Partita italiana

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Partita italiana
abcdefgh
8
a8 torre del nero
c8 alfiere del nero
d8 donna del nero
e8 re del nero
g8 cavallo del nero
h8 torre del nero
a7 pedone del nero
b7 pedone del nero
c7 pedone del nero
d7 pedone del nero
f7 pedone del nero
g7 pedone del nero
h7 pedone del nero
c6 cavallo del nero
c5 alfiere del nero
e5 pedone del nero
c4 alfiere del bianco
e4 pedone del bianco
c3 pedone del bianco
f3 cavallo del bianco
a2 pedone del bianco
b2 pedone del bianco
d2 pedone del bianco
f2 pedone del bianco
g2 pedone del bianco
h2 pedone del bianco
a1 torre del bianco
b1 cavallo del bianco
c1 alfiere del bianco
d1 donna del bianco
e1 re del bianco
h1 torre del bianco
8
77
66
55
44
33
22
11
abcdefgh
Mosse1.e4 e5
2.Cf3 Cc6
3.Ac4 Ac5
4.c3
Codice ECOC51-C54
Evoluzione diApertura di gioco aperto

La partita italiana è un'apertura nel gioco degli scacchi caratterizzata dalle mosse:

  1. e4 e5
  2. Cf3 Cc6
  3. Ac4 Ac5
  4. c3

Questa linea di gioco è nota da secoli[1]: se ne parla in un trattato di Pedro Damiano del 1512, ed altre mosse di questa linea sono riportate in opere ancora più antiche. Fu riportata in auge da un grande scacchista italiano, Gioachino Greco, che la analizzò approfonditamente dando il suo nome ad una variante di questa apertura, la variante Greco.

Con questa apertura il Bianco punta a conquistare il centro con i suoi pedoni, per poi portare l'attacco sul lato del re avversario. La spinta del pedone in c3 sostiene l'avanzata successiva del pedone bianco di donna in d4, crea una pressione al centro, e stabilisce i pedoni al centro.

Se il Nero gioca subito 4…Cf6, è possibile 5.Cg5 attaccando con due pezzi il punto f7, con crescente pressione e varianti molto tattiche che conducono anche a posizioni originate dalla difesa dei 2 cavalli; altrimenti, il Bianco può continuare posizionalmente con l'arrocco, oppure con 5.d4 o anche con 5.d3 seguita dall'avanzata del pedone 'b' e 'a', guadagnando spazio sull'ala di donna mentre si mantiene pressione al centro.

Il Nero, data l'assenza del cavallo bianco in c3, può dal canto suo spingere in d5 il proprio pedone 'd' (dopo aver sviluppato un cavallo in f6 o e7), alterando la natura del centro e liberando l'alfiere c8, può limitare il gioco del Bianco sull'ala di donna tramite la spinta del pedone 'a' in a5, mantenendo il suo alfiere c5 sulla diagonale a7-g1, puntato verso la zona del futuro arrocco corto del Bianco.

Di solito, dopo l'arrocco e l'attivazione dei pezzi leggeri, si producono posizioni tatticamente taglienti dovute alle spinte di pedone al centro, con conseguente alterazione degli equilibri. Altre continuazioni possono prevedere sacrifici di alfiere o cavallo nella casa f7, esponendo il re avversario (gambetto Jerome e attacco fegatello). Tali continuazioni, sebbene a volte spettacolari, non sono molto usate dal momento che il nero - difendendo correttamente - può assumere facilmente un vantaggio.

Continuazioni

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  • 4...De7 variante Alekhine
    • se 5.d4 Ab6 6.Ag5 variante Mestel
  • 4...Cf6 5.d3 variante chiusa
    • se 5...d6 6.b4 sotto-variante Blackburne-Bird
  • 4...Cf6 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+ 7.Ad2 Axd2+ 8. Cbxd2 d5 9. exd5 Cxd5 10. Db3 Cce7 11. 00 00 variante Tarrasch (gioco manovrato - pari opportunità)
  • 4...Cf6 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+ 7.Rf1 d5 8.exd5 Cxd5 9.Cc3 Ae6 10. Axd5 Axd5 11.De2+ Ae7 variante di Cracovia
  • 4...Cf6 5.d4 exd4 6.e5 variante Steinitz
  • 4...Cf6 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+ 7.Cc3 variante Greco
    • 7...Cxe4 8.O-O Axc3 9.d5 attacco Möller
      • 9...Af6 10.Te1 Ce7 11.Txe4 d6 12.Ag5 Axg5 13.Cxg5 0-0 14.Cxh7 famosa variante a cui il nero risponde 14...Af5 15.Th4 Te8 16.Dh5 f6 ecc.

L'attacco Möller ha ricevuto una tale attenzione in passato ed è stato oggetto di analisi tanto approfondite che è assurto al rango di apertura a sé stante.[senza fonte]

Attacco Möller
abcdefgh
8
a8 torre del nero
c8 alfiere del nero
d8 donna del nero
e8 re del nero
h8 torre del nero
a7 pedone del nero
b7 pedone del nero
c7 pedone del nero
d7 pedone del nero
f7 pedone del nero
g7 pedone del nero
h7 pedone del nero
c6 cavallo del nero
d5 pedone del bianco
c4 alfiere del bianco
e4 cavallo del nero
c3 alfiere del nero
f3 cavallo del bianco
a2 pedone del bianco
b2 pedone del bianco
f2 pedone del bianco
g2 pedone del bianco
h2 pedone del bianco
a1 torre del bianco
c1 alfiere del bianco
d1 donna del bianco
f1 torre del bianco
g1 re del bianco
8
77
66
55
44
33
22
11
abcdefgh
4...Cf6 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+(Ab6?) 7.Cc3 Cxe4 8.0-0 Axc3(Cxc3?) 9.d5! Af6! 10.Te1 Ce7 11.Txe4 d6 12.Ag5 Axg5 13.Cxg5 h6!? 14.De2!? hxg5 15.Te1 Ae6 16.dxe6 f6

Attacco Möller

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Questa variante, proposta dal danese Möller nel 1899, è caratterizzata dal tratto 9.d5 (che alcuni commentatori ritengono così forte da annotarlo come 9.d5![2][3]). In essa il Bianco cede un pedone e rinuncia temporaneamente a recuperare un pezzo leggero per realizzare un forte attacco sull'ala del re avversario. Il Nero deve reagire con estrema precisione, per parare tutte le minacce e far esaurire l'attacco[4].

  • C53 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.c3
    • C54 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.c3 Cf6
  1. ^ De Firmian, p. 18.
  2. ^ Giorgio Porreca, Manuale teorico-pratico delle aperture, Milano, Mursia, 1971, ISBN 88-425-1196-X.
  3. ^ Oscar Ghedina, Il gioco degli scacchi interamente visualizzato, Hoepli, 1982, ISBN 88-203-1320-0.
  4. ^ De Firmian, pp. 20-21.
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