Casa Ghiringhelli
Casa Ghiringhelli | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Milano |
Indirizzo | piazzale Lagosta, 2 |
Coordinate | 45°29′19.49″N 9°11′26.47″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1934-1935 |
Stile | razionalista |
Uso | residenziale |
Piani | 8 |
Realizzazione | |
Architetto | Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni |
Committente | Famiglia Ghiringhelli |
La Casa Ghiringhelli è un edificio residenziale multipiano di Milano, progettato dagli architetti Lingeri e Terragni in stile razionalista, che è situato in piazzale Lagosta al civico 2.
L'edificio si trova in una posizione urbanisticamente rilevante, nel quartiere dell'Isola: si affaccia su piazzale Lagosta e costituisce il fondale prospettico dell'asse dei viali Zara e Fulvio Testi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione dell'edificio venne commissionata nel 1932 a Pietro Lingeri dai fratelli Gino e Livio Ghiringhelli, artisti, per conto dei quali l'architetto aveva già allestito la galleria d'arte “Il Milione”[1]. Alla progettazione della casa collaborò anche Giuseppe Terragni, che in quegli anni aveva instaurato un prolifico sodalizio professionale con Lingeri, acquisendo diverse commesse per la costruzione di case ad appartamenti a Milano.
Il progetto venne presentato agli uffici comunali in una prima versione nel dicembre 1933, e nella versione definitiva nel mese seguente. I lavori iniziarono nel febbraio 1934 e si conclusero nel 1935[1].
Nel 1949, per ottenere un migliore sfruttamento degli spazi, la proprietà fece chiudere una delle due terrazze dell’ultimo piano[1].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L’edificio occupa un lotto a forma di trapezio irregolare, compreso fra piazzale Lagosta e le vie Garigliano e Volturno; esso è costruito in cortina lungo il filo stradale, e pertanto delimita un cortile interno[1].
Le due vie laterali divergono dal piazzale con inclinazioni diverse, determinando perciò una notevole asimmetria nella composizione complessiva; per mascherare questa irregolarità, i progettisti disegnarono le facciate inserendo un basamento rivestito in pietra serpentina nera, e un fronte superiore a sbalzo con risvolti laterali ad angolo retto, separati dalle facciate laterali da due fenditure da cui fuoriescono i balconi[1][2].
La facciata principale su piazzale Lagosta è movimentata da un gioco complesso di arretramenti e avanzamenti, conclusi lateralmente e superiormente da una motivo a cornice, utilizzato dagli autori anche nelle case Rustici e Toninello progettate negli stessi anni[1].
La struttura portante è in calcestruzzo armato con muri di riempimento in Italpomice; le facciate esterne sono intonacate[2].
Internamente la casa, che conta sette piani più il terreno, è adibita ad appartamenti di varia metratura. All'ultimo piano vennero posti gli appartamenti padronali della famiglia Ghiringhelli, con spazi adibiti all'attività artistica e terrazze; al piano terreno vi sono negozi[1][2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Quattro case in Milano degli architetti Lingeri e Terragni, in Casabella, n. 85, gennaio 1935, pp. 14-15, ISSN 0008-7181 .
- Chiara Baglione ed Elisabetta Susani (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, Milano, Electa, 2004, ISBN 88-435-7989-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Ghiringhelli, su lombardiabeniculturali.it.