Mingolini-Gugenheim
Il Mingolini-Gugenheim è stato un atelier italiano di alta moda attivo negli anni 1950-60 con un proprio stile libero ma ben definito[1].
Sergio Mingolini (n. Firenze) e Carlo Gugenheim (n. Napoli, 1913; m. Puerto de Pollensa, Majorca, 07.06.1983) raccontavano il loro far moda sempre ancorato alla tradizione sartoriale dell'abito realizzato senza utilizzare il disegno, ma costruito su manichino attraverso la ricerca delle proporzioni.[2]
Esordisce nel 1948 a Capri con una boutique di grande successo, affiancata poi con un atelier in Piazza di Spagna n° 91 a Roma, con una vetrina, per l'epoca, estrosa: gli abiti in una scenografia di decorazioni floreali di vegetali con impiego di frutta fresca, tipiche due mele rosse e una testa di cavalla-donna in velluto nero dalla lunga criniera di capelli veri biondi.[3]
Nel 1960 inizia una propria linea di prêt-à-porter. Nel 1968 cessa l'attività, per la prematura morte di Sergio Mingolini.
I suoi abiti furono apprezzati ed indossati da Silvana Pampanini, ''Babe'' Cushing Mortimer (moglie di William S. Paley, potentissimo fondatore della CBS), Rose Fitzgerald Kennedy, Jacqueline Lee Kennedy e da Soraya.[4][5]
Nel 1953 concorrono a fondare insieme ad altri grandi nomi dell'epoca tra cui le Sorelle Fontana, Alberto Fabiani, Vincenzo Ferdinandi, Emilio Schuberth, Jole Veneziani, Giovannelli-Sciarra, Eleonora Garnett e Simonetta il SIAM - Sindacato Italiano Alta Moda (diventato poi Camera Nazionale della Moda Italiana).[6][7]
Nel luglio del 1954, insieme alle Sorelle Fontana, Vincenzo Ferdinandi, Giovannelli-Sciarra, Emilio Schuberth, Eleonora Garnett e Clarette Gallotti partecipano ad "Alta Moda a Castel Sant'Angelo" ambientato nella suggestiva cornice del celebre Castel Sant'Angelo a Roma.[8] In quella occasione furono premiate le statunitensi Sally Kirkland[9], Fashion Editor di Life e di Vogue USA, Alice Perkins, Fashion Editor di Women's Wear Daily per il loro ruolo di ambasciatrici della moda italiana negli Stati Uniti e la stilista Hannah Troy.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mingolini-Gugenheim label, su a.1stdibscdn.com.
- ^ Dizionario della Moda Mam-e. Mingolini Guggenheim, su moda.mam-e.it, Mam-e. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ Storia della Mingolini-Gugenheim # 2
- ^ (EN) Asta 51 by Bertolami Fine Art - Issuu, su issuu.com. URL consultato il 22 febbraio 2022.
- ^ (ES) El País, Barón de Guggenheim, pintor y modisto de la familia Kennedy, in El País, 7 giugno 1983. URL consultato il 22 febbraio 2022.
- ^ Sindacato Italiano Alta Moda, su dellamoda.it (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2007).
- ^ Gnoli, p.145.
- ^ Moda a Castel Sant'Angelo, su patrimonio.archivioluce.com, Istituto Luce, 30 luglio 1954.
- ^ Foto di Sally Kirkland nel 1954 (JPG), su patrimonio.archivioluce.com, Istituto Luce.
- ^ Zoe Fontana, Vincenzo Ferdinandi, Sally Kirkland, Emilio Schuberth, Hannah Troy e Alice Perkins a Castel Sant'Angelo (JPG).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sofia Gnoli, Un secolo di moda italiana, Meltemi editore, 2005, SBN IT\ICCU\RAV\1381758.