Coordinate: 45°56′53.8″N 9°40′22.06″E

Stazione di Piazza Brembana

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Piazza Brembana
stazione ferroviaria
già San Martino de' Calvi Nord
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàPiazza Brembana
Coordinate45°56′53.8″N 9°40′22.06″E
Lineeferrovia della Valle Brembana
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1926
Soppressione1966
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, di testa
Binari3
GestoriSocietà Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana
OperatoriSocietà Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana

La stazione di Piazza Brembana era il capolinea settentrionale della ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1926 e il 1966, a servizio dell'omonimo comune.

Il piazzale dell'allora stazione San Martino de' Calvi Nord nel dettaglio di una cartolina d'epoca

La stazione fu aperta nel 1926, al completamento della seconda tratta della ferrovia della Valle Brembana, che dal 1906 collegava Bergamo con San Giovanni Bianco, e assunse il nome definitivo nel 1956, allorché la località mutò il nome da San Martino de' Calvi Nord a quest'ultimo.

Così come il servizio lungo la linea, le infrastrutture di stazione erano gestite dalla Società Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana (FVB), cui il 15 ottobre 1903 era stato subconcesso l'esercizio da parte della deputazione provinciale[1].

Dopo decenni di intenso utilizzo da parte dei viaggiatori e nonostante l'esistenza di una domanda di traffico merci, l'impianto fu chiuso nel 1966 insieme all'intera linea[2].

Strutture e impianti

[modifica | modifica wikitesto]
Il piazzale con, sullo sfondo, la rimessa FVB

Configurata come stazione di testa, la stazione disponeva di un fascio merci dotato di magazzino ed era raccordata con un'impresa che spediva il legname proveniente dall'alta valle[3].

Era inoltre disponibile una rimessa a due binari per il ricovero del materiale rotabile.

La stazione era capolinea di quasi tutti i servizi viaggiatori a carattere locale svolti dalla FVB sulla propria linea sociale classificati Omnibus e Accelerati.

Negli anni cinquanta e fino al 1960 venne istituita una coppia di treni diretti estivi verso Milano effettuata con automotrici FS, che a Bergamo venivano scissi in due sezioni instradate rispettivamente da/per Clusone e Piazza Brembana[4].

Il traffico merci era costituito da treni raccoglitori che sostavano nelle diverse località della linea.

  1. ^ C. Ferruggia, G. Leopardi e L. Martinelli, La ferrovia della valle Brembana, op. cit., p. 6.
  2. ^ G. Leopardi, C. Ferruggia e L. Martinelli, Le ferrovie delle valli bergamasche, op. cit., p. 24.
  3. ^ C. Ferruggia, G. Leopardi e L. Martinelli, La ferrovia della valle Brembana, op. cit., p. 7.
  4. ^ M. Cacozza, Le ferrovie delle valli bergamasche, op. cit., p. 14.
  • Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli, La ferrovia della valle Brembana, in Mondo Ferroviario, n. 64, ottobre 1991, pp. 6–13.
  • Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli, Le ferrovie delle valli bergamasche, in Tutto treno & storia, n. 15, aprile 2006, pp. 22–33.
  • Marco Cacozza, Le ferrovie delle valli bergamasche, in Tutto treno & storia, n. 31, aprile 2014, pp. 10–15.
  • Felice Riceputi, La ferrovia di Valle Brembana, in "Il sogno brembano. Industrializzazione e progresso sociale nella Valle Brembana del primo Novecento", Centro Storico Culturale Valle Brembana, 2006, pp. 13–128.
  • Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli, Treni e tramvie della Bergamasca, Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988. ISBN non esistente

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]