Pascal Caucheteux

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Pascal Caucheteux al Festival di Cannes 2008

Pascal Caucheteux (Vincennes, 26 marzo 1961) è un produttore cinematografico e imprenditore francese, co-fondatore e AD della Why Not Productions.

Formatosi come executive dell'Union Générale Cinématographique,[1] nel 1990 ha fondato assieme a Grégoire Sorlat la Why Not Productions, una casa di produzione cinematografica attiva principalmente all'interno del cinema d'autore francese, del quale è stato definito nel 2009 "una pietra d'angolo",[2] e che è arrivata fino a co-produrre film di registi indipendenti statunitensi come Gregg Araki durante gli anni novanta e, in tempi più recenti, di affermati registi europei come Ken Loach.[1][2][3]

È il solo presidente del consiglio di amministrazione ed amministratore delegato della società dal 2005.[4]

Altre attività

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Tramite la Why Not, nel 2001 ha rilevato la più antica sala cinematografica di Parigi ancora esistente, il Cinéma du Panthéon (1907), diventandone gestore e principale azionista.[1] Possiede inoltre la catena di guinguette parigine Rosa Bonheur.[1]

Nel 2020 ha fatto parte della cordata di magnati delle telecomunicazioni, industriali e produttori di cinema francesi che ha acquistato i Cahiers du cinéma, suscitando le dimissioni dell'intera redazione della testata per timore di un conflitto d'interessi.[5]

Filmografia parziale

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Produttore esecutivo

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Riconoscimenti

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  1. ^ a b c d (FR) Juliette Benbent, Why Not Productions, les meneurs de jeu du cinéma français, in Télérama, n. 3207, 2 luglio 2011. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  2. ^ a b (FR) Christophe Carrière, Les 30 qui font le cinéma français en 2009 - N°27: Pascal Caucheteux, in L'Express, 13 maggio 2009. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  3. ^ (FR) Marie Colmant, Le cinema français: les lendemains qui filment (3).Why Not, pourquoi pas produire en indé. La politique d'auteurs d'une jeune société parisienne qui affirme son image., in Libération, 14 maggio 1996. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  4. ^ (FR) Why Not Productions, su societe.com. URL consultato il 27 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2022).
  5. ^ L’intera redazione dei Cahiers du Cinéma si è licenziata per protestare contro la nuova proprietà, in Il Post, 28 febbraio 2020. URL consultato il 27 gennaio 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN51422721 · ISNI (EN0000 0000 4412 9771 · LCCN (ENno2005061269 · GND (DE1153440105