Limulidi | |
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Maschio adulto di Tachypleus gigas (Müller, 1785) | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa Bilateria |
Superphylum | Protostomia Ecdysozoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Merostomata |
Ordine | Xiphosura |
Famiglia | Limulidae |
Sottofamiglie[1] | |
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I limulidi[2][3][4] (Limulidae Størmer, 1952 †) sono una famiglia di artropodi.
Considerati come "fossili viventi", sono stati rinvenuti fossili di limulidi risalenti a 480 milioni di anni fa.
Aspetti morfologici
[modifica | modifica wikitesto]Questa famiglia, comprendente animali simili a granchi (ma imparentati più con i ragni e gli scorpioni), è caratterizzata dallo scudo a forma di ferro di cavallo, o carapace, che ne ricopre l'intero corpo, eccetto la coda. Sono di color marrone grigiastro e possono raggiungere la lunghezza di 60 cm.
L'addome è unito al cefalotorace e reca sul lato inferiore branchie a forma di foglia; la coda, a forma di spina, è posta sul retro.
L'ossigeno, nel sangue dei limulidi, non viene trasportato dall'emoglobina come avviene nella maggior parte dei mammiferi e dei pesci, bensì dall'emocianina, nella quale è presente il rame che, con la sua ossidazione, conferisce al sangue la tipica colorazione blu[5]. Il loro sangue contiene amebociti, con funzioni analoghe ai globuli bianchi e da cui viene ricavato il lisato di amebociti[6], utilizzato nella ricerca medica.[7]
Comprende 4 specie di "granchi a ferro di cavallo"[8], come il Limulus polyphemus.
Le quattro specie sono:
- Carcinoscorpius rotundicauda, il carcinoscorpio, in Asia meridionale
- Limulus polyphemus, il limulo, nella costa dell'Atlantico degli Stati Uniti e nel Golfo del Messico
- Tachypleus gigas, il tachipleo gigante, in Asia meridionale
- Tachypleus tridentatus, il tachipleo tridentato, in Asia meridionale
Di seguito, il cladogramma della famiglia Limulidae (Lasmdell, 2020)[9].
Limulidae |
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Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Durante la stagione riproduttiva (primavera ed estate negli Stati Uniti nordorientali; tutto l'anno nelle zone più calde o quando sorge la luna piena)[10], i portaspada migrano verso le acque costiere poco profonde. Il maschio più piccolo del portaspada si aggrappa al dorso o all'opistosoma di una femmina più grande con artigli anteriori specializzati e feconda le uova che vengono deposte nella sabbia. Altri maschi, detti "maschi satellite", che non sono attaccati alla femmina, possono circondare la coppia e avere un certo successo nella fecondazione delle uova[11]. Le giovani femmine di pesce spada possono essere identificate dall'assenza di cicatrici da accoppiamento.
La femmina può deporre da 60.000 a 120.000 uova in gruppi di diverse migliaia alla volta. Le uova possono impiegare da 20 a 30 minuti per essere fecondate. Nel L. polyphemus, le uova impiegano circa due settimane per schiudersi; gli uccelli costieri ne mangiano molte prima che si schiudano. Le larve compiono la muta sei volte durante il primo anno e ogni anno dopo i primi 3-4 anni[12][13][14]. La riproduzione naturale in cattività dei portaspada si è dimostrata difficile. Alcune prove suggeriscono che l'accoppiamento avviene solo in presenza di sabbia o fango in cui si sono schiuse le uova di portaspada; non si sa con certezza cosa ci sia nella sabbia che i granchi possano sentire, o come lo sentano. L'inseminazione artificiale e la riproduzione indotta sono state condotte su scala relativamente ampia in cattività, e le uova e i giovani raccolti in natura sono spesso allevati in cattività fino alla maturità[15].
Pesca e gastronomia
[modifica | modifica wikitesto]I limulidi vengono utilizzati negli Stati Uniti come esca nella pesca delle anguille. Recentemente si è assistito a delle moratorie che nello stato del Delaware ne hanno limitato l'uso ai soli maschi della specie e nel 2008 lo stato del New Jersey ha bandito l'uso dell'invertebrato come esca per proteggere Il piovanello maggiore, uccello che si nutre delle uova dei limulidi.
La carne e le uova dei limulidi sono edibili e vengono utilizzate in ricette della cucina della Cina e del Sud-est asiatico (Thailandia, Indonesia e Malesia).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Taxon profile: Limulidae, su BioLib.cz, Biological Library. URL consultato il 3 marzo 2010.
- ^ Dizionario delle scienze naturali, XIV, Firenze, V. Battelli e comp., 1945, p. 194.
- ^ Limulidae, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Limulo, su Sapere.it, De Agostini.
- ^ (EN) Why Horseshoe Crabs Are E. Coli's Worst Nightmare, su Food & Wine. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ (EN) Yasir Mehmood, What Is Limulus Amebocyte Lysate (LAL) and Its Applicability in Endotoxin Quantification of Pharma Products[collegamento interrotto], IntechOpen, 8 gennaio 2019, ISBN 978-1-83880-123-6. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ (EN) Lenka Hurton, Reducing post-bleeding mortality of horseshoe crabs (Limulus polyphemus) used in the biomedical industry (PDF), 2003. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2013).
- ^ (EN) Horseshoe Crab, su National Wildlife Federation. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ (EN) James C. Lamsdell, The phylogeny and systematics of Xiphosura, in PeerJ, vol. 8, 4 dicembre 2020, pp. e10431, DOI:10.7717/peerj.10431. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ Belangkas : Potensi dan Masa Depan, su btu.upm.edu.my. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Facts About Horseshoe Crabs and FAQ, su myfwc.com. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ The Rabbit and the Horseshoe Crab, su www.wakopyrostar.com. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Мечехвост: подводный рыцарь голубых кровей, su yavitrina.ru. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Molting, su www.horseshoecrab.org. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Enhanced growth of juvenile Tachypleus tridentatus (Chelicerata: Xiphosura) in the laboratory: a step towards population restocking for conservation of the species, su www.int-res.com. URL consultato il 15 settembre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Limulidae
- Wikispecies contiene informazioni su Limulidae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Limulidae, su Fossilworks.org.