
  • 1976 - Punto Radio;
  • 1977 - Radio Marconi & Company;
  • 1989-1991 - Conduce Be Bop a Lula su Radio DeeJay. Nel 1991 la trasmissione diventa Be Bop a Lula… Sotto la Tenda, in onda sempre su Radio Deejay durante la tournée di Gianni Morandi.
  • 2004 - Montecarlo Story, su Radio Monte Carlo
  • 2014 - Ritratti, su Rai Radio 2
  • 2018 - Live in Vinile, su RTL 102.5
  • 1981 - Pordenone/The Great Complotto
  • 1983 - Mission Is Terminated-Nice Tracks
  1. ^ a b Andreina Baccaro, Vaccini, Red Ronnie a giudizio per un post su Facebook contro Burioni, in corrieredibologna.corriere.it, 19 marzo 2018. URL consultato il 21 novembre 2020.
  2. ^ Red Ronnie, conferma su Instagram di non essere nato a Pieve di Cento, ma di viverci a partire dal 1977., in Instagram. URL consultato il 21 novembre 2020.
  3. ^ a b Franco Zanetti, Esce oggi ‘Roxy Bar’, il mensile su DVD di Red Ronnie, su rockol.it, 14/2/2005. URL consultato il 28/3/2011 (archiviato il 24 maggio 2011).
  4. ^ a b Red Ronnie racconta: Le radio libere e Punto radio, su vascodentro.com, Il BlascoStory, 17/11/2010. URL consultato il 28/3/2011.
  5. ^ a b Miti Cult, Mitipedia: Roxy Bar e Red Ronnie, su miticulttrash.blogspot.it, 3/09/2011. URL consultato il 30/4/2012 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  6. ^ Il Fatto Quotidiano Archiviato il 26 maggio 2011 in Internet Archive., 23 maggio 2011
  7. ^ Radio Città del Capo, su radio.rcdc.it. URL consultato il 24 maggio 2011 (archiviato il 26 maggio 2011).
  8. ^ a b c Red Ronnie, Red Ronnie-Editoriali, su roxybar.it, 20/06/2011. URL consultato il 28/3/2012 (archiviato il 2 dicembre 2011).
  9. ^ Confezione del 45 giri Knight of the Future Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive. degli Alternative TV (1981). Sopra il disco si può leggere: "Materiale inedito. Allegato gratuito al numero 4 di Red Ronnie's Bazar", scritto a mano.
  10. ^ Red Ronnie spiega il suo nick, su it-fan.confusenet.com. URL consultato il 28/3/2011 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2011).
  11. ^ Per fare le interviste usava un registratore audio Uher a bobine. All'epoca Red Ronnie non aveva ancora le telecamere.
  12. ^ Logo della «Nice Label» Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
  13. ^ Nel 1980 diventa una sottoetichetta della Expanded Music S.r.l., casa editrice musicale di prodotti stranieri sul mercato italiano. La Nice Label si occupava dei nuovi gruppi rock italiani.
  14. ^ Nello stesso periodo a Bologna Oderso Rubini fondava la Harpo's Bazaar.
  15. ^ a b c Rockbottom, AA. VV. (throbbing gristle), su rockbottom.it, Rockbottom. URL consultato il 28/3/2012 (archiviato il 14 agosto 2016).
  16. ^ Red Ronnie, su eridanoschool.it. URL consultato il 30/04/2012 (archiviato il 7 novembre 2011).
  17. ^ My Back Pages (5 – Popster), su lultimathule.wordpress.com. URL consultato il 9 luglio 2016 (archiviato il 16 agosto 2016).
  18. ^ Marco Virgona, Interview with Red Ronnie, su bobmarleymagazine.com, Bob Marley Magazine, novembre 2001. URL consultato il 28/3/2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  19. ^ Renzo Stefanel, Il grande complotto, su rockit.it, 24/3/2006. URL consultato il 28/3/2011 (archiviato il 20 maggio 2011).
  20. ^ Destroy the Radio, Intervista a Red Ronnie sulla scena punk italiana [collegamento interrotto], su facebook.com, dicembre 2010. URL consultato il 28/3/2011.
  21. ^ I quattro brani dei Throbbing Gristle furono registrati durante un concerto a Sheffield. Nella band suonava ancora Genesis-P-Orridge, che nel 1982 aveva lasciato il gruppo.
  22. ^ Da Zola Predosa, comune alle porte di Bologna.
  23. ^ a b articolo Storia di Gianni, trent'anni di canzoni di Maria Novella Oppo, pag.24 de l'Unità del 10/4/1990, vd. Archivio Storico Unità Copia archiviata, su archivio.unita.it. URL consultato il 23 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  24. ^ dal sito Red Ronnie (sezione La Storia), su redronnie.it. URL consultato il 23 aprile 2015 (archiviato il 18 agosto 2014).
  25. ^ Nel 2004 sul palco sale Vasco Rossi. Nel 2005 sarà la volta, fra gli altri, di Jovanotti. Nel 2006 porta sul palco i Nomadi e Gianni Morandi. Nel 2007 Cristina D'Avena, Max Pezzali e Dolcenera.
  26. ^ L'esperienza dura qualche anno.
  27. ^ Tra i cimeli esposti, il basso utilizzato da Bill Haley durante le registrazioni di "Rock Around the Clock", un'armonica appartenuta e autografata da Bob Dylan e la Fender Stratocaster "bianco olimpico" di Jimi Hendrix, comprata per 180 000 sterline (quasi 203 000 euro) dal batterista del chitarrista, Mitch Mitchell.
  28. ^ Dei due canali YouTube uno Archiviato il 7 agosto 2010 in Internet Archive. è di informazione cittadina informazione, l'altro relativo all'Expo del 2015
  29. ^ Tra gli ospiti che si esibiscono sul palco vi sono Salif Keïta dal Mali, Amandzeba dal Ghana e gli italiani Gino Paoli, Alexia, Andrea Griminelli, Paola Iezzi e Syria.
  30. ^ Riccione-Woodstock Archiviato il 24 luglio 2009 in Internet Archive.
  31. ^ Visibile sulla piattaforma internet Streamit.
  32. ^ Intervista di Red Ronnie a Noemi il 5 novembre 2012
  33. ^ Nuovo Roxy Bar: 1ª puntata, 10 gennaio 2024 "www.youtube.com/watch?v=zjLdYkBUIjo"
  34. ^ redronnie.tv/video?w=43404
  35. ^ Redazione Web, Red Ronnie: chi è, età, moglie, figli, carriera e vita privata, su AmalfiNotizie.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  36. ^ Stefania Ulivi, Io, vegetariano, sono una persona nuova, su Corriere della Sera, 23 marzo 1996. URL consultato il 7 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2010).
  37. ^ Lucia Rughi, Vincenzo è qui, su sanpatrignano.org, 14/11/2005. URL consultato il 28/3/2011.
  38. ^ a b c (EN) da Jimi Hendrix Week: "I played Jimi's Woodstock Strat" - An encounter with the world's most valuable guitar, articolo di Neville Marten del 21/10/2008, sul sito Music Radar [1] Archiviato il 10 settembre 2015 in Internet Archive.
  39. ^ Scienza e vaccini: se in tv parla chi non è competente, in MicroMega, 17 maggio 2016. URL consultato il 27 febbraio 2018 (archiviato il 28 febbraio 2018).
  40. ^ "L'alluvione in Romagna è stata provocata", bufera sull'audio shock di Red Ronnie, LA7, 22 maggio 2023.
  41. ^ Red Ronnie: "Ho parlato con Jimi Hendrix dall'Aldilà, mi ha confessato che è un alieno. Tornerà a trovarmi", su Il Fatto Quotidiano, 6 novembre 2023. URL consultato il 7 novembre 2023.
  • AA.VV., Compra o Muori La produzione discografica indipendente italiana, a cura di Fricchetti, Stampa Alternativa, 1983.
  • AA.VV., Non disperdetevi. 1977-1982 San Francisco, New York, Bologna. Le città libere del mondo, a cura di Oderso Rubini e Andrea Tinti, Milano, Shake edizioni, 2009, ISBN 978-88-88865-89-8.
  • Luca Frazzi, Sniffando Colla. Fanzine musicali italiane, collana Le guide pratiche di RUMORE, Torino, Homework edizioni, 2022.

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