Into the Millennium Tour
Into the Millennium Tour | |||
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La boy band durante l'Into the Millennium Tour | |||
Tour di Backstreet Boys | |||
Album | Millennium | ||
Inizio | 2 giugno 1999 | ||
Fine | 15 marzo 2000 | ||
Spettacoli | 115 | ||
Cronologia dei tour di Backstreet Boys | |||
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L'Into the Millennium Tour è un tour mondiale della band statunitense dei Backstreet Boys per la promozione del loro album di successo, Millennium. Il tour comprendeva ben 115 show (tutti subito sold-out) spartiti in tre parti.[1] La più importante parte del tour ha coinvolto numerose arene e stadi dell'America settentrionale, mentre la prima vera e propria parte ha coinvolto i paesi dell'Europa, tra cui l'Italia, dal 2 giugno al 7 agosto 1999 e comprendeva 40 concerti in più di 30 città e 13 paesi.[2]
Aspetto tecnico
[modifica | modifica wikitesto]Palco
[modifica | modifica wikitesto]Il palco del tour aveva una forma pentagonale situato proprio al centro dell'eventuale arena o stadio in modo che gli spettatori potevano posizionarsi a 360 gradi.[3]
Merchandise
[modifica | modifica wikitesto]I Backstreet Boys furono d'accordo a lanciare una campagna per promuovere il tour in esclusiva con Burger King. Si trattava di un set di tre CD e una VHS che contenevano canzoni e video dal tour.[4] Ogni CD For The Fans includeva tre brani live dal tour e dei contenuti esclusivi per il computer. La cassetta conteneva invece i retroscena delle canzoni, interviste e speciali sul tour.
Scaletta
[modifica | modifica wikitesto]- "Larger Than Life"
- "Get Down (You're the One for Me)"
- "The One"
- Introduzione alla band
- "As Long as You Love Me"
- "Don't Wanna Lose You Now"
- "Quit Playin' Games (With My Heart)"
- "Don't Want You Back"
- "The Perfect Fan"
- "Back To Your Heart" (preceduta dall'assolo col piano di Kevin Richardson)
- Medley: "Everybody (Backstreet's Back)"/"We've Got It Goin' On"/"That's The Way I Like It"
- "Spanish Eyes"
- "I'll Never Break Your Heart"
- "No One Else Comes Close"
- "All I Have to Give"
- "Show Me the Meaning of Being Lonely"
- "It's Gotta Be You"
- "I Want It That Way"
Date del tour
[modifica | modifica wikitesto]- Concerti cancellati e rimandati
14 settembre 1999 | Sunrise, Florida | National Car Rental Center | Riprogrammato il 5 dicembre 1999 |
15 settembre 1999 | Sunrise, Florida | National Car Rental Center | Riprogrammato il 6 dicembre 1999 |
22 febbraio 2000 | Greenvile | BI-LO Center | Cancellato |
5 marzo 2000 | Oklahoma City, Oklahoma | Myriad Convention Center Arena | Cancellato |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Backstreet Boys Wrap Up Sold-out World Tour, in World Beat, NYRock, 24 marzo 2000. URL consultato il 18 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2008).
- ^ Ray Waddell, Backstreet Boys Sell Out 53 Shows In One Day, in Billboard.com, 17 agosto 1999. URL consultato il 18 maggio 2008.
- ^ John Sakamoto, Backstreet Boys talk about tour, in Jam!, 22 maggio 1999. URL consultato il 18 maggio 2008.
- ^ Rob Evans, Burger King To Sell New Backstreet Boys CDs, Video, in liveDaily, 18 agosto 2000. URL consultato il 18 maggio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2010).
- ^ Giovanna Grassi e Sandra Cesarale, Backstreet Boys, supershow da fantascienza [Backstreet Boys, super sci-fi show], su Corriere della Sera, 30 giugno 1999. URL consultato l'8 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ Igor Cubillo, Backstreet Boys no llena Anoeta en su primer concierto en España [Backstreet Boys does not fill Anoeta in their first concert in Spain], su El País, 12 luglio 1999. URL consultato l'8 dicembre 2013.
- ^ Mitch Schneider, Marcee Rondan e Todd Brodginski, BACKSTREET BOYS PREPARE FOR 2000 TOUR ON THE HEELS OF FOUR BILLBOARD AWARDS, su msopr.com, Los Angeles, California, Mitch Schneider Organization, 23 dicembre 2000. URL consultato l'8 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
- ^ Mitch Schneider, Marcee Rondan e Todd Brodginski, HISTORY-MAKING BACKSTREET BOYS COMPLETELY RE-DEFINE THE CONCERT INDUSTRY, su msopr.com, Los Angeles, California, Mitch Schneider Organization, 23 dicembre 1999. URL consultato l'8 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).