Persepolis (film)
Persepolis | |
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Marjane Satrapi in una scena del film | |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 2007 |
Durata | 95 min |
Dati tecnici | B/N e a colori rapporto: 1,85:1 |
Genere | animazione, biografico, drammatico |
Regia | Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud |
Soggetto | Marjane Satrapi (graphic novel) |
Sceneggiatura | Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud |
Casa di produzione | Sony Pictures Classics-Quinta Communications |
Distribuzione in italiano | BiM Distribuzione |
Montaggio | Stéphane Roche |
Musiche | Olivier Bernet |
Scenografia | Marisa Musy |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
Persepolis è un film d'animazione del 2007, candidato all'Oscar, basato sull'omonimo romanzo a fumetti autobiografico. La pellicola è stata scritta e diretta da Marjane Satrapi, l'autrice delle memorie, e da Vincent Paronnaud. Il titolo è un riferimento all'antica città storica di Persepoli.
La storia, un romanzo di formazione, inizia poco prima della Rivoluzione iraniana, mostrando attraverso gli occhi di Marjane, che inizialmente ha nove anni, come le speranze di cambiamento della gente furono infrante lentamente quando presero il potere i fondamentalisti islamici, obbligando le donne a coprirsi la testa, riducendo ulteriormente le libertà della popolazione e imprigionando migliaia di persone. La storia si conclude con Marjane, ormai ventiduenne, che espatria.
Il film ha vinto il Premio della giuria al Festival di Cannes 2007[1] ed è stato distribuito in Francia ed in Belgio il 27 giugno 2007, mentre in Italia è uscito nelle sale il 29 febbraio 2008.
Nel suo discorso durante il ricevimento del premio a Cannes, Satrapi ha detto: "nonostante questo film sia universale, voglio dedicare il premio a tutti gli Iraniani."[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Marjane è una bambina curiosa, allegra ed energica, educata dai genitori che sono di educazione cittadina borghese, così come la nonna. Lo zio, proveniente da un gruppo comunista delle province dell'Azerbaigian, viene liberato dalla prigione, dov'era stato rinchiuso insieme ad altri prigionieri politici per molti anni, e Marjane si avvicina grazie a lui alla politica e agli eventi che sta vivendo il suo Paese. Lo zio le racconta la sua storia, le sue sofferenze e di come abbia combattuto per il trionfo del proletariato, scappando perfino in Unione Sovietica. La piccola è affascinata e quindi per lei, mentre in Iran la rivoluzione islamica contro lo scià giorno dopo giorno sta prendendo piede, aumenta il proprio coinvolgimento nella vita politica del Paese.
Quando scoppia la guerra tra Iran e Iraq, di fronte a una società sempre meno laica, i genitori la vogliono proteggere e la mandano all'estero, al liceo francese di Vienna. Marjane però non si adatta bene alla vita europea. Passa di casa in casa, conoscendo la cultura occidentale, frequentando i ritrovi giovanili e vivendo per la prima volta l'amore, che purtroppo finisce presto, lasciandola talmente delusa da farla vagare per Vienna, senza un tetto. A causa del fumo e delle notti trascorse all'aperto, Marjane rischia la vita: dopo essere stata ricoverata in ospedale ed essere guarita, decide di chiamare i suoi genitori in Iran e li informa che presto sarebbe tornata a casa, ma senza che facciano domande sugli anni passati in Austria.
Tornata in Iran si deprime sempre più, perché trova il suo paese in condizioni peggiori di come lo aveva lasciato. Decide di sposarsi, ma la vita coniugale si rivela deludente, così come il ritorno nel Paese nativo. Di fronte all'evoluzione negativa, Marjane chiede il divorzio, lascia Teheran e si trasferisce a Parigi, lasciando i genitori e la nonna.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Per aiutare la trasposizione del fumetto in animazione il direttore artistico e il produttore esecutivo, Marc Jousset, hanno pensato al disegno. L'animazione è attribuita allo studio Perseprod ed è stata creata da due studi specializzati: Je suis bien content e Pumpkin 3D. Il film è quasi interamente in bianco e nero nello stile dei graphic novel originali. Le scene dei "giorni nostri" vengono mostrate a colori, mentre le sezioni della narrazione storica assomigliano ad uno spettacolo del teatro delle ombre.
Cast
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli attori che hanno prestato la loro voce nell'edizione italiana sono presenti:
- Paola Cortellesi, voce di Marjane Satrapi da adulta
- Angelica Bolognesi, voce di Marjane da piccola
- Licia Maglietta, voce di Tadji Satrapi, la madre di Marjane
- Sergio Castellitto, voce di Ebi Satrapi, il padre di Marjane
- Miranda Bonansea, voce della nonna di Marjane
Nella versione originale sono presenti:
- Chiara Mastroianni, voce di Marjane adolescente ed adulta, nelle tracce audio inglesi e francesi
- Catherine Deneuve, voce della madre, nelle tracce audio inglesi e francesi
- Danielle Darrieux, voce della nonna
- Simon Abkarian, voce del padre
La versione inglese comprende inoltre Sean Penn, Iggy Pop e Gena Rowlands.
Reazione del governo iraniano
[modifica | modifica wikitesto]Il film ha attirato proteste dal governo iraniano. Anche prima del suo debutto al Festival di Cannes, l'organizzazione legata al governo Iran Cionnis Foundation ha inviato una lettera all'ambasciata francese a Teheran dicendo: "Quest'anno il Festival del cinema di Cannes, con un atto anticonvenzionale e non idoneo, ha selezionato un film sull'Iran che ha presentato una faccia irrealistica dei traguardi e dei risultati della gloriosa Rivoluzione islamica in alcune delle sue parti."[3]
Nel giugno del 2007 il film è stato scartato dalla scaletta del Bangkok International Film Festival a seguito di pressioni provenienti dal governo iraniano. Il direttore del Festival Chattan Kunjara na Ayudhya ha dichiarato: "Sono stato invitato dall'ambasciata iraniana a discutere la questione ed abbiamo raggiunto entrambi un accordo comune sul fatto che sarebbe stato benefico per entrambi i paesi se il film non fosse stato proiettato" e "È un buon film in termini artistici, ma dobbiamo considerare altre questioni che potrebbero presentarsi qui."[4][5]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Il film sostanzialmente ha ricevuto recensioni positive. Il 16 febbraio 2008, l'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes riportava che il 96% delle critiche dava al film un giudizio positivo, basato su 93 recensioni.[6] Metacritic riporta che il film ha un punteggio medio di 90 su 100, basato su 30 recensioni.[7] Persepolis è stato acclamato anche dalla critica cinematografica francese, tedesca e statunitense [senza fonte]. Richard Corliss della rivista TIME ha eletto il film come uno dei migliori 10 film del 2007, posizionandolo in sesta posizione e definendolo "un discendente legittimo dei classici Disney: una favola di formazione, che riesce ad essere sia struggente che esuberante".[8]
Classifica dei migliori 10 film
[modifica | modifica wikitesto]Il film è apparso su molte classifiche dei migliori 10 film del 2007.
- 2° - Stephen Hunter, The Washington Post
- 3° - Marc Savlov, The Austin Chronicle
- 3° - Marjorie Baumgarten, The Austin Chronicle
- 4° - Claudia Puig, USA Today
- 4° - Lisa Schwarzbaum, Entertainment Weekly
- 4° - Mike Russell, The Oregonian
- 4° - Stephanie Zacharek, Salon
- 4° - Stephen Holden, The New York Times
- 9° - Richard Corliss, TIME magazine
- 10° - Ella Taylor, LA Weekly
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Persepolis è stato il secondo film ad essere nominato come miglior film d'animazione che è stato classificato"PG-13" negli Stati Uniti, dopo Appuntamento a Belleville (anch'esso un film francese). Inoltre, è il primo film in animazione tradizionale da Koda, fratello orso del 2003. È stato anche il candidato francese come Miglior film straniero, ma non è stato nominato.
- Premi Oscar 2008
- Nominato come Miglior film d'animazione
- 65º Golden Globe
- Nominato come Miglior film straniero
- Festival di Cannes 2007
- Vincitore del Premio della giuria
- Nominato alla Palma d'oro
- European Film Awards 2007
- Nominato come Miglior Fotografia
- London Film Festival 2007
- Southerland Trophy (Grand premio del festival)
- Cinemanila International Film Festival 2007
- Premio speciale della giuria
- São Paulo International Film Festival 2007
- Vincitore come Miglior Film Straniero
- Vancouver International Film Festival 2007
- Vincitore del Rogers People's Choice Award come Film Internazionale più Famoso
- Premi César 2008
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Festival di Cannes 2007, tutti i vincitori, su televisionando.it, 28 maggio 2007. URL consultato il 12 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2014).
- ^ (EN) Persepolis sul sito web ufficiale del Festival di Cannes del 2007, su festival-cannes.com. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ (EN) Iran Protests 'Persepolis' Screening, su usatoday30.usatoday.com, 20 maggio 2007. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ (EN) Politics puncture "Persepolis" plans, su varietyasiaonline.com, Variety Asia, 26 giugno 2007. URL consultato il 12 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2007).
- ^ (EN) Thailand pulls Iranian cartoon from film festival, su reuters.com, Reuters, 27 giugno 2007. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ (EN) Persepolis - Rotten Tomatoes, su rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ (EN) Persepolis (2007): Reviews [collegamento interrotto], su metacritic.com, Metacritic. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ (EN) Richard Corliss, The 10 Best Movies, su time.com, Time magazine, 24 dicembre 2007. URL consultato il 12 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2008).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nicoletta Preziosi, Armando Rotondi, Persepolis - Tra editoria e grande schermo, Il Foglio Letterario, Piombino 2011. ISBN 9788876063022
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Persepolis
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Persepolis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su sonypictures.com.
- Persepolis, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Persepolis, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Persepolis, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Persepolis, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Persepolis, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Persepolis, su FilmAffinity.
- (EN) Persepolis, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Persepolis, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Persepolis, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Persepolis, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Persepolis, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 226717220 · LCCN (EN) no2008091450 · GND (DE) 102767187X |
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