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Bozza:Offensiva nella Siria nord-occidentale del 2024
Operazione Deterrenza d'Aggressione parte della Guerra civile siriana | |
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Situazione militare attuale:
Verde: Forze ribelli appoggiate dalla Turchia, Rosso: Forze governative Vedi anche mappa dettagliata di Aleppo | |
Data | 27 novembre 2024 - in corso |
Luogo | Siria |
Esito | in corso |
Modifiche territoriali | Le forze di opposizione conquistano più di 100 villaggi e quasi la totalità della città di Aleppo |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Perdite | |
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L'operazione Deterrenza d'Aggressione[6] (in arabo ردع العدوان?, Rade Aleudwan) è un'offensiva militare iniziata nel nord-ovest della Siria nel pomeriggio del 27 novembre 2024 da parte di gruppi islamisti e di opposizione siriana, supportati dalla Turchia.
Il gruppo più rappresentato nei combattimenti è Tahrir al-Sham, d'ispirazione salafita e aderente al Governo di Salvezza Siriano, comandato da Abu Muhammad al-Jawlani, già membro di Al Qaida in Iraq e Siria e fondatore del Fronte al-Nusra. Il gruppo afferma di aver lanciato l'offensiva in risposta ai continui bombardamenti sulle campagne del Governatorato di Aleppo da parte delle forze armate siriane, rompendo così l'accordo di cessate il fuoco stipulato da Russia e Turchia a marzo 2020.[7]
Al 30 novembre, le forze d'opposizione hanno conquistato la quasi totalità di Aleppo[8] e avanzano verso la città di Hama.
Premesse
[modifica | modifica wikitesto]A seguito dell'accordo sul cessate il fuoco del marzo 2020, le operazioni su vasta scala nel nord-ovest della Siria sono cessate.[9] Nonostante ciò, i gruppi d'opposizione, in particolare Tahrir al-Sham, hanno impiegato l'assenza di combattimenti per riformare le proprie strutture e migliorare l'addestramento, al fine di sviluppare forze speciali e la capacità di combattere in notturna.[10] Secondo il Kyiv Post, i ribelli basati a Idlib hanno ricevuto informazioni e addestramento dall'intelligence ucraina.[11] Nel frattempo il governo siriano ha sofferto molto della crescente corruzione, nonché responsabilità governativa di commercio di Captagon, facendo sì che alcuni ricercatori definissero la Siria come il più grande "narco-stato del mondo".[10] Aleppo e il suo governatorato erano sotto il controllo del governo di Assad dal 2016[9][10], anno della battaglia di Aleppo.
Il 26 novembre, l'artiglieria governativa siriana ha colpito la cittadina di Ariha, roccaforte dei gruppi ribelli, uccidendo e ferendo 16 civili.[12]
Offensiva
[modifica | modifica wikitesto]Il 27 novembre 2024, Tahrir al-Sham ha annunciato il lancio dell'Operazione Deterrenza d'Aggressione contro le forze governative nella parte occidentale del Governatorato di Aleppo.[13] Secondo l'opposizione siriana, l'offensiva è una diretta risposta all'attacco di artiglieria delle forze di Assad sulla città di Idlib, il quale ha ucciso almeno 30 civili.
Avanzata iniziale
[modifica | modifica wikitesto]Durante le prime dieci ore di combattimenti, le forze Tahrir al-Sham hanno catturato venti villaggi dalle forze governative, tra cui Al-Bara. Inoltre, è stata assediata e successivamente conquistata la base del 46º Reggimento dell'esercito arabo siriano.[14][15] L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato che 37 soldati delle forze governative e 60 membri delle forze d'opposizione sono caduti negli scontri.[6] È anche stata colta da un'imboscata un'unità delle forze speciali russe appartenente al GRU, causando un morto tra le fila russe. Ciò ha scatenato la risposta aerea russa e siriana, consistente in massicci attacchi aerei[16] su Atarib e villaggi circostanti.[17][18]
Il 28 novembre, Tahrir al-Sham ha lanciato un'offensiva in direzione est, catturando numerosi villaggi e portando le truppe in prossimità dell'autostrada M5, la quale verrà occupata entro la serata, sottraendo così altri 40 villaggi alle forze siriane. Durante l'arco della giornata sono perdurati gli attacchi aerei russi su Atarib, uccidendo 15 civili, nonché quelli siriani su Darat Izza, i quali hanno ucciso altri 4 civili.[19] Un combattente delle Forze Democratiche Siriane del Rojava è stato colpito vicino Ayn Issa, Governatorato di al-Raqqa, da un drone delle forze aeree turche.[20] Nella tarda serata, i media iraniani hanno riportato l'uccisione, da parte dei ribelli, del Generale dei Pasdaran Kioumars Pourhashemi.[9]
Il 29 novembre, Tahrir al-Sham prosegue l'avanzata verso Aleppo, conquistando altri villaggi anche grazie all'aiuto delle altre forze. Durante gli scontri si segnalano due attacchi suicidi con auto-bomba. Nella tarda serata del 29 novembre, le forze di opposizione dichiarano di aver catturato la quasi totalità della città, tra cui la piazza principale. Presenti nell'area come Ajnad al-Kavkaz (lett. "I soldati del Caucaso") e il Partito Islamico del Turkestan in Siria.
L'ingresso ad Aleppo
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 novembre, le forze di opposizione entrano nei quartieri occidentali di al-Hamdaniya e New Aleppo. Surante la seconda metà della giornata, le forze di opposizione sottraggono altri cinque distretti di Aleppo. Gli scontri sono riportati in tutti settori della città, tra cui il centro cittadino. Durante gli scontri si segnalano due attacchi suicidi con auto-bomba.[21] Nella tarda serata del 29 novembre, le forze di opposizione dichiarano di aver catturato la quasi totalità della città, tra cui la piazza principale.[22][23]
Nelle prime ore del 30 novembre, le forze ribelli catturano la cittadella di Aleppo, considerata il quartier generale del governo di Assad in città.[24][25] Alla mattina, le forze ribelli hanno controllato più della metà di Aleppo, costringendo le forze governative alla ritirata verso la città di As-Safirah.[26]
Nel resto della Siria, i ribelli continuano a catturare città e villaggi. Le forze governative si sono ritirate da quasi tutto il Governatorato di Idlib. Le forze governative si ritirano anche dall'aeroporto di Aleppo e da As-Safirah.[27]
Con la conquista di Maarat al-Numan, i villaggi conquistati dai ribelli diventano più di 50. Un ulteriore attacco aereo di sospetta matrice russa, uccide 16 civili e causa 20 feriti ad Aleppo.[28]
Ritiro delle forze armate siriane e avanzata curda
[modifica | modifica wikitesto]Il 30 novembre, a seguito del collasso delle forze armate siriane nel nord-ovest del paese, le Forze Democratiche siriane a maggioranza curda entrano nei villaggi di Dayr Hafir, Tell Aran e nella parte orientale di Aleppo, sottraendoli alle forze governative.[27][29] A seguito del ritiro governativo, nel pomeriggio conquistano anche l'Aeroporto Internazionale di Aleppo.[30] Ulteriori scontri tra i ribelli filo-turchi e le Forze Democratiche siriane si hanno avuti nell'area di Tell Abyad, al confine con la Turchia.[31]
Nel frattempo, l'Esercito Nazionale Siriano, appoggiato dalla Turchia, annuncia l'inizio dell'Operazione "Alba di Libertà" (in arabo عملية فجر الحرية?, eamaliat fajr alhuriya, in turco Özgürlük Şafağı Operasyonu) con l'obiettivo di tagliare i rifornimenti e le comunicazioni alle Forze Democratiche Siriane[32], oltre che stabilire un corridoio tra al-Bab e Tell Rifaat.[33]
Avanzata verso Hama
[modifica | modifica wikitesto]Nella serata del 30 novembre, le forze di opposizione guidate da Tahrir al-Sham avanzano rapidamente nel Governatorato di Hama, catturando decine di villaggi.[34] Nella regione di Aleppo, i ribelli controllano l'aeroporto di Aleppo dopo che le forze democratiche siriane hanno deciso di ritirarsi. Le forze filogovernative hanno iniziato a ritirarsi dalla città di Hama e della sua base aerea[34], seppur questo fatto sia stato negato dal ministero della difesa siriano.[35] Verso le 19 circa, Tahrir al-Sham circonda e accerchia Hama[36], catturando almeno sei villaggi.[37] Nel frattempo, Israele colpisce posizioni controllate dal governo vicino alle alture del Golan occupate.[38]
Nelle prime ore del 1° dicembre, le forze governative stabiliscono nuovi posizioni militari nella periferia di Hama e nelle campagne a nord. La Russia continua a lanciare attacchi aerei contro le città catturate dei ribelli nelle regioni di Idlib e Hama. Ad Idlib un attacco aereo russo colpisce un campo profughi, uccidendo nove civili e ferendone 62, seguito da un secondo attacco contro l'Ospedale Universitario di Aleppo, mietendo 8 vittime.[39] Entro sera, l'esercito nazionale siriano ha catturato le città di As-Safirah e l'Aeroporto militare di Kuwayris, mentre vi sono stati scontri fra l'esercito nazionale siriano e le forze democratiche siriane nel nord-est di Aleppo. Nel frattempo Tahrir al-Sham ha catturato l'impianto centrale di riscaldamento, la scuola di artiglieria e l'Accademia militare nella periferia di Aleppo.[40]
Nella serata del 1° dicembre, l'esercito nazionale siriano filo-turco ha lanciato un'offensiva contro la città di Tell Rifaat, controllata dalle forze democratiche siriane, catturandola insieme ad altri villaggi circostanti. Le restanti cittadine controllate le forze curde nella regione sono assediate e prive di ogni forma di comunicazione dopo essere state circondate le forze di opposizione.[41]
Reazioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Siria: L'esercito arabo siriano ha descritto l'offensiva come "un attacco terroristico enorme e di vasta scala" nel quale "un gran numero di terroristi hanno usato armi pesanti" prendendo di mira villaggi, città e installazioni militari.[42] Il 30 novembre, il Governo siriano ha annunciato un "ritiro temporaneo" delle truppe da Aleppo.[43] Sempre il 30 novembre, un commentatore siriano filo-governativo ha affermato sulla televisione di Stato che "i rinforzi e l'assistenza fornita dalla Russia respingeranno i gruppi terroristici", attaccando anche la Turchia per il supporto dato agli insorti nei governatorati di Aleppo e Idlib.[44]
- Opposizione siriana: Hassan Abdelghani, portavoce della Coalizione, ha dichiarato che gli obiettivi dell'operazione sono le forze di Assad e le milizie iraniane, accusate di aver portato "devastazione, morte e omicidi nella regione" mentre "sfruttavano le popolazioni arabe e musulmane", spingendo per "piani di sabotaggio mascherati da Resistenza".[9]
- L'amministrazione curda del Rojava ha mobilitato le forze contro Tahrir al-Sham e ha denunciato gli attacchi, con il portavoce delle Forze Democratiche Siriane Farhad Shamî che ha dichiarato che gli attacchi sono un tentativo di prevenire la pace in Siria.[45][46]
- Iran: il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica Abbas Araghchi ha descritto l'offensiva come "un piano orchestrato dagli Stati Uniti d'America e dal regime sionista[47] a seguito della sconfitta in Libano e Palestina." [48]
- Turchia: il Ministro degli affari esteri Hakan Fidan ha chiesto la cessazione degli attacchi aerei su Idlib e ha richiesto che "sia evitata una maggiore instabilità e che non vengano colpiti civili".[49]
- Russia: Il portavoce presidenziale Dmitrij Peskov ha definito l'offensiva "una violazione della sovranità della Siria nella regione".[48]
- Italia: il Ministro degli affari esteri Antonio Tajani, in un post su X, ha condannato l'attacco russo sul collegio francescano "Terra Sancta" di Aleppo, chiedendo a tutte le parti coinvolte la massima tutela nei confronti della popolazione civile.[50]
- Stati Uniti: in una telefonata con il Ministro degli affari esteri turco Hakan Fidan, il Segretario di Stato Antony Blinken ha discusso sulla necessita di una de-escalation, la tutela dei civili e delle infrastrutture.[51]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kurdish-led force in Syria says seeking to evacuate Kurds from Aleppo, su Al Arabiya, 2 dicembre 2024. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ Gianluca Di Feo, Siria, gli Usa attaccano gli alleati di Damasco che combattono i jihadisti, su la Repubblica, 2 dicembre 2024. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ (EN) Ganzeveld, Parry, Wells, Moorman et al., Iran Update, December 2, 2024, su Institute for the Study of War , 2 dicembre 2024. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ (EN) 3 SDF fighters martyred in response to attacks by Turkish occupation mercenaries, su ANHA - Hawar News Agency, 1º dicembre 2024. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ il Gen. Kioumars Pourhashemi
- ^ a b (EN) Eyad Kourdi e Christian Edwards, Syrian rebels launch major attack on regime forces in Aleppo province, su CNN, 27 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (EN) More Russian strikes as Syrian rebels advance after taking Aleppo, su www.bbc.com. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (AR) المرصد السوري, بعد انسحاب الميليشيات الإيرانية وقوات النظام.. القوات الكردية تنتشر في مطار حلب الدولي ونبل والزهراء وتسيطر على الحواجز | المرصد السوري لحقوق الإنسان, su syriahr.com, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ a b c d (EN) Mostafa Salem, Syria’s rebels exploit weaknesses in Iran’s proxies to launch surprise offensive, in CNN, 29 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ a b c (EN) Charles Lister, Syria’s conflict is heating up once more, su The Spectator, Press Holdings, 30 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (EN) Ukrainian Trained, Turkish Sponsored Syrian Rebels Lead Assault on Aleppo, in Kyiv Post, 1º dicembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) جلهم من الأطفال.. استشهاد وإصابة 16 مواطنا بقصف لقوات النظام على مدنية أريحا, in SOHR, 26 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) المعارضة السورية تطلق عملية "ردع العدوان" شمالي البلاد, in Al Jazeera, 27 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) بالتوازي مع استمرار عملية “ردع العدوان”: أكثر من 30 غارة جوية ومقتل نحو 100 عنصر من قوات النظام والهيئة والفصائل في ريف حلب, in SOHR, 27 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ "الهيئة" تسيطر على 11 قرية وبلدة وتحاصر الفوج 46 في ريف حلب.. ومقتل 23 عنصرا من قوات النظام والهيئة في حصيلة غير نهائية للاشتباكات, in SOHR, 27 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (EN) Syrian rebels launch surprise offensive in northwest as regime retaliates with airstrikes, in The New Arab, 27 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (EN) Suleiman al-Khalidi, Syrian rebels launch attack against army in Aleppo province, in Reuters, 27 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (EN) Opposition Forces Capture Key Villages Near Aleppo, Assad’s Army Retaliates, in themedialine, 27 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (EN) Committing new massacre in Al-Atareb | Russian and regime fighter jets execute nearly 60 airstrikes in Idlib and Aleppo countryside, in SOHR, 28 novembre 2024.
- ^ (EN) Leaving SDF member dead | Turkish drone attacks motorbike in Ain Issa countryside north of Al-Raqqah, in SOHR, 28 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) بعد تفجير سيارتين مفخختين.. فصائل عملية “ردع العدوان” تدخل أجزاء من أحياء في مدينة حلب, in SOHR, 29 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) عاجل | المعارضة السورية: سيطرنا على الساحة الرئيسية وسط مدينة #حلب, su X, Al Jazeera, 28 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) بعد السيطرة على 5 أحياء.. “الهيئة” والفصائل تدخلان شوارع عدد من الأحياء الأخرى في مدينة حلب, in SOHR, 29 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) المعارضة السورية تدخل حلب وتسيطر على مقارها الحكومية وقلعتها, in Al Jazeera, 30 novembre 2024.
- ^ (EN) Raja Abdulrahim, Syrian Rebels Breach City of Aleppo, in Biggest Advance in Years, in The New York Times, 30 novembre 2024.
- ^ (AR) بعد غياب لنحو 8 سنوات.. الطيران الحربي يستهدف أحياء حلب.. وقوات “ردع العدوان” تتوغل في غالبية أحياء مدينة حلب, in SOHR, 30 novembre 2024.
- ^ a b (AR) في اليوم الرابع لعملية “ردع العدوان”: قوات النظام تنهار وتتمركز في 3 مدن جنوب إدلب ومراكز في مناطق شرق وجنوب مدينة حلب, in SOHR, 30 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (AR) مقتل واستشهاد 22 بين عسكريين ومدنيين بغارات جوية روسية على مدينة حلب, in SOHR, 30 novembre 2024. URL consultato il 1º dicembre 2024.
- ^ (EN) Following withdrawal of Iranian-backed militias and regime forces | Kurdish forces deploy in Aleppo international airport, Nubl and Al-Zahraa and take control of checkpoints, in SOHR, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (AR) بعد انسحاب الميليشيات الإيرانية وقوات النظام.. القوات الكردية تنتشر في مطار حلب الدولي ونبل والزهراء وتسيطر على الحواجز, in SOHR, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) “Peace Spring” area | SDF infiltrate military positions of Ankara-backed factions in western countryside of Tel Abyad, in SOHR, 27 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Syrian National Coalition PM: Operation Freedom Dawn aims to cut PKK supply lines, in Türkiye Today, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Vafa Guliyeva, Escalating conflict in northern Aleppo: Pro-Turkish factions launch offensive as Syrian army tightens control, in Caliber.az, Baku, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ a b (AR) وسط انسحاب لقوات النظام من مدينة حماة ومطارها العسكري.. “الهيئة” تواصل التقدم في ريفها وتسيطر على مدن وبلدات جديدة, in SOHR, 30 novembre 2024.
- ^ (EN) Syrian Ministry of Defense denies army withdrawal from Hama as clashes escalate, in Saudi Gazette, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Syrian rebels closing in on city of Hama - report, in The Jerusalem Post, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ Syria: Deadly strikes hit Aleppo as rebels seize airport, push towards Hama, in Middle East Eye, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Ali Harb, Syria war updates: Rebels take control of Aleppo, igniting new phase of war, in Al Jazeera, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (AR) مجزرتان ارتكبتهما الطائرات الروسية.. مقتل واستشهاد 49 شخصا بينهم 17 من قوات النظام, in SOHR, 1º dicembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (AR) “الهيئة” و”الجيش الوطني” يسيطران على بلدتي خناصر والسفيرة ومطار كويرس بريف حلب ومواقع عسكرية على أطراف حلب, in SOHR, 1º dicembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (AR) حصار أكثر من 200 ألف سوري في عملية “فجر الحرية”.. انقطاع الاتصالات في ريف حلب الشمالي ومخاوف من ارتكاب مذابح بحق المواطنين الكرد, in SOHR, 1º dicembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Dozens killed as armed groups attack Syrian military in northern Aleppo, in Al Jazeera, 28 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Syrian rebels reach central Aleppo as army announces ‘temporary withdrawal’, in Al Jazeera, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Syrian insurgents are inside Aleppo in a major setback for Assad as government forces regroup, in CBS News, 1º dicembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Yahya al Habib, Riad Darar reveals current, future steps of the "Syrian Democratic Parh", in ANHA - Hawar News Agency, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) SDF responds to HTS attack, “We will defend our people”, in MedyaNews, 29 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ Israele, ndr
- ^ a b (EN) Sarah el Deeb, In a shock offensive, insurgents breach Syria's largest city for the first time since 2016, in The Washington Post, 29 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Ruth Michaelson, Syrian rebels enter Aleppo three days into surprise offensive, in The Guardian, 30 novembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ Antonio Tajani, Antonio Tajani: "Il Collegio francescano Terra Sancta di #Aleppo è stato...", su X, 1º dicembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.
- ^ (EN) Secretary Blinken’s Call with Foreign Minister Fidan on the Situation in Syria, su Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America, 1º dicembre 2024. URL consultato il 2 dicembre 2024.