Lingua oromonica

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Oromo, Oromonico
Oromoo
Parlato inEtiopia (bandiera) Etiopia
Somalia (bandiera) Somalia
Kenya (bandiera) Kenya
Locutori
Totale40 milioni circa (Ethnologue, 2022)
Classifica38 (2018)
Altre informazioni
Scritturaalfabeto latino modificato (qubee)
Tassonomia
FilogenesiLingue afro-asiatiche
 Lingue cuscitiche
  Lingue cuscitiche orientali
   Lingue oromo
    Oromo
Codici di classificazione
ISO 639-1om
ISO 639-2orm
ISO 639-3orm (EN)
Glottolognucl1736 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Ilmi namaa hundi bilisa ta’ee kabajaa fi mirgaan wal qixa dhalata. Sababaa fi qalbii waan qabaniif hafuura obbolummaatiin waliif socho’uu qabu.
Distribuzione dei parlanti Oromo in Africa
Distribuzione geografica della varietà dei dialetti Oromo

La lingua oromonica[1], detta anche oromo (nome nativo: Afaan Oromoo o anche Oromiffaa), è una lingua afro-asiatica diffusa soprattutto in Etiopia. La lingua oromo rappresenta la lingua più parlata del gruppo delle lingue cuscitiche. Veniva chiamata anche galla dagli europei e da altri gruppi non-oromo, ma oggi il termine viene considerato dispregiativo e non è più nell'uso comune. L'oromo viene trascritto usando un alfabeto latino modificato chiamato qubee, che ha ricevuto una definizione formale nel 1991.

Al 2022, è parlata da quasi 40 milioni di parlanti totali. Ethnologue (2022) indica le seguenti stime: oromo centro-occidentale (19,2 milioni), oromo orientale (9,7 milioni), oromo borana-arsi-guji (8,4 milioni)[2].

Il 99% dei parlanti oromonico vivono in Etiopia, soprattutto nella regione di Oromia, e appartengono all'etnia oromo; gruppi minori si trovano in Kenya, Somalia e nei paesi occidentali.[3]. In Etiopia, l'oromonico è la prima lingua per il 32% circa della popolazione ed è seconda solo all'amarico (33% circa). In Africa, l'oromonico è la quinta lingua per numero di parlanti, dopo l'arabo, lo swahili, l'hausa e l'amarico. L'oromonico è parlato come seconda lingua da diversi gruppi etnici che sono stati storicamente o sono tuttora in stretti rapporti con gli oromo, come i bambassi e kwana.

Dialetti e varianti

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Alcune fonti (tra cui il SIL) non considerano l'oromonico una lingua, ma una famiglia di lingue correlate. In ogni caso esistono numerose varianti o dialetti:[4]

Queste varianti o dialetti differiscono soprattutto a causa dell'influenza delle lingue delle regioni vicine ai corrispettivi bacini. In Etiopia, per esempio, le varianti dell'oromonico incorporano spesso parole di origine amairca, mentre in Kenya l'oromonico ha subito soprattutto l'influenza dello swahili e dell'inglese. Le varianti meridionali sono quelle che appaiono più divergenti.

Classificazione

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Nello standard ISO 639 la lingua oromonica è classificata come macrolinguaggio, a cui appartengono:[5]

Prima della rivoluzione etiope del 1974 era vietato pubblicare testi in oromonico o utilizzarlo in trasmissioni radiofoniche o televisive. Il governo rivoluzionario abolì questi divieti e pianificò l'introduzione dell'oromonico nelle scuole, progetto che venne realizzato solo nel 1991, dopo la caduta del governo di Menghistu Hailé Mariàm. Con l'istituzione delle regioni etniche, e quindi dell'Oromia, l'oromonico divenne la prima lingua della regione.

  1. ^ Oromònico, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  3. ^ Diffusione dell'oromonico presso ethnologue.com
  4. ^ La descrizione dei dialetti dell'oromonico è basata soprattutto su Ethnologue ([1]) e Stroomer 1987.
  5. ^ Documentation for ISO 639 identifier: orm, su sil.org, SIL International. URL consultato il 06-11-2012.
  • Mohammed Ali e A. Zaborski (1990). Handbook of the Oromo Language. Polska Akademia Nauk, Wroclaw, Polonia. ISBN 83-04-03316-X
  • Mario Borello, Grammatica di lingua galla: Fonetica e morfologia, (due volumi), Inst. Missioni Consolata, 1939.
  • Catherine Griefenow-Mewis e Tamene Bitima (1994). Lehrbuch des Oromo. Rüdiger Köppe Verlag, Köln. ISBN 3-927620-05-X
  • Catherine Griefenow-Mewis (2001). A Grammatical Sketch of Written Oromo. Rüdiger Köppe Verlag, Köln. ISBN 3-89645-039-5
  • Arnold Weinholt Hodson (1922). An elementary and practical grammar of the Galla or Oromo language. Society for Promoting Christian Knowledge, Londra.
  • Franz Praetorius (1872). Zur Grammatik der Gallasprache. G. Olms, Hildesheim, New York. ISBN 3-487-06556-8
  • Taha M. Roba (2004). Modern Afaan Oromo grammar: qaanqee galma Afaan Oromo. Authorhouse, Bloomington, Indiana. ISBN 1-4184-7480-0
  • Harry Stroomer (1987). A comparative study of three Southern Oromo dialects in Kenya. Hamburg: Helmut Buske Verlag, pp. xi-6.
  • Tamene Bitima (2000). A dictionary of Oromo technical terms. Oromo - English. Rüdiger Köppe Verlag, Köln. ISBN 3-89645-062-X
  • Mario Borello, Dizionario Oromo-Italiano, a cura di Hans-Jürgen Sasse e Paolo Tablino, Amburgo, H. Buske, 1995, p. 432, ISBN 3875481186.
  • A. Jennings Bramly (1909). English-Galla-Amharic Vocabulary. Khartoum University Library
  • Edwin C. Foot (1913). A Galla-English, English-Galla dictionary, Cambridge University Press. Ristampato da Gregg, Farnborough, ISBN 0-576-11622-X
  • Tilahun Gamta (1989). Oromo-English dictionary. University Printing Press, Addis Abeba
  • Gene Gragg et al. (a c. di, 1982). Oromo Dictionary. African Studies Center, Michigan State University, East Lansing, Michigan.
  • E. Viterbo (1894). Grammatica e dizionario della lingua dei galla (oromonica), V. I Galla-Italiano VIII-152, V II Italiano-Galla LXIV-106, Manuali Hoepli, Milano.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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