Chrysanthemum
Chrysanthemum L., 1753 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Asian-southern African grade) e sottotribù Artemisiinae.[1][2][3]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico latino (Chrysanthemum) deriva dal greco antico χρυσάνθεμον?, chrysánthemon, "crisantemo, fiore dorato", a sua volta da χρυσός, chrysós, "oro" e ἄνθεμον, ánthemon, "fiore"[4]. Originariamente avrebbe indicato il ranuncolo, per poi indicare le specie asiatiche[5].
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Carl Linnaeus (1707-1778) nella pubblicazione " Species Plantarum" ( Sp. Pl. 2: 887) del 1753.[6]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento. Le specie di questa genere sono erbe perenni, oppure subarbusti. L'indumento consiste in peli (medifissi o basifissi - secondo il tipo di attaccatura) oppure è assente.[7][8][9][10][11][3]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno con lamina intera (raramemte), lobata, pennata o palmata. In alcune specie sono presenti delle rosette basali.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini o solitari o raccolti in modo corimboso lasso. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme da meniscoidi a coppa, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 2 a 4). Il ricettacolo, da conico a convesso, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori. Le brattee al margine a volte sono scariose e colorate di bruno. Diametro dell'involucro: 8 - 20 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili, fertili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata con forme da lineari a ellittiche; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è bianco, rosa o giallastro; lunghezza del lembo: 8 - 60 mm;
- fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore in genere è giallo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi e sottili; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifissa che mediofissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[13] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Normalmente le antere variano da ottuse (arrotondate) a leggermente appuntite alla base (o anche caudate); in alcune specie le appendici sono triangolari, lineari o ellittiche. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è più o meno echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma obovoide con 5 - 8 coste; l'apice in genere è arrotondato; il pericarpo, sottile, può possedere delle cellule mucillaginifere, mentre le sacche di resina sono assenti.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere sono distribuite in Nord America settentrionale e in Eurasia settentrionale.[2]
Sistematica
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Chrysanthemum (insieme alla sottotribù Artemisiinae) è incluso nel clade Asian-southern African grade.[3].
Da un punto di vista filogenetico il genere Chrysanthemum, nell'ambito della sottotribù, occupa una posizione centrale e fa parte del "Ajania Group". In particolare il genere di questa voce è "fratello" del resto del gruppo (occupa cioè una posizione "basale" nel "Ajania Group").[11][3]
I caratteri distintivi del genere sono:[11]
- il portamento è erbaceo perenne o subarbustivo;
- la forma delle foglie è lobata (raramente intera o seghettata);
- l'involucro ha delle forme meniscoidi;
- i capolini hanno un numero maggiore di 10 raggi fiorali.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18 (specie poliploidi).[11]
In base all'"orologio molecolare" questo genere ha iniziato a divergere circa 0,5 milioni di anni fa insieme ai generi Arctanthemum e Ajania.[3]
Elenco delle specie
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere ha 34 specie:[2]
A...G
- Chrysanthemum argyrophyllum Y.Ling
- Chrysanthemum arisanense Hayata
- Chrysanthemum bizarre C.Z.Shen
- Chrysanthemum chalchingolicum Grubov
- Chrysanthemum chanetii H.Lév.
- Chrysanthemum crassum (Kitam.) Kitam.
- Chrysanthemum dabieshanense Z.X.Fu, A.G.Zhen & Y.P.Ma
- Chrysanthemum dichrum (C.Shih) H.Ohashi & Yonek.
- Chrysanthemum foliaceum (G.F.Peng, C.Shih & S.Q.Zhang) J.M.Wang & Y.T.Hou
- Chrysanthemum glabriusculum (W.W.Sm.) Hand.-Mazz.
H...N
- Chrysanthemum horaimontanum Masam.
- Chrysanthemum hypargyreum Diels
- Chrysanthemum indicum L.
- Chrysanthemum japonense (Makino) Nakai
- Chrysanthemum lavandulifolium (Fisch. ex Trautv.) Makino
- Chrysanthemum longibracteatum (C.Shih, G.F.Peng & S.Y.Jin) J.M.Wang & Y.T.Hou
- Chrysanthemum makinoi Matsum. & Nakai
- Chrysanthemum maximoviczii Kom.
- Chrysanthemum morii Hayata
- Chrysanthemum naktongense Nakai
- Chrysanthemum nankingense Hand.-Mazz.
- Chrysanthemum neo-oreastrum C.C.Chang
-
Chrysanthemum indicum
-
Chrysanthemum lavandulifolium
-
Chrysanthemum naktongense
O...Z
- Chrysanthemum okiense Kitam.
- Chrysanthemum oreastrum Hance
- Chrysanthemum ornatum Hemsl.
- Chrysanthemum parvifolium C.C.Chang
- Chrysanthemum potentilloides Hand.-Mazz.
- Chrysanthemum rhombifolium (Y.Ling & C.Shih) H.Ohashi & Yonek.
- Chrysanthemum sinuatum Ledeb.
- Chrysanthemum vestitum (Hemsl.) Stapf
- Chrysanthemum yantaiense M.Sun & J.T.Chen
- Chrysanthemum yoshinaganthum Makino ex Kitam.
- Chrysanthemum zawadzkii Herbich
- Chrysanthemum zhuozishanense L.Q.Zhao & Jie Yang
-
Chrysanthemum zawadzkii
Nota: dall'elenco sono state tolte le seguenti due specie in quanto, in base ad un recente sudio[3], sono state assegnate al genere Arctanthemum :[17]
- Chrysanthemum arcticum L., nuovo nome Arctanthemum arcticum (L.) Tzvelev
- Chrysanthemum integrifolium Richardson, nuovo nome Arctanthemum integrifolium (Richardson) Tzvelev
Flora italiana
[modifica | modifica wikitesto]Nella flora italiana è presente solamente una specie di questo genere:[18]
- Chrysanthemum indicum L. - Crisantemo: l'altezza massima della pianta è di 3 - 10 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita cespitosa (H caesp).
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Arctanthemum (Tzvelev) Tzvelev
- Dendranthema (DC.) Des Moul.
- Hulteniella Tzvelev
Binomi obsoleti
[modifica | modifica wikitesto]Le seguenti specie, in passato attribuite al genere Chrysanthemum, hanno oggi una differente collocazione tassonomica:
- Chrysanthemum achilleifolium (M.Bieb.) Kuntze = Tanacetum achilleifolium (M.Bieb.) Sch.Bip.
- Chrysanthemum alpinum L. = Leucanthemopsis alpina (L.) Heywood
- Chrysanthemum anserinifolium (Hausskn. & Bornm.) J.W.Ingram & Dress = Tanacetum poteriifolium (Ledeb.) Grierson
- Chrysanthemum atkinsonii C.B.Clarke = Tanacetum atkinsonii (C.B.Clarke) Kitam.
- Chrysanthemum balsamita L. = Tanacetum balsamita L.
- Chrysanthemum bipinnatum L. = Tanacetum bipinnatum (L.) Sch.Bip.
- Chrysanthemum carinatum Schousb. = Ismelia carinata (Schousb.) Sch.Bip.
- Chrysanthemum caucasicum (Willd.) Pers. = Tripleurospermum caucasicum (Willd.) Hayek
- Chrysanthemum cinerariifolium (Trevir.) Vis. = Tanacetum cinerariifolium (Trevir.) Sch. Bip.
- Chrysanthemum coccineum Willd. = Tanacetum coccineum (Willd.) Grierson
- Chrysanthemum coronarium L. = Glebionis coronaria (L.) Cass. ex Spach
- Chrysanthemum corymbosum L. = Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip
- Chrysanthemum demnatense Murb. = Rhodanthemum gayanum (Coss. & Durieu) B.H.Wilcox & al.
- Chrysanthemum frutescens L. = Argyranthemum frutescens (L.) Sch.Bip.
- Chrysanthemum gayanum (Coss. & Durieu) Ball = Rhodanthemum gayanum (Coss. & Durieu) B.H.Wilcox & al.
- Chrysanthemum graminifolium L. = Leucanthemum graminifolium (L.) Lam.
- Chrysanthemum grande (L.) Hook.f. = Plagius grandis (L.) Alavi & Heywood
- Chrysanthemum hispanicum (Willk.) Dörfl. = Leucanthemopsis pulverulenta (Lag.) Heywood
- Chrysanthemum incanum Thunb. = Pentzia incana (Thunb.) Kuntze
- Chrysanthemum lacustre Brot. = Leucanthemum lacustre (Brot.) Samp.
- Chrysanthemum leucanthemum L. = Leucanthemum vulgare Lam.
- Chrysanthemum macrophyllum Waldst. & Kit. = Tanacetum macrophyllum (Waldst. & Kit.) Sch.Bip.
- Chrysanthemum majus (Desf.) Asch. = Tanacetum balsamita L.
- Chrysanthemum marschallii Asch. ex O.Hoffm. = Tanacetum coccineum (Willd.) Grierson
- Chrysanthemum maximum Ramond = Leucanthemum maximum (Ramond) DC.
- Chrysanthemum monspeliense L. = Leucanthemum monspeliense (L.) Coste
- Chrysanthemum multicaule Desf. = Coleostephus multicaulis (Desf.) Durieu
- Chrysanthemum myconis L. = Coleostephus myconis (L.) Cass.
- Chrysanthemum nipponicum (Franch. ex Maxim.) Matsum. = Nipponanthemum nipponicum (Franch. ex Maxim.) Kitam.
- Chrysanthemum nivellei Braun-Blanq. & Maire = Nivellea nivellei (Braun-Blanq. & Maire) B.H.Wilcox & al..
- Chrysanthemum pallens J.Gay ex Perreym. = Leucanthemum pallens (J.Gay) DC.
- Chrysanthemum paludosum Poir. = Mauranthemum paludosum (Poir.) Vogt & Oberpr.
- Chrysanthemum parthenium (L.) Bernh. = Tanacetum parthenium (L.) Sch.Bip.
- Chrysanthemum praealtum Vent. = Tanacetum parthenium (L.) Sch.Bip.
- Chrysanthemum ptarmiciflorum (Webb & Berthel.) Brenan = Tanacetum ptarmiciflorum (Webb & Berthel.) Sch. Bip.
- Chrysanthemum pulverulentum (Lag.) Pers. = Leucanthemopsis pulverulenta (Lag.) Heywood
- Chrysanthemum roseum Adams = Tanacetum coccineum (Willd.) Grierson
- Chrysanthemum roxburghii Desf. = Glebionis coronaria (L.) Cass. ex Spach
- Chrysanthemum segetum L. = Glebionis segetum (L.) Fourr.
- Chrysanthemum serotinum L. = Leucanthemella serotina (L.) Tzvelev
- Chrysanthemum spatiosum (L.H.Bailey) L.H.Bailey = Glebionis coronaria (L.) Cass. ex Spach
- Chrysanthemum ×superbum Bergmans ex J.W.Ingram = Leucanthemum ×superbum (Bergmans ex J.W.Ingram) D.H.Kent
- Chrysanthemum sylvaticum Hoffmanns. & Link = Leucanthemum sylvaticum (Hoffmanns. & Link) Nyman
- Chrysanthemum tchihatchewii (Boiss.) Rehder = Tripleurospermum caucasicum (Willd.) Hayek
- Chrysanthemum tianschanicum Krasch. = Xylanthemum tianschanicum (Krasch.) Muradyan
- Chrysanthemum uliginosum (Waldst. & Kit. ex Willd.) Pers. = Leucanthemella serotina (L.) Tzvelev
- Chrysanthemum viscidehirtum (Schott) Thell. = Heteranthemis viscidehirta Schott
- Chrysanthemum viscosum Desf. = Heteranthemis viscidehirta Schott
- Chrysanthemum vulgare (L.) Bernh. = Tanacetum vulgare L.
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie annuali si seminano in primavera su terreno di medio impasto, richiedono posizione ben soleggiata[19].
Le specie perenni si moltiplicano invece per divisione dei cespi in primavera e richiedono posizione soleggiata e terreno ben concimato.
I Chrysanthemum perenni a fiore grande, vengono coltivati come annuali per la produzione del fiore reciso, moltiplicandoli a marzo per mezzo di talee erbacee ricavate dal taglio a raso terra dai suffrutici delle vecchie ceppaie, richiedono esposizione in pieno sole annaffiature regolari, concimazioni settimanali con fertilizzanti liquidi o con liquame di stalla diluito, per ottenere piante raccolte e fiori più numerosi e piccoli si cimano le varietà predisposte per questo tipo di produzione, mentre per la produzione del fiore reciso, si deve provvedere alla posa di tutori per ogni stelo e alla soppressione dei bottoni floreali non desiderati, inoltre per la commercializzazione dei fiori nel periodo autunnale, si sfrutta la sensibilità al fotoperiodo dei Chrysanthemum.
Avversità
[modifica | modifica wikitesto]- Cimici - emitteri del genere Lygus provocano macchie bianche sulle foglie che in seguito seccano e cadono, mentre l'attacco ai fiori provoca dannose deformazioni.
- Anguillosi fogliare i nematodi della specie Aphelenchoides ritzema-bosi provocano macchie bruno-giallognole sulle nervature principali delle foglie, facendo inturgidire i tessuti ed estendendosi verso il margine fogliare inscurendosi, successivamente le foglie si arricciano, avvizziscono e disseccano rimando attaccate al fusto.
- Funghi:
- Mal bianco - (Oidium chrysanthemi) provoca macchie biancastre e farinose sulle foglie e gli steli attaccati.
- Muffa grigia - (Botrytis cinerea) provoca macchie brune marcescenti su foglie, steli e bottoni floreali che si ricoprono successivamente di una muffa grigiastra.
- Ruggine - (Puccinia chrysanthemi) provoca sulla pagina inferiore delle foglie piccole macchie polverulenti color ruggine.
- Tracheomicosi - (Verticillium albo-atrum) le parti aeree delle piante colpite appassiscono e disseccano rapidamente.
- Vaiolo - (Septoria chrysanthemella) si manifesta inizialmente con macchie bruno-rossastre sparse, sulle foglie, piccioli e fusti, poi le parti colpite diventano grigiastre disseccano e cadono.
- Marciume molle - il batterio Erwinia crysanthemi può colpire o la base del fusto provocando il Marciume pedale o il midollo con il Marciume midollare, con conseguente avvizzimento della pianta.
- Virus:
- Giallume - la pianta attaccata diventa giallastra, i fiori assumono un colore verdastro, si osserva la produzione di numerosi getti secondari che portano piccole foglie deformi.
- Mosaico - le giovani piante colpite mostrano una maculatura a mosaico con aloni clorotici e necrotici sulle foglie e sullo stelo.
- Nanismo - le piante colpite presentano foglia con macchie clorotiche, assenza di fioritura o fiori piccoli e decolorati.
Simbologia
[modifica | modifica wikitesto]Italia
[modifica | modifica wikitesto]In Italia (e in altri Paesi europei) il crisantemo è il fiore che tradizionalmente si porta ai propri cari defunti al cimitero ed è in generale associato a situazioni di lutto. Probabile motivazione di ciò è il fatto che la pianta fiorisca fra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, in concomitanza al giorno dei morti (2 novembre).
Giappone
[modifica | modifica wikitesto]Il crisantemo costituisce un simbolo davvero importante nell'Impero del Sol Levante, essendone l'emblema ufficiale.
Venne associato al trono imperiale, detto Trono del Crisantemo, dall'imperatore Go-Toba nel XII secolo ed è inserito nello stendardo imperiale del Giappone; l'attuale stendardo dell'Imperatore del Giappone è costituito da un crisantemo dorato di sedici petali posto al centro di uno sfondo rosso; le proporzioni sono di due unità in altezza e tre di lunghezza (2:3). L'Imperatrice usa lo stesso simbolo, ma esso è a forma di coda di rondine. Il principe e la principessa ereditari usano la medesima bandiera, le differenze consistono soltanto in un crisantemo leggermente più piccolo e un orlo bianco al centro.
Giordania
[modifica | modifica wikitesto]Il crisantemo compare come disegno in uno scudo in bronzo all'interno dello stemma del Regno di Giordania, la cui descrizione ufficiale spiega come si tratti di un motivo comune nell'arte e nell'architettura araba.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 5 giugno 2024.
- ^ a b c d e f Oberprieler et al. 2022.
- ^ Franco Montanari, Vocabolario della lingua greca, Torino, Loescher, 1995, p. 2252, ISBN 88-201-3800-X.
- ^ Alberto Nocentini, L'etimologico, con la collaborazione di Alessandro Parenti, Milano, Le Monnier-Mondadori Education, 2010, p. 295, ISBN 978-88-00-20781-2.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 5 giugno 2024.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ a b Judd 2007, pag.517.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 644.
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 357.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Musmarra 1996.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Catalogue of Life, su catalogueoflife.org, p. Arctanthemum. URL consultato il 5 giugno 2024.
- ^ Pignatti 2018, p.817.
- ^ Patrizia, Crisantemo: Coltivazione, Cura, Informazioni, Tipologie, su L'eden di Fiori e Piante. URL consultato il 28 ottobre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Christoph Oberprieler; Alisha Töpfer; Marco Dorfner; Miriam Stock; Robert Vogt, An updated subtribal classification of Compositae tribe Anthemideae based on extended phylogenetic reconstructions, in Willdenowia, vol. 52, n. 1, 2022, pp. 117-149.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sul genere crisantemo
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «crisantemo»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul genere crisantemo
- Wikispecies contiene informazioni sul genere crisantemo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chrysanthemum Royal Botanic Gardens KEW - Database
- (EN) chrysanthemum / mum, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 21473 · LCCN (EN) sh85025424 · GND (DE) 4176467-5 · BNF (FR) cb119648515 (data) · J9U (EN, HE) 987007286460405171 · NDL (EN, JA) 00565793 |
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