Kawasaki Z 750
Kawasaki Z 750 | |
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Kawasaki Z 750 | |
Costruttore | Kawasaki |
Tipo | Naked[1] |
Produzione | dal 2003 al 2012 |
Sostituisce la | Kawasaki Ninja 500 |
Sostituita da | Kawasaki Z800 |
Stessa famiglia | Kawasaki Z 1000 |
Modelli simili | Suzuki GSX-S750, Yamaha FZ8 |
La Kawasaki Z 750 è una motocicletta prodotta dalla casa motociclistica giapponese Kawasaki dal 2003[2] al 2012.
Profilo e contesto
[modifica | modifica wikitesto]Presentata in anteprima nel 2003, è stata poi introdotta in Europa nel 2004 e negli USA nel 2005.[3] La Z 750 è stata creata come modello più economico della più grande Z1000, dalla quale riprende il motore ma in una nuova versione con cilindrata ridotta a 750 cc.
A spingere la moto c'è un inedito motore a quattro cilindri in linea frontemarcia dalla cilindrata totale di 748 cm³ (con l'alesaggio da 68,4 mm e la corsa da 50,9), alimentato da un sistema ad iniezione elettronica con corpi farfallati. All'avantreno trova posto un forcella telescopica della Kayaba da 41 mm regolabile nel precarico.
Nel 2005 è stata introdotta la Z 750S, una variante più turistica che andava a sostituire la Kawasaki ZR-7S.[4] Questa versione ha una sella unica allungata invece che della sella divisa in due parti della Z 750 standard, semicarenatura, tachimetro e un contagiri analogici ripresi dai modelli ZX-R invece che del quadro strumenti digitale. Altre differenze si trovano nella sella posizionata leggermente più in basso, maniglioni e luci posteriori derivati dalla ZX10.
Nel 2007 Kawasaki ha lanciato una versione aggiornata della Z 750, con molte modifiche estetiche e meccaniche. Il motore è stato rivisto per avere più coppia nei bassi regimi e per ridurre le vibrazioni. La sospensione anteriore è stata sostituita con una nuova forcella a steli rovesciati, mentre i freni a disco anteriori e posteriori utilizzano dischi forati a "margherita".[5]
Nel 2011, accanto alla Z 750 standard, Kawasaki ha presentato la Z 750R, versione aggiornata in molte componenti come sospensioni e freni. Questo allestimento si differenzia per sospensioni anteriori migliorate, pinze dei freni anteriori radiali con tubi in treccia metallica, forcellone in alluminio e strumentazione nera. Esteticamente inoltre il gruppo ottico, il parafango anteriore e gli indicatori di direzione anteriori e posteriori sono stati ridisegnati.[6]
La produzione è terminata nel 2012, venendo sostituita l'anno seguente dalla nuova e più grande Z800.
Caratteristiche tecniche
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.motoblog.it/post/8856/kawasaki-z-750-non-solo-moto-da-bar
- ^ https://www.motorbox.com/moto/moto-viste-e-provate/moto-primo-contatto/kawasaki-z-750-1-2
- ^ https://books.google.it/books?id=SPYDAAAAMBAJ&pg=PA14&dq=Kawasaki+Z750&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwirr7STi9D7AhWMPewKHUjqBaMQ6AF6BAgFEAM#v=onepage&q=Kawasaki%20Z750&f=false
- ^ https://books.google.it/books?id=E86bEyC7DzoC&pg=PA32&dq=Kawasaki+Z750&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwizo9Hqi9D7AhVC2qQKHX8OA1Y4ChDoAXoECAMQAw#v=onepage&q=Kawasaki%20Z750&f=false
- ^ https://www.motorbox.com/moto/moto-viste-e-provate/kawasaki-z750-2007
- ^ https://www.motorcyclenews.com/bike-reviews/kawasaki/z750r/2011/
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kawasaki Z 750
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kawasaki Z 750, su dueruote.it.
- Sito ufficiale, su kawasaki.it.