Rosa Dainelli
Rosa Costanza Dainelli | |
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Nascita | Cuveglio in Valle, 2 maggio 1901 |
Morte | Cuveglio, 17 marzo 1973 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Specialità | Servizio Informazioni Militare |
Anni di servizio | 1941-1943 |
Grado | agente segreto |
Comandanti | Cesare Amè |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna dell'Africa Orientale Italiana, Guerriglia Italiana in Africa Orientale |
Altre cariche | medico, funzionario Bureau International de Travail |
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Rosa Costanza Danielli (Cuveglio in Valle, 2 maggio 1901 – Cuveglio, 17 marzo 1973) è stata un'agente segreto del SIM attivo nell'Africa orientale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Rosa Costanza Danielli[1], di professione medico, fu attiva nella resistenza italiana in Etiopia, allora parte dell'Africa Orientale Italiana, durante la seconda guerra mondiale, quando le armate britanniche occuparono la colonia italiana. Partecipò attivamente alle azioni contro le truppe britanniche, inquadrata in uno dei nuclei più attivi di Addis Abeba[2] in qualità di agente del Servizio informazioni militare[3].
Nell'agosto del 1942, dimostrando grande coraggio ed abilità, riuscì a penetrare in un sorvegliatissimo deposito di munizioni di Addis Abeba facendolo saltare con la dinamite[2]. In questo, i britannici vi conservavano anche ingenti quantità di proiettili Fiocchi calibro 9x19 (preda di guerra), che intendevano usare per i loro mitragliatori Sten[3], per i quali erano a corto di munizioni. Per questa azione gli inglesi poterono usarli meno estesamente per diversi mesi. Sfuggita all'esplosione fu però fatta prigioniera e trasferita a Dire Daua, dove entrò in contatto con Olga Corsini Olsoufieff[2] anch'essa accusata di far parte della resistenza italiana[4].
Sfuggita ad una possibile condanna a morte in quanto sabotatrice e spia, rimase segregata per quindici mesi fino al suo rilascio e rimpatrio, avvenuto nel gennaio 1943 con il secondo viaggio delle navi bianche. Rientrata in Italia le fu affidato dal partito fascista l'incarico di fiduciaria del fascio di Cagliari, che lei rifiutò [5].
Alla fine della guerra è stata decorata con la medaglia di bronzo al Valor Militare.
Dall'11 novembre 1948 al 2 luglio 1949 ricoprì l'incarico di funzionario presso l'International Labour Organization di Ginevra[6].
È deceduta a Cuveglio il 17 marzo 1973.
Contrasti storiografici
[modifica | modifica wikitesto]Poiché sono scarse le fonti documentali, le informazioni su Rosa Danielli sono carenti o contraddittorie.
Per il suo cognome, le fonti oscillano tra Danielli e Dainelli, mentre il suo attentato viene collocato da alcuni la sera del 15 settembre 1941, e non nell'agosto dell'anno successivo (quando la stessa era sotto sorveglianza inglese).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rosa Costanza Danieli - Una vita coraggiosa di Giorgio Roncari. URL consultato il 2 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2017).
- ^ a b c Fabrizio Di Lalla, p. 93.
- ^ a b Gianni Ferraro, p. 200.
- ^ Fabrizio Di Lalla, p. 143.
- ^ Fabrizio Di Lalla, Sotto due bandiere. Lotta di liberazione etiopica e resistenza italiana in Africa Orientale, Solfanelli Editore, Chieti, 2016, pp.234-235.
- ^ Archive of ILO, 4, route des Morillons (CH) 1211 Geneva 22, Switzerland
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Cernuschi, La resistenza sconosciuta in Africa Orientale, Rivista Storica, dicembre 1994, Rivista Italiana Difesa
- Sebastian O'Kelly, Amedeo - the true story of an Italian's war in Abyssinia, 2002 Paperback ISBN 0-00-655247-1
- Alberto Rosselli, Storie Segrete - Operazioni sconosciute o dimenticate della seconda guerra mondiale, Iuculano Editore, Pavia, 2007
- Gianni Ferraro, Enciclopedia dello spionaggio nella seconda guerra mondiale, Teti srl editore, 2010.
- Fabrizio Di Lalla, Le italiane in Africa Orientale, Solfanelli, 2014.
- Fabrizio Di Lalla, Sotto due bandiere. Lotta di liberazione etiopica e resistenza italiana in Africa Orientale, Solfanelli Editore, Chieti, 2016, pp.234-235