Anita B.

Anita B.
Robert Sheehan e Eline Powell in una scena del film
Lingua originale	Inglese, Ebraico
Paese di produzione	Italia, Ungheria
Anno	2014
Durata	90 min
Rapporto	2,35:1
Genere	drammatico
Regia	Roberto Faenza
Soggetto	Roberto Faenza
Sceneggiatura	Roberto Faenza, Edith Bruck (romanzo),[1] Nelo Risi, Iole Masucci (collaborazione)
Produttore	Elda Ferri, Luigi Musini
Produttore esecutivo	Norton Herrick, Andrea Manganelli, Ron Stein
Casa di produzione	Jean Vigo Italia, Cinemaundici, Rai Cinema
Distribuzione in italiano	Good Films
Fotografia	Arnaldo Catinari
Montaggio	Massimo Fiocchi
Effetti speciali	Massimo Ciarasaglia, Fabio Traversari
Musiche	Paolo Buonvino[2]
Scenografia	Andrea di Palma
Costumi	Anna Lombardi
Trucco	Alberico D'Alessandro, Valentina Marzona, Francesca Tampieri
Interpreti e personaggi
Eline Powell: Anita Robert Sheehan: Eli Andrea Osvárt: Monika Antonio Cupo: Aron Moni Ovadia: zio Jacob Nico Mirallegro: David Jane Alexander: Sarah Clive Riche: medico Guenda Goria: pianista Christian Bianco: Milos Eva Kuen: prigioniero Emma Lo Bianco: giovane ragazza Franco Moscon: ballerina
Doppiatori italiani
Valentina Favazza: Anita Flavio Aquilone: Eli Chiara Gioncardi: Monika Niseem Onorato: Aron Moni Ovadia: zio Jacob Luca Mannocci: David Jane Alexander: Sarah Luciano Roffi: medico Guenda Goria: pianista Gerolamo Alchieri: Roth

Anita B. è un film del 2014 diretto da Roberto Faenza, adattamento cinematografico del romanzo Quanta stella c'è nel cielo di Edith Bruck.^[1]

Cecoslovacchia,1945. La seconda guerra mondiale è appena terminata e Anita, sedicenne ebrea ungherese sopravvissuta ad Auschwitz, ma rimasta orfana, è accolta in casa della zia paterna Monika a Zvíkovské.

Anita ora vive con la zia, lo zio Aron, il piccolo Roby, figlio dei due, e Eli, fratello di Aron e quindi cognato di Monika in una casa confiscata dal governo cecoslovacco ai tedeschi espulsi dal Paese dopo la guerra.

Anita viene subito trattata con freddezza da Monika che le proibisce di parlare della sua esperienza nel campo di concentramento. Inoltre le viene proibito di uscire di casa, dato che la ragazza è priva di documenti. Ciò nonostante, invitata dagli zii che confidano nella confusione, una sera partecipa a una festa. Qui due poliziotti, rendendosi conto che si tratta di un'ungherese, scoprono che non è in regola e la arrestano. Imprigionata, viene liberata quando, pochi giorni dopo, ottiene i suoi documenti.

Passano i giorni e Anita comincia a lavorare in una sartoria, dove fa amicizia con David. Nel frattempo tra Anita e Eli inizia una tormentata storia d'amore. Un giorno Anita scopre di essere incinta: vorrebbe confidarsi con David, ma il giovane è partito per Gerusalemme. Quando rivela a Eli il suo stato, l'uomo reagisce male e decide di portare l'amante a Praga per farla abortire. Anita è riluttante, ma lo segue a Praga, poiché crede di esserne innamorata.

Al momento dell'intervento, il medico si rende conto che Anita vorrebbe tenere il bambino e le somministra un calmante per simulare un'anestesia. Poi la congeda riconsegnando a lei il denaro sborsato da Eli per l'aborto. Anita torna con Eli alla loro stanza d'albergo e lui esce chiudendola a chiave all'interno. Anita, capendo finalmente di non essere amata da Eli, scappa saltando dal balcone e raggiunge il centro di accoglienza per ebrei della città, dove sa che vengono organizzati viaggi verso Marsiglia, per poi salpare verso la Palestina. La giovane, infine, riesce a partire assieme ad altri ragazzi ebrei per raggiungere Gerusalemme, dove c'è David, e, sul camion che la porterà a Marsiglia, viaggia serena verso il passato del suo popolo con un solo bagaglio: il futuro.

Il film è un adattamento cinematografico del romanzo Quanta stella c'è nel cielo di Edith Bruck,^[1] eseguito con la collaborazione di Nelo Risi e Iole Masucci.

Pur essendo ambientato in Cecoslovacchia il film è stato girato quasi interamente in Trentino-Alto Adige tra Bolzano, Egna, Merano e Fortezza.^[1]

La colonna sonora è stata realizzata da Paolo Buonvino e prodotta dalla Warner Chappell Music Italiana.^[2][3]

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• Cinematografo: 3/5^[4]
• Comingsoon.it: 3,7/5^[5]
• Movieplayer: 2,8/5^[6]
• mymovies: 2,52/5^[7]

• 2014 - Capri, Hollywood
  • Miglior attrice emergente a Eline Powell
  • Premio Educational a Roberto Faenza

• Film sull'Olocausto
• Superstiti dell'Olocausto

• Anita B., su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
• Anita B., su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
• Anita B., su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
• Anita B., su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
• Anita B., su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
• Anita B., su Badtaste.
• Anita B., su Comingsoon.it, Anicaflash.
• (EN) Anita B., su IMDb, IMDb.com.
• (EN) Anita B., su AllMovie, All Media Network.
• (EN) Anita B., su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
• (EN) Anita B., su Metacritic, Red Ventures.
• (EN) Anita B., su Box Office Mojo, IMDb.com.
• Anita B., su cinematografo.it. URL consultato il 25 gennaio 2018.
• Anita B. a Gerusalemme, su cinematografo.it. URL consultato il 25 gennaio 2018.
• Anita B., il dopo Shoah, su cinematografo.it. URL consultato il 25 gennaio 2018.

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