Valérie Lemercier

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Valérie Lemercier

Valérie Lemercier (Dieppe, 9 marzo 1964) è un'attrice, cantante, regista e sceneggiatrice francese.

Nata da una famiglia di agricoltori, Valérie Lemercier cresce a Gonzeville. Dopo aver studiato al conservatorio di Rouen, nel 1988 debutta sul piccolo schermo con la serie televisiva Palace, in cui interpreta il ruolo di "Lady Palace", esilarante custode del buon gusto. Lo stesso anno, appare per la prima volta al cinema, in Milou a maggio di Louis Malle.

Nel 1989 interpreta a teatro Valérie Lemercier au Splendid, reinterpretato nel 1990 al Théâtre du Palais-Royal. Sempre nello stesso teatro, recita in Un fil à la patte di Georges Feydeau, diretto da Pierre Mondy.

Nel 2002 le viene affidato il suo primo ruolo drammatico da Claire Denis, in Vendredi soir, storia d'amore tra due sconosciuti.

Nel 2006, fa parte del cast di due commedie: Fauteuils d'orchestre di Danièle Thompson e Le Héros de la famille di Thierry Klifa e co-scritto da Christopher Thompson. Il primo lungometraggio le vale il Premio César 2007 come migliore attrice non protagonista.

Nel 2009 contribuisce con dei disegni al dizionario Petit Larousse.

Nel 2011, è la celebrità invitata sulla passerella della sfilata di moda ready-to-wear Anti-Jeunisme di Jean-Paul Gaultier.

Nella sua carriera cinematografica ha vinto due Premi César.

L'attrice al Festival di Cannes 2008.

Valérie Lemercier era compagna del musicista Bertrand Burgalat. Pur mantenendo una grande amicizia, si sono, però, separati nel 1997. Ha avuto una relazione per sette anni con l'avvocato Hervé Temime.

  • Palace – serie TV (1988-1989)

Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Valérie Lemercier è stata doppiata da:

Premi e riconoscimenti

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Premio César -
2007 - Migliore attrice non protagonista - Un po' per caso, un po' per desiderio (Fauteuils d'orchestre)
2022 - Migliore attrice - Aline - La voce dell'amore (Aline)
  1. ^ Stephen Holden, Time Travelers With Bad Breath and Worse Manners, in New York Times, 12 luglio 1996. URL consultato il 15 marzo 2009.
  2. ^ Karen Durbin, Quietly Celebrating A One-Night Stand, in New York Times, 29 giugno 2003. URL consultato il 15 marzo 2009.
  3. ^ Stephen Holden, A Dose of French Film, Civil and Sane, in New York Times, 10 marzo 2006. URL consultato il 15 marzo 2009.
  4. ^ Manhola Dargis, A Collision of Role Players on the Busy Avenue of Life, in New York Times, 16 febbraio 2007. URL consultato il 15 marzo 2009.

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