Nel mondo dei dinosauri

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Nel mondo dei dinosauri
Titolo originaleWalking with Dinosaurs
PaeseRegno Unito
Anno1999
Genereanimalistico
Edizioni1
Puntate6
Durata30 min (puntata)
Lingua originaleinglese
Rapporto1,78:1
Realizzazione
NarratoreKenneth Branagh
IdeatoreTim Haines, Georgann Kane
RegiaTim Haines, Jasper James
MontaggioAndrew Wilks, Britt Sjoerdsma
MusicheBen Bartlett
ProduttoreTim Haines, Jasper James
Produttore esecutivoJohn Lynch, Bednar Tomi Landis
Rete televisivaBBC One

Nel mondo dei dinosauri (Walking with Dinosaurs) è una miniseria televisiva documentaristica di sei episodi del 1999 creata da Tim Haines e prodotta da BBC Science Unit, Discovery Channel e BBC Worldwide, in associazione con TV Asahi, ProSieben e France 3. Concepita come la prima "storia naturale sui dinosauri ", Nel mondo dei dinosauri mostra dinosauri e altre creature del Mesozoico come animali viventi nello stile di un tradizionale documentario naturalistico. La serie andò in onda per la prima volta sulla BBC nel Regno Unito nel 1999 con la narrazione di Kenneth Branagh.[1] La serie è stata successivamente trasmessa in Nord America su Discovery Channel nel 2000, con Avery Brooks in sostituzione di Branagh. Una versione italiana in VHS è stata rilasciata settimanalmente da TV Sorrisi e canzoni, a cura di Alessandro Cecchi Paone, nel 1999, con episodi intitolati in maniera differente rispetto alle successive versioni e una durata di 40 minuti a puntata, ciascuna contenente 30 minuti di documentario e 10 minuti di dietro le quinte.[2]

Nel mondo dei dinosauri fu in grado di ricreare le sue specie estinte attraverso l'uso combinato di immagini generate al computer e animatronic incorporati in filmati live action girati in varie località, in una tecnica fortemente ispirata dal film Jurassic Park (1993). Con un costo di 6,1 milioni di sterline, la produzione di Nel mondo dei dinosauri costò oltre 37.654 sterline al minuto, rendendola la serie di documentari al minuto più costosa mai realizzata.[3][4] Inizialmente si credeva che gli effetti visivi della serie fossero troppo costosi da produrre, ma le tecniche innovative della pluripremiata società di grafica Framestore hanno permesso di ridurre i costi a sufficienza per produrre una serie di tre ore.

Con ben 15 milioni di spettatori per la sua prima puntata per la sua prima messa in onda, Nel mondo dei dinosauri è di gran lunga il programma scientifico più visto dalla televisione britannica durante il 20° secolo.[5] La ​​serie ha ricevuto il plauso della critica e ha vinto numerosi premi, tra cui due BAFTA Awards, tre Emmy Awards e un Peabody Award.[6][4] La maggior parte degli scienziati ha applaudito la serie per le rigorose ricostruzioni delle creature preistoriche e per l'uso dei più recenti, per l'epoca, studi su queste creature, oltre che per aver rappresentato i dinosauri come animali e non come mostri cinematografici. Tuttavia, alcune critiche scientifiche vennero mosse alla narrazione che non chiariva cosa fosse speculazione e cosa non lo fosse, e ad una manciata di errori scientifici specifici.

Il successo di Nel mondo dei dinosauri ha generato un genere completamente nuovo di documentari sulla vita preistorica, ricreando dinosauri e altre creature preistoriche tramite la computer grafica, ma mantenendo una narrazione tipica dei tradizionali documentari sulla natura. La serie funge anche da primo episodio della fortunata serie documentaristica televisiva della BBC Walking with..., che include I predatori della preistoria (Walking with Beasts) nel 2001, Gli uomini della preistoria (Walking with Cavemen) nel 2003, Mostri del mare (Sea Monsters) nel 2003, e L'Impero dei Mostri: la vita prima dei dinosauri (Walking with Monsters) nel 2005. La serie fu accompagnata anche da libri complementari e da un innovativo sito Web complementare. Inoltre, Nel mondo dei dinosauri ha ispirato la creazione di mostre, spettacoli teatrale dal vivo come Walking with Dinosaurs − The Arena Spectacular, videogiochi e un adattamento cinematografico nel 2013.[7] Un'ulteriore versione rimontata di Nel mondo dei dinosauri è andata in onda su Discovery Kids come prima stagione di Prehistoric Planet. Il documentario rielaborato era inteso per un pubblico di bambini, pertanto alcune scene sono state rielaborate o eliminate, per una visione più sicura ad un pubblico di minori. La stessa versione, senza scene tagliate, è stata successivamente rilasciata anche in DVD. Insieme a Jurassic Park, Nel mondo dei dinosauri viene comunemente citata e ritenuta una delle più influenti rappresentazioni mediatiche sui dinosauri.

Nell'estate 2024, la BBC e la PBS hanno annunciato che è in produzione una nuova reinvenzione della serie, che comprenderà sei nuovi episodi.[8]

Concepito come la prima "storia naturale dei dinosauri" e una serie che fornirebbe agli spettatori "una finestra su un mondo perduto",[5] Nel mondo dei dinosauri esplora la vita nell'era mesozoica, in particolare i dinosauri, nel formato di un tradizionale documentario sulla natura.

Contesto e origini

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Nel mondo dei dinosauri fu ideato da Tim Haines, che ebbe l'idea nel 1996 mentre lavorava come produttore televisivo scientifico presso la BBC.[9] L'allora capo della BBC Science Jana Bennett aveva avviato all'epoca una politica volta a incoraggiare i produttori a presentare possibili future serie storiche, con l'obiettivo di aumentare la produzione scientifica della BBC e alzare il livello della programmazione scientifica. Bennett aveva chiesto soprattutto suggerimenti per serie sulla geologia, la medicina e la storia naturale.[4] L'idea di Nel mondo dei dinosauri arrivò a Tim Haines a seguito dell'uscita del film Jurassic Park nel 1993, che aveva stabilito un nuovo punto di riferimento per l'intrattenimento incentrato sui dinosauri.[9] Inizialmente, l'idea di Haines ruotava attorno alla storia della paleontologia come scienza, con alcune ricostruzioni, ma questa non fu ritenuta abbastanza ambiziosa, per questo Haines ideò una serie incentrata sui dinosauri realizzata con l'aspetto di un tradizionale documentario sulla natura.[4]

Fu Haines ha suggerire di utilizzare le stesse tecniche impiegate nella produzione di Jurassic Park per creare una serie di programmi di documentari sulla natura. Secondo Haines, lo scopo di Nel mondo dei dinosauri era quello di "creare un'esperienza coinvolgente che fosse allo stesso tempo spettacolare e istruttiva".[9] Haines studiò i costi che sarebbero stati coinvolti nel progetto. Inizialmente si rivolse alla Industrial Light & Magic (ILM), la società responsabile della creazione degli effetti visivi in ​​Jurassic Park, che prevedeva un costo di 10.000 dollari al secondo per le riprese dei dinosauri, decisamente troppo costoso per una serie televisiva.[10] Sebbene Jurassic Park avesse solo nove minuti totali di filmati sui dinosauri ricostruiti in computer grafica, la serie immaginata da Haines avrebbe richiesto almeno tre ore. Di conseguenza, Haines inizialmente cambiò idea trasformando il programma in un programma composto principalmente da filmati di piante, insetti e paesaggi in cui i dinosauri apparissero solo occasionalmente.[9][4]

Il concetto originale della serie tornò ad essere quello di un documentario sui dinosauri in CGI dopo che Haines si mise in contatto con la società di grafica Framestore, con sede nel Regno Unito.[9] Framestore aveva già vinto degli Emmy Awards per il suo lavoro in film come Alice nel paese delle meraviglie (1999) e in miniserie come I viaggi di Gulliver (1996).[10] Il capo di Framestore, Mike Milne, inizialmente rifiutò il progetto a causa del costo previsto, ma in seguito accettò poiché si rese conto che in seguito se ne sarebbe pentito se un'altra società lo avesse accettato.[11] Milne capì il concetto del programma e riuscì a ridurre considerevolmente il costo dell'animazione grazie alla flessibilità e all'immaginazione.[9] Con la certezza di Milne che realizzare il programma sarebbe stato possibile, Haines presentò l'idea a Bennett come una serie di 6 episodi di 30 minuti ciascuno e lo presentò come Walking with Dinosaurs, in quel momento inteso solo come un titolo provvisorio e derivante da Haines che ricordava erroneamente il titolo del film Balla coi lupi (Dances with Wolves) del 1990.[4]

Episodio pilota e finanziamenti

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Alla BBC piacque l'idea di Nel mondo dei dinosauri, ma era incerta sul fatto che una serie di quelle dimensioni fosse effettivamente realizzabile. Dopo aver presentato l'idea anche alla BBC Worldwide, Haines ricevette 100.000 sterline per produrre un breve episodio pilota. Nella primavera del 1997, Haines, accompagnato da un solo cameraman, si recò in un parco nazionale vicino a Pafo, a Cipro, per girare le riprese per l'episodio pilota. Milne riunì quindi una piccola squadra per produrre modelli e animazioni.[12] L'episodio pilota risultante, terminato nell'estate del 1997, durava sei minuti.[9] L'unico consulente finora assunto per il progetto fu il paleontologo David Martill, che offrì i suoi servizi gratuitamente per l'episodio pilota se avesse potuto rimanere come consulente nel caso in cui la serie fosse stata realizzata.[11]

L'episodio pilota era a tema marino,[11] incentrato su un grande pliosauro spiaggiato,[4] e basato sui fossili dell'Oxford Clay giurassico in Inghilterra (un'ambientazione successivamente utilizzata per l'episodio Mare Crudele), un'ambientazione suggerita da Martill. Preoccupato che un episodio marino potesse non avere abbastanza animali "attraenti" per il grande pubblico, Martill suggerì l'inclusione del teropode Eustreptospondylus. Una delle principali differenze tra l'episodio pilota e la serie finita era l'inclusione di radiografie parziali sul funzionamento interno degli animali in modo che potessero essere spiegati meglio. Nelle serie successive questo fu abbandonato a favore di un'estetica più standard da "documentario sulla natura".[11] Oltre all'episodio pilota, Framestore produsse anche foto e un trailer più breve con un gruppo di plesiosauri che cacciano dei pesci, per vendere meglio l'idea del progetto.[4]

Grazie a quest'ultime, ci fu già un notevole interesse per la serie quando foto e trailer vennero mostrate insieme all'episodio pilota. Jana Bennett sostenne l'idea della serie sia con Michael Jackson, direttore di BBC One, sia con Mike Quattrone di Discovery Channel.[4] L'episodio pilota fu quindi sufficiente per convincere la BBC, la BBC Worldwide e Discovery Channel a finanziare la produzione di Nel mondo dei dinosauri.[9] Circa un terzo del budget della serie proveniva da BBC One, un terzo da Discovery Channel e un terzo da BBC Worldwide. Importanti investimenti vennero compiuti anche da TV Asahi in Giappone e ProSieben in Germania.[4]

Nel mondo dei dinosauri era considerata una produzione ad alto rischio perché molto costosa e richiedeva "tecnologia hollywoodiana" per educare piuttosto che semplicemente per intrattenere.[13] In totale, la realizzazione di Nel mondo dei dinosauri costò 6,1 milioni di sterline. La produzione costò oltre £ 37.654 al minuto, rendendola la serie di documentari al minuto più costosa mai realizzata.[14] Durante la produzione fu annunciata come una delle serie più ambiziose mai prodotte.[15] Insieme a Haines, la serie è stata creata anche dall'acclamata produttrice di programmi Susan Spindler, che aveva precedentemente lavorato alla serie della BBC The Human Body.[16] La squadra crebbe fino a comprendere il produttore Jasper James (che ha prodotto e diretto il terzo e il quarto episodio e ha anche diretto il sesto; Haines ha gestito il resto), il direttore di produzione Alison Woolnough e il produttore esecutivo John Lynch.[4]

Pre-produzione e riprese

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Il Parco nazionale di Conguillío in Cile (in alto) e l'Isola dei Pini in Nuova Caledonia (in basso) sono tra i luoghi delle riprese di Nel mondo dei dinosauri

Haines trascorse due anni parlando con scienziati e leggendo fonti paleontologiche primarie e secondarie per creare le storie di Nel mondo dei dinosauri.[17] Sebbene l'obiettivo fosse quello di far sembrare il programma come se stesse semplicemente trasmettendo eventi naturali senza intervento, come veri e propri documentari sulla natura, Nel mondo dei dinosauri richiedeva ad Haines di tracciare narrazioni e creare storyboard.[18]

La produzione di Nel mondo dei dinosauri richiese 18 mesi.[19] Era essenziale per la visione della serie che l'era in cui si svolgesse ogni episodio fosse rappresentata nel modo più accurato possibile sulla base delle attuali conoscenze scientifiche. Oltre alla ricerca di Haines, il team di produzione, per i primi sei mesi, dedicò tutto il proprio tempo alla ricerca e alla scelta dei periodi e momenti del Mesozoico più studiati e meglio compresi dagli scienziati[9] e che sarebbero stati rappresentativi dell'epoca e mostrare animali interessanti.[10] Oltre ai produttori che hanno svolto le proprie ricerche, sono stati consultati oltre un centinaio di esperti per ogni aspetto della serie.[15]

Lentamente, il team di produzione si concentrò sugli animali di cui si conoscevano informazioni sufficienti per creare narrazioni più ampie. Ad esempio, Coelophys venne scelto per l'episodio Sangue Nuovo (il primo episodio) perché era un tipico dinosauro primitivo di cui gli scienziati sapevano molto. Poiché la serie mirava anche a mostrare l'ambiente e gli altri animali attorno ai dinosauri "principali", Coelophysis rappresentava anche un'opportunità poiché venne ritrovato a Ghost Ranch, nel Nuovo Messico, uno dei giacimenti fossiliferi più ricchi al mondo.[17] Il comportamento degli animali raffigurati si basava principalmente su prove fossili, quando possibile (come segni di morsi e contenuto delle viscere fossili) e su comportamenti degli animali moderni. A volte, il comportamento era solo un'ipotesi ragionata. Ad esempio, in Il Tempo dei Titani (il secondo episodio) viene mostrato il piccolo pterosauro Anurognathus mentre utilizza l'enorme sauropode Diplodocus come trespolo mentre si nutriva dei parassiti del sauropode. Questo comportamento si basa su quello di alcuni uccelli moderni; non ci sono prove di tale comportamento negli pterosauri e sarebbe difficile dimostrarlo con prove fossili.[17]

Nell'estate del 1997 e nell'inverno del 1998, Haines e il collega produttore Jasper James portarono una piccola equip[9] di otto persone[20] per un viaggio intorno al mondo in luoghi dove persistono ancora vegetali antichi che ricordano la vegetazione del Mesozoico; luoghi che potrebbero essere utilizzati come sfondi per la serie. Di particolare importanza era l'assenza di erba, che all'epoca si credeva non esistesse durante il Mesozoico. Le riprese sono durate diverse settimane e le location inclusero il Labirinto in Tasmania, una foresta di faggi nell'Isola del Sud in Nuova Zelanda, le foreste di sequoie della California, le foreste di araucaria in Nuova Caledonia e nel Cile meridionale[9] e le Bahamas.[10] Le riprese in un'unica location duravano solitamente circa quattro settimane.[20] Le riprese in Nuova Caledonia furono particolarmente difficili poiché l'esercito francese usò l'isola per le sue esercitazioni proprio nello stesso periodo, portando a diversi scontri tra la troupe cinematografica e soldati e carri armati.[20]

Effetti speciali

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Grafica computerizzata

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Mike Milne e Framestore, composto da quindici designer,[10] iniziarono a lavorare sull'animazione dei dinosauri nello stesso momento in cui Haines e James stavano girando le riprese per la serie. La produzione di diverse ore di animazione fotorealistica di alta qualità non era mai stata fatta prima, nemmeno per i lungometraggi.[9] Il processo di realizzazione dei modelli computerizzati è iniziato con la creazione di maquette in argilla, modelli fisici su piccola scala altamente dettagliati. Durante il processo di realizzazione delle maquette sono stati consultati diversi paleontologi.[10] Oltre a David Martill, i consulenti di Nel mondo dei dinosauri includevano, tra gli altri, Kent Stevens, Thomas R. Holtz, David Norman, David Unwin, Ken Carpenter, Jo Wright e Michael J. Benton.[21] A volte, i dettagli cambiavano durante la produzione. Ad esempio, i colli dei sauropodi di Nel mondo dei dinosauri erano inizialmente completamente eretti prima di essere modificati su consiglio di Kent Stevens, esperto sull'anatomia dei colli dei sauropodi.[11] Nel settembre 1998, Milne tenne un discorso al 46° Simposio sulla Paleontologia dei Vertebrati e sull'Anatomia Comparata (SVPCA) presso l'Università di Bournemouth, mostrando i primi rendering dell'episodio pilota e della serie e raccogliendo feedback dai paleontologi presenti.[11]

Dopo che le maquette furono completate, Framestore le scansionò sui propri computer utilizzando sia un laser ad alta risoluzione che una serie di strumenti software sviluppati insieme a Soho-CyberScan appositamente per Nel mondo dei dinosauri. I modelli sono stati poi importati in Softimage 3D, dove potevano essere manipolati e animati digitalmente.[10] Le animazioni sono state realizzate a mano, un fotogramma alla volta, un processo estremamente dispendioso in termini di tempo, poiché è diventato subito evidente che qualsiasi altro metodo avrebbe prodotto animazioni poco convincenti. Poiché nessuno aveva mai visto un dinosauro non-aviario in movimento, gli animatori hanno basato le loro animazioni sia su filmati di animali vivi, in particolare elefanti, sia su informazioni fornite dai paleontologi. I paleontologi hanno fornito informazioni sulla dinamica dei muscoli, dei tendini e delle articolazioni dei dinosauri. In numerosi casi, gli animali della serie non erano mai stati animati prima con questo livello di rigore scientifico. Molti movimenti, come il movimento degli pterosauri sul terreno, erano ipotesi plausibili basate su pareri scientifici.[10]

Le texture per i modelli sono state create attraverso un processo di ipotesi su base scientifica, derivante dal comportamento di vita dedotto degli animali, dalla loro dieta e dalle loro dimensioni (gli animali più grandi nella vita reale tendono ad avere colori più spenti). L'artista digitale Daren Horley è stato responsabile della creazione delle trame e dei motivi degli animali e durante la produzione ha inviato esemplari fossili reali di impronte di pelle di dinosauro. Nonostante i fossili disponibili, Horley scoprì che in alcuni casi doveva esserci un compromesso informato tra la rigorosa precisione e ciò che appariva meglio sullo schermo; le squame di alcune specie per esempio erano troppo piccole per essere visibili sugli schermi televisivi.[10]

Le riprese in CGI furono renderizzate da Framestore utilizzando otto box NT a doppio processore, a volte potenziati con le workstation SGI (processori R10K singoli) degli animatori.[10] La realizzazione degli effetti computerizzati per il primo episodio richiese circa un anno, anche se in seguito il processo fu notevolmente accelerato; gli altri cinque episodi insieme richiesero solo sei mesi.[9] Inizialmente, Framestore produsse solo 24 diversi modelli per gli animali dello show, ma con la crescita della serie il numero totale realizzato salì a 40 specie diverse entro la fine della produzione.[10] Il compositing (l'aggiunta degli elementi in GCI sui filmati girati in live action) è stato eseguito utilizzando cinque Quantel Henry e cinque Discreet Logic Inferno.[10]

Animatronic della testa di Eustreptospondylus, utilizzata in Mare crudele

Sebbene la maggior parte delle riprese degli animali in Nel mondo dei dinosauri siano CGI, la serie ha fatto anche ampio uso di animatronics e marionette.[10] Haines ha spiegato nel materiale dietro le quinte che gli animatronics, nonostante i progressi della CGI, giocano ancora un ruolo importante, in particolare nelle riprese ravvicinate; "Il computer può ingannare l'occhio facendo correre un dinosauro in una pozzanghera e schizzando, ma se vuoi un primo piano in cui immerge il naso nell'acqua e lo muove avanti e indietro, un muso generato al computer non sembrerebbe realistico."[22]

Gli animatronics e le marionette di Nel mondo dei dinosauri vennero realizzati dalla società di effetti speciali Crawley Creatures.[21] Per la serie sono stati realizzati oltre 80 modelli animatronici,[10][20] principalmente per i primi piani delle teste o altre parti del corpo. In alcuni casi furono realizzate versioni a corpo intero, principalmente per cadaveri ma anche per alcuni animali, come Ophthalmosaurus.[10] La sfida più grande per gli artisti della Crawley Creatures fu lavorare contro il tempo, dal momento che avevano solo sei settimane tra le riprese sul campo per mettere insieme gli animatronics e i pupazzi per l'episodio successivo. L'animale più difficile da modellare fu il grande pterosauro Ornithocheirus, che doveva essere in grado di operare in diverse posizioni per gli scopi della serie e doveva essere estremamente leggero per il trasporto.[20]

Dopo le riprese, molti dei modelli utilizzati nella serie, inclusi quelli di Ophthalmosaurus, Ornithocheirus e Koolasuchus, furono donati a David Martill e poi utilizzati da lui per scopi didattici presso l'Università di Portsmouth. Il modello di Ophthalmosaurus, essendo stato trascinato in acqua durante le riprese, dovette essere riparato e ridipinto ed è oggi esposto al pubblico; i modelli di Ornithocheirus e Koolasuchus furono successivamente venduti. Numerosi modelli sono arrivati ​​anche al Museo di Storia Naturale dell'Università di Oxford grazie ad una collaborazione tra Crawley Creatures e il museo.[21]

Il primo episodio della serie mostra la vita dei primi dinosauri, che nel Triassico cominciano a popolare la Pangea. Nei pressi di un fiume, una femmina di Coelophysis segue un branco di dicynodonti, chiamati Placerias, alla ricerca di membri più deboli da predare. Nel frattempo nella valle, un maschio di Thrinaxodon risiede in una tana con la sua famiglia. All'improvviso una femmina di Postosuchus, un rauisuchia uno dei più grandi carnivori del Triassico, attacca la mandria di Placerias riuscendo a ferirne uno; la mandria si disperde, lasciando il Placerias ferito al Postosuchus. Nel frattempo possiamo vedere uno dei primi pterosauri, il Peteinosaurus, mentre si nutre di libellule e raffredda la sua temperatura corporea con la poca acqua residua durante la siccità. Ancora alla ricerca di cibo, la femmina di Coelophysis scopre la tana del Thrinaxodon, il quale riesce a scacciarla, ma uno dei suoi cuccioli viene mangiato. Constatando che tutti i loro cuccioli sono morti a causa della siccità la coppia di Thrinaxodon decide di divorare i corpi dei loro cuccioli ed abbandonare la loro tana, che il mattino successiva viene assediata dai Coelophysis. Scopriamo inoltre che la femmina di Postosuchus è stata ferita ad una gamba da un Placerias. Poco dopo, la Postosuchus viene scacciata dal suo territorio da un maschio rivale. Ferita, malata e senza un territorio, la femmina di Postosuchus muore e viene mangiata da un branco di Coelophysis. La stagione secca continua ed il cibo continua a scarseggiare. La mandria di Placerias migra per trovare territori più fertili, mentre i Coelophysis cominciano a cannibalizzare i loro piccoli, che vengono mangiati anche dai Thrinaxodon durante la notte. Arriva infine la stagione delle piogge; il gruppo di Coelophysis è sopravvissuto ed i Thrinaxodon ritornano alla loro tana dando alla luce una nuova prole. L'episodio si conclude con l'arrivo di una mandria in migrazione di Plateosaurus, prefigurando il predominio dei sauropodi dopo l'estinzione del Triassico-Giurassico.

Animali presenti:

Coelophysis · Thrinaxodon (identificato come cinodonte) · Placerias · Postosuchus · Peteinosaurus · Plateosaurus · Dipnoo · Libellula

Il Tempo dei Titani

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Il secondo episodio mostra i giganti che popolano le immense praterie del Giurassico. Questo episodio segue la vita di una femmina di Diplodocus, da quando la madre depone una gran quantità di uova al bordo di una foresta di conifere. Mesi dopo, alcune delle uova si schiudono ed immediatamente i piccoli sauropodi si nascondono tra le felci della foresta, venendo predati da un Ornitholestes. Man mano che crescono nel folto della foresta, i giovani Diplodocus devono affrontare molti pericoli, tra cui gli Ornitholestes e i feroci Allosaurus. Mentre i giovani Diplodocus si abbeverano in un fiume insieme ad un grande ma pacifico Stegosaurus, vengono attaccati da una coppia di Allosaurus. Nella fuga lo Stegosaurus uccide involontariamente uno dei piccoli Diplodocus mentre oscillava la coda per difendersi. Nel frattempo nelle praterie il branco di Diplodocus adulti utilizza la loro enorme massa per spostare gli alberi e raggiungere le foglie di cycadi. Ogni Diplodocus rappresenta un piccolo ecosistema a sé stante, in quanto i loro immensi corpi ospitano zigopteri e scarabei stercorari che forniscono a loro volta del nutrimento per i piccoli pterosauri Anurognathus. Dopo qualche tempo, i giovani Diplodocus sono abbastanza grandi da abbandonare la sicurezza della foresta e avventurarsi nelle praterie unendosi agli adulti. Nelle praterie incontrano anche degli imponenti Brachiosaurus, raggiungendo infine la mandria degli adulti. Diversi anni dopo, la femmina di Diplodocus protagonista viene attaccato da un Allosaurus, ma viene salvata da un altro Diplodocus che colpisce l'Allosaurus con la lunga coda. Anche se ferita, la femmina si ricongiunge la mandria trovando finalmente un compagno ed accoppiandosi. La narrazione si chiude affermando che i sauropodi continueranno a crescere sempre di più, divenendo gli animali terrestri più grandi mai esistiti.

Animali presenti:

Diplodocus · Allosaurus · Ornitholestes · Stegosaurus · Brachiosaurus · Anurognathus · Dryosaurus (non identificato) · Othnielia (non identificato) · Zigoptera · Scarabeo stercorario

Il terzo episodio è ambientato nel mare, popolato da un'incredibile varietà di rettili marini. L'episodio inizia con un Eustreptospondylus che viene azzannato e trascinato in acqua da un gigantesco Liopleurodon. Nel frattempo, centinaia di Ophthalmosaurus arrivano dal mare aperto per partorire nelle acque basse e calme delle lagune, insieme a dei Cryptoclidus. In questo frangente gli squali Hybodus e il Liopleurodon sono a caccia negli stessi territori; quando una delle madri Ophthalmosaurus ha difficoltà a partorire, un paio di Hybodus cominciano ad inseguirla, ma vengono spaventati dal Liopleurodon, che attacca e divora la metà anteriore dell'ittiosauro. Nel frattempo sulla terraferma, un Eustreptospondylus nuota da un'isola all'altra in cerca di cibo, nutrendosi in seguito della carcassa di una tartaruga. Durante la notte, un gruppo di limuli si riuniscono sulla spiaggia per deporre le loro uova, il che il mattino seguente attira una moltitudine di Rhamphorhynchus. Tuttavia, alcuni dei pterosauri sono catturati e mangiati da un Eustreptospondylus. Nel mare, i giovani Ophthalmosaurus sopravvissuti stanno crescendo, ma vengono ancora cacciati dagli Hybodus, che a loro volta, sono preda del Liopleurodon. Mentre il maschio di Liopleurodon è a caccia, incontra una femmina di Liopleurodon con cui si contende il territorio; dopo che il maschio morde una delle sue pinne, la femmina batte in ritirata, e un gruppo di Hybodus segue le tracce del suo sangue. In seguito, un ciclone colpisce le isole, uccidendo molti animali, tra cui alcuni Rhamphorhynchus e lo stesso maschio di Liopleurodon, che finisce spiaggiato e dopo poco muore non potendo sopportare il suo peso corporeo fuori dalla acqua, mentre la sua carcassa viene divorata da un gruppo di Eustreptospondylus. Alla fine della puntata, i giovani Ophthalmosaurus sopravvissuti alla tempesta sono ora abbastanza grande per nuotare al largo e vivere in mare aperto.

Animali presenti:

Ophthalmosaurus · Liopleurodon · Eustreptospondylus · Cryptoclidus · Rhamphorhynchus · Hybodus (identificato come squalo) · Perisphinctes (identificato come ammonite) · Leptolepis (identificato come pesce) · Limulo · Calamaro · Tartaruga marina · Medusa · Corallo

Il Gigante dei Cieli

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Modello della testa di Tropeognathus utilizzato nel documentario, ora esposta al Museo di Storia Naturale dell'Università di Oxford

Il quarto episodio inizia con un vecchio maschio di Tropeognathus morto su una spiaggia. Sei mesi prima, lo stesso Tropeognathus, si riposa su una scogliera tra una colonia di Tupandactylus, in Brasile. L'istinto lo porta ad intraprendere un lungo volo verso la Cantabria dove cercherà una compagna con cui accoppiarsi. Mentre vola passa sopra una mandria in migrazione di Dakotadon e un Polacanthus. Volando raggiunge la punta meridionale del Nord America, dove è costretto a ripararsi da una tempesta. In quel frangente notiamo che la cresta presente sul becco comincia a farsi più colorata, in preparazione alla stagione degli accoppiamenti. Ripreso il volo, sorvola l'Atlantico, all'epoca largo solo 300 chilometri, e dopo una giornata intera in mare aperto, raggiunge la più occidentale delle isole europee. Nel mentre a terra assistiamo alla battuta di caccia di un branco di Utahraptor mentre cacciano un Iguanodon. Nel frattempo il Tropeognathus tocca finalmente terra ai margini di una foresta, dopo aver rubato un pesce ad un altro pterosauro, ma viene scacciato dal luogo da alcuni Iberomesornis che difendono i nidi. Finalmente riesce a raggiungere la Cantabria, ma a causa dei ritardi, della stanchezza e la vecchiaia arriva tardi e tutte le femmine hanno già trovato un compagno. Dopo diversi giorni sotto il sole cercando di attrarre una compagna, il vecchio Tropeognathus muore di vecchiaia e dalla stanchezza, senza riuscire a riprodursi, mentre la sua carcassa diventa il nutrimento della nuova generazione di Tropeognathus.

Animali presenti:

Tropeognathus (identificato come Ornithocheirus) · Utahraptor · Dakotadon · Iguanodon · Polacanthus · Tupandactylus (identificato come Tapejara) · Iberomesornis (identificato come uccello) · Plesiopleurodon (non identificato) · Pterosauro crestato (non identificato) · Saurophthirus (identificato come parassita) · Pesce

Gli Spiriti delle Foreste Glaciali

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Il quinto episodio mostra la vita dei dinosauri nell'Antartide del Cretaceo. Arrivata la primavera, a poche centinaia di chilometri dal Polo Sud, un branco di Leaellynasaura si risveglia dal letargo, dopo diversi mesi di buio totale. Cominciano quindi a nutrirsi delle piante appena cresciute, e cominciano la costruzione dei nidi per deporre le uova; anche un maschio di Koolasuchus si risveglia dal letargo e si dirige in un fiume, dove rimarrà per tutta l'estate. In contemporanea, dall'Australia sono arrivati anche i branchi di Muttaburrasaurus, per nutrirsi e deporre le uova. In estate, si scopre che buona parte delle uova dei Leaellynasaura sono state mangiate dai piccoli mammiferi Steropodon; tuttavia le uova della matriarca si schiudono con successo. Nel frattempo, un altro dinosauro venuto dall'Australia, un allosauro polare dà la caccia sia ai Leaellynasaura sia ai Muttaburrasaurus. All'arrivo dell'autunno, i Muttaburrasaurus si rimettono in marcia e migrano verso l'Australia e il Koolasuchus lascia il fiume per ibernarsi in una piccola palude del bosco. Durante la migrazione, alcuni Muttaburrasaurus si perdono nella foresta; essi utilizzano delle forti vocalizzazioni nel tentativo di ritrovare la loro mandria, impedendo alle sentinelle di Leaellynasaura di avvisare il branco dell'attacco dell'Australovenator che riesce ad uccidere e mangiare proprio la matriarca del branco. Scende infine l'inverno e la foresta è avvolta nelle tenebre, tuttavia i Leaellynasaura, dotati di grandi occhi per vedere nell'oscurità sono in grado di sopravvivere e trovare il cibo. Alla fine dell'episodio il branco di Leaellynasaura trova una nuova coppia dominante. La narrazione chiude l'episodio affermando che con la deriva dei continenti, presto questo ambiente sarà sempre più vicino al Polo Sud, facendo scomparire per sempre questo ecosistema unico.

Animali presenti:

Leaellynasaura · Koolasuchus · Muttaburrasaurus · Allosauro polare · Steropodon (identificato come un mammifero) · Pterosauro (non identificato) · Tuatara · Weta

Morte di una Dinastia

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Modello della testa di Tyrannosaurus utilizzato nel documentario, ora esposta al Museo di Storia Naturale dell'Università di Oxford

Diversi mesi prima della grande estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene, i dinosauri vivono sotto forte stress ambientale a causa di un eccessivo vulcanismo, tanto che una femmina di Tyrannosaurus è costretta ad abbandonare il suo nido e le uova resi sterili a causa dei gas vulcanici velenosi. Mentre cerca un nuovo territorio trova un maschio che la corteggia offrendogli la carcassa di un giovane Triceratops. Tre giorni dopo l'accoppiamento la femmina allontana il maschio per deporre le uova. Pur di proteggere il nido dalle incursioni dei Dromaeosaurus e dei Didelphodon, la femmina preferisce digiunare. Nel frattempo, i branchi di Edmontosaurus vagano tra le isole di vegetazione tra la cenere vulcanica, e i Torosaurus gareggiano tra loro per il diritto di accoppiarsi, perdendo però un loro cucciolo che viene divorato dai Dromaeosaurus. Alla fine, solo tre delle uova di Tyrannosaurus si schiudono; la madre può finalmente cacciare ed uccide un Edmontosaurus per se stessa e la sua covata. Alcuni giorni dopo, per difendere i suoi due figli superstiti, la femmina di Tyrannosaurus viene ferita mortalmente dalla coda di un Ankylosaurus, che gli frattura il femore. Poche ore dopo la femmina muore e i cuccioli rimangono intorno al suo cadavere disperati. Tuttavia, il mattino seguente, tutti i dinosauri della zona come quelli del resto del mondo vengono annientati dall'impatto di una cometa, in quella che verrà ricordata come la grande estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene.

Nell'epilogo finale, vengono mostrate le attuali savane africane dominate dai mammiferi, come il Didelphodon che dopo la scomparsa dei dinosauri ha potuto evolversi in una grande varietà di mammiferi. Tuttavia ancora ai giorni nostri ci sono ancora dei dinosauri che non si sono estinti e che vivono ancora tra noi: gli uccelli.

Animali presenti

Tyrannosaurus · Edmontosaurus (identificato come Anatotitan) · Ankylosaurus · Deinosuchus (identificato come coccodrillo) · Didelphodon · Dinilysia (identificato come serpente) · Dromaeosaurus · Quetzalcoatlus · Torosaurus · Triceratops (carcassa) · Thescelosaurus (non identificato)

Ben Bartlett compose la colonna sonora di Nel mondo dei dinosauri. Bartlett stava allora lavorando con la BBC, avendo prodotto alcuni temi identificativi della stazione per BBC Radio 3. Bartlett venne incoraggiato ad accettare l'incarico di comporre la musica della serie per volere di Haines e James. Bartlett ha scritto diversi leitmotiv in stili separati per ogni episodio, citando i diversi temi e ambientazioni presentati in ogni episodio come ispirazione, elaborando: "Ho provato a creare un mondo sonoro diverso per ogni episodio di Nel mondo dei dinosauri. È stato facile, dato che tutti aveva stati d'animo diversi. Il primo episodio parlava di caldo e sete di sangue, deserti aridi e così via, mentre il secondo era pastorale, pacifico e bellissimo, sui dinosauri che vivevano in simbiosi con le foreste e così via. Il processo di creazione della colonna sonora prevedeva che Bartlett prima guardasse gli episodi senza colonna sonora insieme ai registi, discutendo con loro la possibile musica, quindi scrivesse la musica e producesse un campione per l'approvazione. A volte questo ciò fu difficile poiché la produzione della grafica computerizzata è rimasta indietro e alcune scene non sono state completate in tempo per le sessioni di registrazione.[29]

Il processo di registrazione ha avuto luogo presso gli Angel Recording Studios di Islington, con quattro sessioni sparse nei primi mesi del 1999. La colonna sonora è stata registrata dalla BBC Concert Orchestra. Durante queste sessioni, Bartlett ha ammesso di essersi arricchito di esperienza grazie a questo compito, affermando: "È stata la più grande impresa orchestrale che abbia mai intrapreso e ho imparato moltissimo dalla prima sessione. Cose pratiche, come distribuire le parti ai musicisti prima della sessione, numerare le pagine... piccole cose logistiche che possono davvero rovinare una sessione." La BBC rimase subito colpita dalla colonna sonora e chiese a Bartlett e all'orchestra di produrre anche le tracce per un CD della colonna sonora.[29]

Colonna sonora

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La colonna sonora originale di Ben Bartlett per Nel mondo dei dinosauri fu pubblicata dalla BBC Music su CD, l'11 aprile 2000.[30]

Le musiche composte da Ben Bartlett sono le seguenti: Musiche di Ben Bartlett.

  1. Walking with Dinosaurs – 1:14
  2. The Ankylosaurus – 0:54
  3. Death of the Postosuchus – 2:28
  4. Survival of the Cynodonts – 1:16
  5. Torosaurus Lock Horns – 2:58
  6. Giant of the Skies – 3:50
  7. Flight of the Ornithocheirus – 2:24
  8. Deadly Nightscape – 1:52
  9. Time of the Titans – 3:38
  10. Escape of the Podlets – 0:46
  11. Jurassic Forest – 0:52
  12. Canyon of Terror – 2:15
  13. Islands of Green – 3:58
  14. Cruel Sea – 6:07
  15. Spirits of the Ice Forest – 1:45
  16. Antarctic Spring – 3:19
  17. Sleeping Laellynasaura – 0:57
  18. Secret Flight – 1:47
  19. Departure Of The Muttaburrasaurs – 1:06
  20. Tyrannosaurus – 2:56
  21. Triassic Water – 1:27
  22. End Credits – 0:53

Durata totale: 48:42

Nel mondo dei dinosauri ha ricevuto critiche molto positive da parte della critica dopo la sua trasmissione iniziale. La serie ha vinto due BAFTA per l'Innovazione e la Miglior Musica Originale per la Televisione ed ha guadagnato sei Primetime Emmy Award, vincendo per l'eccezionale programma di animazione, un Outstanding Special Visual Effects e un Outstanding Achievement in Non-Fiction Programming – Sound Editing. In una lista dei 100 più grandi programmi televisivi britannici elaborati dalla British Film Institute nel 1999, votato dai professionisti del settore, Walking with Dinosaurs è stato posto al 72º posto.

La Common Sense Media ha elogiato il programma, dandogli cinque stelle su cinque e dicendo che, "Qualcuno ha avuto una grande idea, di creare una serie di documentari sui dinosauri, ma con tocco. Il volo finale di un vecchio Tropeognathus nel disperato tentativo di accoppiarsi, i piccoli sauropodi che lottano per la sopravvivenza nel tardo Giurassico, le mandrie in migrazione e la vita sottomarina di 150 milioni di anni fa, sembravano tutti reali quanto un normale documentario sugli orsi polari o le scimmie della nevi".[31] Questa tecnica di narrazione della vita preistorica come se fosse un attuale documentario sulla natura è stata utilizzata più volte, ad esempio, nel 2011 con il nuovo documentario della BBC Planet Dinosaur.

È stato anche pubblicato un libro allegato al documentario, scritto da Tim Haines per accompagnare la prima proiezione della serie, nel 1999. Le impostazioni di alcuni dei sei episodi sono state modificate nel libro rispetto alla serie televisiva, e anche il nome di alcuni episodi sono cambiati: il primo episodio è ambientato a Ghost Ranch; nel terzo episodio la località venne cambiata in Solnhofen in Germania, vicino a quelle che allora erano le isole Vindelicisch. Il libro presenta una versione elaborata sullo sfondo di ogni storia, andando a spiegare la scienza su cui gran parte del programma si basa, e comprende la descrizioni dei diversi animali non identificati presenti nella serie.[32]

Show in Live-Action

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I Brachiosaurus animatrone al Walking with Dinosaurs: The Arena Spectacular

Il Walking with Dinosaurs: The Arena Spectacular è un adattamento show teatrale, nonché mostra itinerante della serie che ha avuto origine in Australia nel gennaio 2007 (come Walking with Dinosaurs: The Live Experience), che successivamente è arrivata in tour in Nord America dal 2007 al 2010, in Europa nel 2010, ed è tornato in Nord America fino al 2011. Il tour è arrivato anche in Asia all'inizio nel dicembre 2010. Nel 2011 lo spettacolo ha raggiunto la sua destinazione finale del suo primo tour, in Nuova Zelanda. Nel 2012 lo spettacolo ha proseguito il suo tour nel Regno Unito, Germania, Irlanda, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Paesi Bassi. In Italia, lo show è arrivato nei primi mesi del 2010, con tappa a Milano e Torino.[33] Lo show consiste nel mostrare l'era dei dinosauri dall'ascesa alla caduta con i modelli animatronici di nove specie di dinosauro. Alcuni di essi sono però interpretati da persone in costume (Contrassegnati da *).

Animali animatronici

A spasso con i dinosauri

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Lo stesso argomento in dettaglio: A spasso con i dinosauri.

Rilasciato nel 2013, A spasso con i dinosauri è un lungometraggio sui dinosauri ambientato nel Cretaceo superiore, circa 70 milioni di anni fa. La produzione dispone di dinosauri di animazione computerizzata in contesti live-action con attori come John Leguizamo, Justin Long, Tiya Sircar e Skyler Stone che forniscono il doppiaggio per i personaggi principali. Il film è diretto da Neil Nightingale e Barry Cook, da una sceneggiatura di John Collee.

Il film è prodotto dalla BBC Hearth e dalla Evergreen Films ed il titolo originale è lo stesso della serie originale, Walking with Dinosaurus. Il film, con un budget di 80 milioni di dollari, è stata una delle più grandi produzioni indipendenti fino ad oggi; è stata finanziata da Reliance Entertainment e IM Global, con la distribuzione della 20th Century Fox.[34] I luoghi dove hanno girato il film sono l'Alaska e la Nuova Zelanda, location scelte per la loro somiglianza con l'ambiente preistorico in cui vivevano i dinosauri. La Animal Logic hanno progettato i modelli e le animazioni dei dinosauri al computer e li aggiunge al contesto live-action. Sebbene inizialmente il film doveva avere una narrazione esterna, come nella serie originale, i dirigenti della Fox hanno voluto aggiungere voci fuori campo per collegare il pubblico ai personaggi.

A spasso con i dinosauri ha debuttato il 14 dicembre 2013, al Dubai International Film Festival. È stato rilasciato nei cinema in 2D e in 3D il 20 dicembre 2013. I critici hanno lodato gli effetti visivi del film, ma hanno trovato la narrazione troppo infantile e i dialoghi pietosamente poco divertenti. Il film ha incassato 34,4 milioni di dollari negli Stati Uniti e $ 71,6 milioni in altri territori, per un totale mondiale di 106 milioni di dollari. Il The Hollywood Reporter ha affermato che le prestazioni al botteghino mondiale del film è stato deludente nel contesto del bilancio di produzione e le spese di marketing.

I Giganti della Preistoria

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Nel 2002 venne inoltre prodotta una miniserie sequel composta da sole due puntate: Alla Ricerca dell'Artiglio Gigante (The Giant Claw) e Il Gigante dei Giganti (Land of Giants). In Italia è stata trasmessa su Rete 4 e rilasciata in VHS con il titolo I Giganti della Preistoria, invertendo però l'ordine dei due episodi. Durante il corso delle due puntate speciali, lo zoologo Nigel Marven compiva un immaginario viaggio a ritroso nel tempo per scoprire alcune delle specie più grandi e bizzarre di dinosauri mai esistite, formula che verrà ripresa sempre dagli stessi autori in alcune serie successive.

Alla Ricerca dell'Artiglio Gigante

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75 milioni di anni fa - Cretaceo superiore - Mongolia

In questo primo speciale, Nigel Marven andrà nella Mongolia di 75 milioni di anni fa, per scoprire l'identità di Therizinosaurus, che si rivelerà un grande erbivoro e non un superpredatore, come ipotizzato da Marven. Incontrerà anche un branco di Protoceratops, un gruppo di Saurolophus, un Mononykus, dei Velociraptor e un Tarbosaurus.

Il Gigante dei Giganti

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90 milioni di anni fa - Cretaceo superiore - Argentina

Nell'ultimo speciale, Nigel Marven tornerà indietro nel tempo nell'Argentina del Cretaceo, per incontrare faccia a faccia il Giganotosauro, uno dei dinosauri carnivori più grandi mai esistiti. Inoltre, vedrà un intero branco di Argentinosauri, i più grandi dinosauri di tutti i tempi. È presente anche una battuta di caccia del carnivoro, che in gruppo attacca e uccide un giovane Argentinosauro. Lo zoologo incontra anche un gigantesco coccodrillo, il Sarcosuco.

Accuratezza scientifica

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Michael J. Benton, uno dei consulenti paleontologici per la realizzazione della serie e professore di paleontologia dei vertebrati presso l'Università di Bristol, ha osservato che un gruppo di critici ha allegramente sottolineato che gli uccelli e i coccodrilli, i parenti viventi più vicini dei dinosauri, non urinano, bensì versano i prodotti chimici usati come più solidi in acido urico. Infatti, nel primo episodio di Nel mondo dei dinosauri, il Postosuchus urina abbondantemente. Tuttavia, Benton ha contestato che nessuno può dimostrare che questo sia un vero e proprio errore: l'abbondante urinazione è osservabile nei primitivi tetrapodi (come pesci, anfibi, tartarughe e mammiferi), e forse anche gli arcosauri basali lo facevano. In seguito molti altri presunti "errori" individuati nelle prime settimane sono svanite, in quanto i critici avevano trovato punti sui quali non erano d'accordo, ma che non potevano dimostrare.[35]

L'Ornitholestes, il piccolo teropode che appare nel secondo episodio, è raffigurato con una piccola cresta nasale sul muso. Tuttavia, studi successivi hanno concluso che molto probabilmente questa cresta non era presente, e che la teoria di una cresta ossea sul muso era data dalle ossa nasali danneggiate dell'olotipo.[36] Il Tropeognathus (nella serie identificato come Ornithocheirus) è raffigurato come molto più grande di quanto fosse in realtà. Nel libro basato sulla serie, si è sostenuto che parecchi grandi frammenti ossei provenienti dalla Formazione Santana in Brasile, eventualmente, indicherebbero che il Tropeognathus poteva raggiungere un'apertura alare di quasi 12 metri e un peso di cento chili, il che lo renderebbe uno dei più grandi pterosauri conosciuti.[37] Tuttavia, questi campioni frammentari non sono state descritti formalmente. Le stime più grandi sull'apertura alare di Tropeognathus parlano di circa 6 metri di apertura alare. Gli esemplari che i produttori del programma hanno utilizzato per giustificare tali dimensioni sono attualmente non descritti, e sono oggetto di studio da parte di Dave Martill e David Unwin. Unwin ha dichiarato che non crede la stima più alta sia probabile, e che i produttori abbiano scelto tali cifre, poiché erano più "spettacolari".[38] Tuttavia, nessun altro pterosauro del Cretaceo inferiore avrebbe mai raggiunto tali dimensioni. Allo stesso modo, il Liopleurodon è raffigurato come lungo ben 25 metri nella serie, mentre la taglia adulta media di questo animale si aggira intorno ai 7 metri. Altro evidente errore nella serie sta nello Utahraptor, collocato in Europa anziché negli Stati Uniti.[39]

  1. ^ Pamela McClintock, T-Wreck: Why Fox's 'Walking With Dinosaurs' Went Extinct, 15 Gennaio 2014. URL consultato il 10 Aprile 2016.
  2. ^ La macchina del tempo - Speciale "Nel Mondo dei Dinosauri"
  3. ^ Most expensive television documentary series per minute, Guinness World Records, 14 giugno 2015.
  4. ^ a b c d e f g h i j k Walking with Dinosaurs The Origins, su walkingwithdinosaurs-theorigins.com. URL consultato il 28 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2013).
  5. ^ a b (EN) Karen D. Scott e Anne M. White, Unnatural History? Deconstructing the Walking with Dinosaurs Phenomenon, in Media, Culture & Society, vol. 25, n. 3, 2003, pp. 315–332.
  6. ^ 60th Annual Peabody Awards, May 2001.
  7. ^ Pamela McClintock, Fox Sets 'Walking With Dinosaurs' for Christmas 2013 Release, in The Hollywood Reporter, 2 agosto 2011. URL consultato il 13 agosto 2011.
  8. ^ Max Goldbart, ‘Walking With Dinosaurs’ Returning To BBC & PBS After 25 Years, Deadline, 4 Giugno 2024. URL consultato il 4 Giugno 2024.
  9. ^ a b c d e f g h i j k l m Tim Haines, The Making of…Walking with Dinosaurs, su dinosaurlive.com. URL consultato il 10 Aprile 2016.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Eric Huelsman, Walking With Dinosaurs, 1º Marzo 2000. URL consultato l'11 Aprile 2016.
  11. ^ a b c d e f (EN) Darren Naish, Reminiscing About Walking With Dinosaurs, Part 1, su Tetrapod Zoology, 24 Giugno 2021. URL consultato il 30 Aprile 2022.
  12. ^ Summary [collegamento interrotto], su Walking with Dinosaurs - The Origins. URL consultato il 21 Ottobre 2013.
  13. ^ Tim Haines e Paul Chambers, Introduction, in The Complete Guide to Prehistoric Life, Richmond Hill, Ontario, Firefly Books, 2010.
  14. ^ (EN) Most expensive television documentary series per minute, su Guinness World Records. URL consultato il 30 Aprile 2022.
  15. ^ a b BBC News | Entertainment | BBC launches prehistoric saga, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 30 Aprile 2022.
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  17. ^ a b c Haines, T., 1999, "Walking with Dinosaurs": A Natural History, BBC Books, "Introduction"
  18. ^ BEN BARTLETT: Music For Walking With Dinosaurs, su www.soundonsound.com. URL consultato il 1º Maggio 2022.
  19. ^ Michael J. Benton, The Science of Walking with Dinosaurs (PDF), in Teaching Earth Sciences, vol. 24, 2001, pp. 371–400.
  20. ^ a b c d e (EN) Mike, The People Behind Prehistoric Animal Animatronics and Puppetry, su Everything Dinosaur Blog, 25 Ottobre 2010. URL consultato il 30 Aprile 2022.
  21. ^ a b c (EN) Darren Naish, Reminiscing About Walking With Dinosaurs, Part 2, su Tetrapod Zoology, 4 Luglio 2021. URL consultato il 30 Aprile 2022.
  22. ^ (EN) Mark F. Berry, The Dinosaur Filmography, McFarland, 2015, pp. 264.
  23. ^ New Blood: Walking with Dinosaurs, Original series Episode 1 of 6 bbc.co.uk. Accesso 13 febbraio 2016.
  24. ^ Time of the Titans - Walking with Dinosaurs, Original series Episode 2 of 6, su bbc.co.uk.
  25. ^ Cruel Sea - Walking with Dinosaurs, Original series Episode 3 of 6, su bbc.co.uk.
  26. ^ Giant of the Skies - Walking with Dinosaurs, Original series Episode 4 of 6, su bbc.co.uk.
  27. ^ Spirits of the Ice Forest - Walking with Dinosaurs, Original series Episode 5 of 6, su bbc.co.uk.
  28. ^ Death of a Dynasty - Walking with Dinosaurs, Original series Episode 6 of 6, su bbc.co.uk.
  29. ^ a b Matt Bell, Ben Bartlett: Music For Walking With Dinosaurs, in Sound on Sound, SOS Publications Group, February 2000. URL consultato il 10 aprile 2016.
  30. ^ MacKenzie Wilson, Walking with Dinosaurs: Original TV Soundtrack, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 aprile 2016.
  31. ^ Walking with Dinosaurs review, su Commonsensemedia.com. URL consultato il 24 marzo 2011.
  32. ^ Dave Martill e Naish, Darren, Walking with Dinosaurs: The Evidence, London, BBC Books, 2000, ISBN 0-563-53743-4.
  33. ^ Amar Singh, T-Rex comes to town, su dailymail.co.uk, The Mail Online. URL consultato il 28 maggio 2012.
  34. ^ Dorothy Pomerantz, 'Walking With Dinosaurs' Is A T-Rex Sized Independent Film, in Forbes, 8 novembre 2013. URL consultato il 10 aprile 2016.
  35. ^ "birds and crocodiles, the closest living relatives of the dinosaurs, do not urinate". Archiviato il 29 agosto 2012 in Internet Archive. Benton, M. J. 2001. "The science of 'Walking with Dinosaurs'". Teaching Earth Sciences, 24, 371–400.
  36. ^ Ornitholestes Prehistoric Wildlife. Web. Accesso 12 febbraio 2016.
  37. ^ Haines, T., 1999, "Walking with Dinosaurs": A Natural History, BBC Books, p. 158
  38. ^ Bredow, H.P. (2000). "Re: WWD non-dino questions Archiviato il 4 aprile 2016 in Internet Archive.." Message to the Dinosaur Mailing List, 18 aprile 2000. Accesso 20 gennaio 2011
  39. ^ Adam Smith, Liopleurodon, su The Plesiosaur Directory. URL consultato l'11 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2013).

Collegamenti esterni

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