Venier
Venier | |
---|---|
Fasciato di rosso e di argento | |
Stato | Repubblica di Venezia |
Titoli | |
Data di fondazione | XI secolo |
Etnia | italiana |
I Venier furono una famiglia patrizia di Venezia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]È una delle casate più antiche della città: alcune tradizioni la ritengono originaria di Vicenza[1], altre addirittura dalla gens Aurelia e dell'imperatore Valeriano[2][3]. Certo è che la presenza dei Venier è documentata solo dall'XI secolo. Dopo la Quarta Crociata ottennero la signoria di Cerigo e Paro e, con i Martinengo e i Lion, i castelli di Zemonico e di Sanguinetto[4].
Sebbene un ramo trasferitosi a Candia avesse partecipato alla rivolta antiveneziana dell'isola, i Venier di Venezia rimasero sempre fedeli alla Serenissima ed ebbero ruoli di primo piano nella vita politica (diedero tre dogi). Altri divennero personalità del mondo culturale[4].
Sarebbero i costruttori della chiesa di San Zan Degolà[1][2].
Membri illustri
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Venier (1330 circa – 1400), doge
- Nicolò Venier (ca. 1483 – 1530) signore di Paros
- Francesco Venier (1489 – 1556), doge
- Sebastiano Venier (1496 – 1578), doge
- Lorenzo Venier (1510 - 1550), letterato, fratello di Domenico
- Domenico Venier (1517 - 1582), letterato, fratello di Lorenzo
- Maffio Venier (1550 - 1586), arcivescovo e letterato, figlio di Lorenzo
Palazzi, ville e castelli
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzi
- Casa Venier a Santa Maria Formosa;
- Casino Venier, in prossimità di Rialto e San Marco;
- Palazzetto Venier, nel sestiere di Dorsoduro;
- Palazzo Venier dei Leoni, ora Peggy Guggenheim Collection;
- Palazzo Venier-Contarini, palazzo gotico sul Canal Grande;
- Palazzo Venier-Manfrin, palazzo neoclassico presso Venezia;
- Ville
- Villa Venier-Contarini, villa veneta a Mira Taglio;
- Villa Colloredo-Venier;
- Villa Contarini-Giovannelli-Venier, presso Vo';
- Villa Venier, presso Sommacampagna.
- Altri
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b John Temple-Leader, Libro dei nobili veneti ora per la prima volta messo in luce, Firenze, Tipografia delle Murate, 1866, pp. 86-87.
- ^ a b Giuseppe Tassini, Curiosità Veneziane vol. 2, note integrative e revisione a cura di Marina Crivellari Bizio, Franco Filippi, Andrea Perego, Venezia, Filippi Editore, 2009 [1863], ISBN 978-88-6495-063-1.
- ^ [1]
- ^ a b Venier, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati
- Teatro Araldico: Famiglia Venier
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Venier
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Venièr, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Brunetti, VENIER, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6009722 · CERL cnp00598992 · GND (DE) 129379174 |
---|