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Socialismo arabo
Il socialismo arabo (in arabo الاشتراكية العربية?, al-ishtirākiyya al-ʿarabiyya) è il termine con cui viene tradizionalmente indicata l'ideologia politica formulata da Michel 'Aflaq e da Salah al-Din al-Bitar, fondatori del Partito Ba'th assieme ad Akram al-Hawrani, e sviluppatasi poi negli anni successivi tramite figure come Gamal Abdel Nasser, presidente dell'Egitto. Nonostante 'Aflaq sia considerato il primo ad aver formulato il socialismo arabo, questo conobbe diversi sviluppi a partire dal Novecento, soprattutto in seguito alla seconda guerra mondiale e durante il periodo della decolonizzazione.
Fondamentale per il socialismo arabo fu l'idea di panarabismo: secondo tale dottrina, gli arabi avrebbero dovuto unirsi a livello politico tramite uno Stato unitario di tipo federale. Inizialmente, la collaborazione di tutti gli arabi avrebbe favorito l'indipendenza da ogni tipo di dominio coloniale - principalmente britannico e francese, per poi unirsi politicamente. Questa idea, tuttavia, non risentì di formulazioni specifiche e nonostante la presenza di numerosi regimi fondati sul socialismo arabo, solamente in pochi casi si riuscì a dar vita a governi federali (Repubblica Araba Unita), tutti discioltisi nel giro di pochi anni.
Lista di socialisti
[modifica | modifica wikitesto]Ba'thisti (Partito Ba'th irakeno), (Partito Ba'th siriano)
- Zaki al-Arsuzi
- Michel ʿAflaq
- Salah al-Din al-Bitar
- Tariq Aziz
- Saddam Hussein
- Hafiz al-Asad
- Bashar al-Asad
Nasseriani:
Socialisti algerini:
Socialisti marocchini:
Socialisti palestinesi:
- George Habash (pre-1969)
- Nayef Hawatmeh
Socialisti libanesi:
Socialisti siriani (Partito Ba'th siriano):
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maxime Rodinson, Marxism and the Muslim world, Zed Press, 1979, 229 pagine, ISBN 9780905762210 (trad. dell'originale Marxisme et monde musulman, Paris, Éditions du Seuil, 1972, 698 pagine)