Coordinate: 21°08′S 175°12′W

Nukuʻalofa

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento Oceania non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Nukuʻalofa
Capitale
(TO) Nukuʻalofa
Nukuʻalofa – Veduta
Nukuʻalofa – Veduta
Il palazzo reale
Localizzazione
StatoTonga (bandiera) Tonga
DivisioneTongatapu
DistrettoKolofo'ou
Kolomotu'a
Territorio
Coordinate21°08′S 175°12′W
Altitudinem s.l.m.
Superficie18 km²
Abitanti23 221 (2016)
Densità1 290,06 ab./km²
Altre informazioni
Linguetongano
Cod. postale00196-8000
Prefisso676
Fuso orarioUTC+13
Cartografia
Mappa di localizzazione: Tonga
Nukuʻalofa
Nukuʻalofa

Nukuʻalofa è la capitale di Tonga.

L'arrivo degli europei

[modifica | modifica wikitesto]
La prima mappa conosciuta del porto di Tongatapu, disegnata dal capitano Cook nel 1777. La mappa mostra chiaramente la baia di Nukuʻalofa e la sua posizione di ancoraggio vicino a Pangaimotu.

Il 10 giugno 1777, il capitano britannico James Cook scrisse del suo arrivo alla baia di Nukuʻalofa, riconosciuta oggi grazie alla sua mappa. Cook non usò mai il nome Nukuʻalofa, ma menzionò l'isola di Pangaimodoo (Pangaimotu) che si trovava a est della sua posizione di ancoraggio. Il capitano scrisse anche di aver viaggiato in canoa per visitare Mooa (Mu'a). Il riferimento alla sua mappa mostra che deve essere sbarcato e aver soggiornato nell'area di Siesia, la parte orientale dell'odierna Nukuʻalofa.

Il primo resoconto scritto di Nukuʻalofa è riportato nel libro dedicato alle Tonga di George Vason, pubblicato nel 1810. George Vason era un missionario inglese della London Missionary Society, che arrivò a Tonga nel 1797.[1]

Il secondo reseconto più antico è di William Mariner, pubblicato nel 1817. Mariner descrisse le sue esperienze durante gli anni in cui fu figlio adottivo di Fīnau ʻUlukālala (1806-1810). Descrisse la guerra civile e l'assedio del Forte di Nukuʻalofa, che cadde sotto `Ulukālala e i suoi guerrieri.

Il terzo tentativo dei missionari cristiani fu registrato nell'aprile del 1826, quando due missionari tahitiani di Londra furono arrestati da Tupou, capo di Nukuʻalofa.

L'arrivo dei missionari metodisti a Nukuʻalofa nel 1827 rafforzò la fede cristiana. La persecuzione subita dai cristiani a Hihifo e Hahake costrinse molte persone a cercare rifugio a Nukuʻalofa.

La Spedizione di Wilkes incontrò re Aleamotuʻa nel 1840.[2]

La fase finale dell'arrivo del cristianesimo a Tonga fu l'arrivo di Padre Chevron nel 1842. Scrisse di essere arrivato a Nukuʻalofa nel 1842 e di aver incontrato Tuʻi Kanokupolu Aleamotuʻa.

In conclusione, questi sbarchi trasformarono Nukuʻalofa da un piccolo villaggio e fortezza nel centro di Tonga durante l'introduzione del cristianesimo. Fin dai primi documenti su Nukuʻalofa, gli scrittori si riferirono all'insediamento come Noogollefa (1797), Nioocalofa (1806), Nukualofa (1826 dai metodisti) e Noukou-Alofa (1842 dai preti cattolici francesi). Non vi è alcuna menzione di un altro nome per l'insediamento.

Storia recente

[modifica | modifica wikitesto]

La riorganizzazione di Nukuʻalofa ha diviso la città in tre aree distrettuali principali: Kolomotuʻa, Kolofo'ou e Maʻufanga.

La capitale ha subito ingenti danni a seguito dell'eruzione dell'Hunga Tonga del 2022.[3][4][5]

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

È situata nella parte settentrionale dell'isola di Tongatapu, su uno stretto istmo affacciato a nord sull'Oceano Pacifico e a sud sulla laguna di Fanga'uta.

NUKU'ALOFA[6] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 29,329,729,128,226,125,123,924,225,125,927,028,229,127,824,426,026,8
T. min. media (°C) 22,522,922,621,820,219,818,618,719,119,620,521,522,321,519,019,720,7
Precipitazioni (mm) 19022521715710791901121201221041555704812933461 690

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

La città ha un aeroporto internazionale (Nuku'alofa - Fuaamotu International Airport).

L'attrazione principale è il palazzo reale, situato sul lungomare nel centro della città. Costruito in Nuova Zelanda nel 1867 in stile vittoriano e poi trasportato sull'isola, il palazzo non è aperto al pubblico.

Nei pressi del palazzo si trova il Pangao Si'i, un parco pubblico all'interno del quale si trovano in un'area riservata le tombe (Mala'ekula) di tutti i reali di Tonga.

  1. ^ (EN) George Vason (1772-1838) - An Authentic narrative of four years residence at Tongataboo [with two sermons], su www.rct.uk. URL consultato il 31 agosto 2024.
  2. ^ (EN) William Ragan, The great United States Exploring Expedition of 1838-1842, Berkeley : University of California Press, 1975, ISBN 978-0-520-02557-8. URL consultato il 31 agosto 2024.
  3. ^ (EN) Leaked New Zealand military photos show scale of damage caused by Tonga volcano eruption, su the Guardian, 18 gennaio 2022. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) Tongan government confirms all homes on Mango destroyed, fears death toll to rise, su RNZ, 18 gennaio 2022. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) Distress signal prompts UN concern after Tonga volcanic eruption, su RNZ, 18 gennaio 2022. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  6. ^ https://it.climate-data.org/location/54130/

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN126723523 · LCCN (ENn84195720 · GND (DE7577344-2 · J9U (ENHE987007557663105171
  Portale Oceania: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di Oceania