Il Pisa debuttò in campionato alla seconda giornata, essendo stato rinviato l'incontro alla prima giornata contro il Petrarca per un disguido postale che aveva fatto sì che quattro giocatori nerazzurri fossero ancora sprovvisti di tessera. Il club ebbe un'ottima partenza vincendo sette partite consecutive e alla sesta giornata, nonostante la partita in meno, era in vetta alla classifica. Nelle successive tre partite conquistò solo un punto (pareggio con il Casale e sconfitte contro Inter e Sampierdarenese) concludendo il girone di andata al terzo posto staccata di quattro punti dalla capolista Sampierdarenese (ma con la partita contro il Petrarca ancora da recuperare).
Nel girone di ritorno il club accusò una notevole flessione perdendo le prime quattro partite e allontanandosi inesorabilmente dalla vetta. Chiuse al quarto posto, staccata di undici punti dalla Pro Vercelli vincitrice del girone.
^La partita dell'8 ottobre 1922 fu rinviata per il fatto che quattro giocatori del Pisa erano sprovvisti di tessera a causa di un disguido postale.
^Sospesa per incidenti sul punteggio di 1-2 (10' Guerrieri, 57' Audisio, 85' Tornabuoni I).
^L'incontro del 10 dicembre 1922 fu rinviato e recuperato il 28 gennaio 1923.
^Sospesa all'85' sul punteggio di 2-0 (55' Conti, 58' Agradi).
^Arbitro del Novara F.A. che risiedeva a Novara. Solo Fontanelli ha indicato Firenze, perché le cronache lo hanno sempre attribuito a Novara oppure al Novara F.A. L'errore è notevole considerando che gli arbitri fiorentini erano gestiti dalla Lega Sud oppure dalla Lega Nord solo per partite del centro Italia, sia per motivi di distanza geografica che per il pagamento dei rimborsi chilometrici e dei biglietti dei treni. Canestrini era nei ruoli arbitrali della Lega Nord.
^Gara di domenica 22 aprile anticipata a sabato 21 aprile 1923.