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Ferdinando Nelli Feroci
Ferdinando Nelli Feroci | |
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Commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria | |
Durata mandato | 17 luglio 2014 – 31 ottobre 2014 |
Presidente | José Manuel Barroso |
Predecessore | Michel Barnier (ad interim) |
Successore | Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, Industria, Imprenditoria e PMI) |
Rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea | |
Durata mandato | 23 giugno 2008 – 2 luglio 2013 |
Predecessore | Rocco Cangelosi |
Successore | Stefano Sannino |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università di Pisa |
Professione | Diplomatico, docente universitario |
Ferdinando Nelli Feroci (Pisa, 18 dicembre 1946) è un ambasciatore italiano, commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria nella Commissione Barroso II nel 2014.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È figlio dell'avvocato Enrico Nelli Feroci che è stato proprietario dell'hotel Nettuno, poi venduto all'Università di Pisa che ne ha fatto una residenza per studenti.[senza fonte]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Ferdinando Nelli Feroci si è laureato in giurisprudenza all'Università di Pisa nel luglio del 1970 e ha conseguito un master in relazioni internazionali presso la Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale a Roma l'anno successivo.
Carriera diplomatica
[modifica | modifica wikitesto]Dal novembre 1972 inizia la sua carriera diplomatica. Tra il 1973 e il 1976 è secondo segretario presso la Direzione Generale per gli Affari Politici del Ministero degli Affari Esteri. Nel 1976 diventa Primo Segretario per gli Affari Economici e Sociali e viene assegnato alla Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite a New York fino al 1980, quando è nominato Consigliere Economico e Commerciale dell'Ambasciata d'Italia ad Algeri, incarico che mantiene per tre anni.[1]
Tra il 1983 e il 1985 è Consigliere, Responsabile per le Politiche Interne (Mercato Interno, Siderurgia, Concorrenza) della Comunità Europea presso la Direzione Generale per gli Affari Economici del Ministero degli Affari Esteri, mentre nel periodo 1986-91 svolge l'incarico di Corrispondente Europeo e Responsabile per la Cooperazione Politica Europea, Direzione Generale degli Affari Politici del Ministero degli Affari Esteri.
Torna in ambasciata, questa volta a Parigi come Primo Consigliere dal 1991 al 1995 e poi come Ministro Consigliere a Pechino tra il 1995 e il '98.[1]
Nel 1998 viene richiamato in Italia per assumere l'incarico di Consigliere Diplomatico del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro della Cultura Walter Veltroni.
Tra il 2000 e il 2004 è Vice Direttore Generale per l'Integrazione Europea al Ministero degli Affari Esteri, poi Direttore Generale per l'Integrazione Europea nel biennio successivo. Nel 2006 è promosso al grado di Ambasciatore e dal 2006 al 2008 è Capo di Gabinetto del ministro degli affari esteri Massimo D'Alema.
Nel quinquennio 2008-2013 ricopre l'incarico di rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea.
Lasciati gli incarichi diplomatici, diventa presidente dell'Istituto Affari Internazionali dal luglio 2013[2] e dal febbraio 2014 anche di Simest.
Commissario europeo
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno 2014 è indicato dal governo Renzi per sostituire Antonio Tajani, eletto membro del Parlamento europeo nelle elezioni europee del 2014, come Commissario europeo dell'Italia. Il presidente José Barroso gli conferisce il medesimo portafoglio del predecessore, quello per l'industria e l'imprenditoria.
Dopo essere stato ascoltato in audizione dalle competenti commissioni del Parlamento europeo il 14 luglio, il 16 luglio la sua nomina viene approvata dalla plenaria. Il giorno successivo, giunta anche l'approvazione del Consiglio, ha potuto assumere l'incarico, che ha mantenuto fino al termine del mandato della Commissione Barroso II fissato per il 1º novembre 2014.[3]
Attività accademiche
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della sua carriera ha anche svolto delle attività accademiche presso prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali. In particolare è stato fellow presso il Center for International Affairs dell'Università di Harvard (1985-86), professore a contratto presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli (1988-89) e docente a contratto alla School of Government della Università LUISS di Roma (2013-2014).[4]
È membro del Comitato Direttivo dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) dal 2003 e della Società italiana per l'organizzazione internazionale (SIOI) dal 2006.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]È autore di numerosi articoli specialistici in materia di Politica Europea e Internazionale (“Affari Esteri”, “Dossier Europe”, “Politica Internazionale”, “The International Spectator” ecc.)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 23 dicembre 2008[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Stati di servizio del personale della carriera diplomatica e della dirigenza del Ministero degli Affari Esteri che ha cessato di far parte dell'amministrazione dal 1º gennaio 2000 al 30 maggio 2014 (PDF), su esteri.it. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ IAI: l’ambasciatore Nelli Feroci eletto presidente dell’Istituto, su iai.it. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ Ferdinando Nelli Feroci nuovo Commissario Ue all'industria, su ansa.it. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ Faculty - School of Government LUISS, su sog.luiss.it. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Commissario europeo dell'Italia
- Commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria
- Commissione Barroso II
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferdinando Nelli Feroci
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Ferdinando Nelli Feroci, su parlement.com, Parlement & Politiek.
- Curriculum vitae sul sito della Commissione europea (PDF), su ec.europa.eu.
- Pagina sul sito della Commissione europea, su ec.europa.eu.
- Ambasciatori italiani
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- Nati il 18 dicembre
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- Studenti dell'Università di Pisa