Westland Whirlwind
Westland Whirlwind | |
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Un Whirlwind in volo, in una rara foto a colori della seconda guerra mondiale. | |
Descrizione | |
Tipo | Caccia e Cacciabombardiere |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Teddy Petter |
Costruttore | Westland Aircraft |
Data primo volo | 11 ottobre 1938 |
Data entrata in servizio | giugno 1940 |
Data ritiro dal servizio | 1943 |
Utilizzatore principale | Royal Air Force |
Esemplari | 114 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 9,98 m (32 ft 9 in) |
Apertura alare | 13,71 m (45 ft 0 in) |
Altezza | 3,53 m (11 ft 7 in) |
Superficie alare | 23 m² (250 ft²) |
Peso a vuoto | 3 770 kg (8 310 lb) |
Peso max al decollo | 4 652 kg (10 256 lb) |
Propulsione | |
Motore | 2 Rolls-Royce Peregrine 12 cilindri a V |
Potenza | 885 hp (660 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 579 km/h (360 mph) |
Autonomia | 1 300 km (808 mi) |
Tangenza | 9 145 m (30 000 ft) |
Armamento | |
Cannoni | 4 Hispano Mk. I calibro 20 mm nel muso |
Bombe | fino a 453 kg (1 000 lb) |
Note | dati riferiti alla versione Mk.I |
i dati sono estratti da Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo[1] | |
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Il Westland Whirlwind (letteralmente Mulinello, tromba d'aria) era un cacciabombardiere monoposto e bimotore prodotto dall'azienda britannica Westland Aircraft negli anni quaranta ed impiegato durante la seconda guerra mondiale.
Pur mostrando buon potenzialità non ebbe largo impiego operativo nella RAF, prevalentemente a causa di problemi di messa a punto dei motori.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto del Whirlwind nacque in risposta alla specifica F.37/35 emessa dall'Air Ministry per la produzione di un aereo da caccia, ognitempo, armato espressamente con cannoncini automatici.
Tra le proposte pervenute (tra le quali una versione dell'Hurricane ed una dello Spitfire), venne proclamato vincitore il Westland P.9, che venne appunto denominato Whirlwind.
Il primo dei due prototipi fu portato in volo l'11 ottobre 1938 e già dalle prime prove i Whirlwind evidenziarono buone doti velocistiche e di maneggevolezza[2], ma misero ben presto in luce i limiti dei motori (una coppia di Rolls-Royce Peregrine) che denunciavano perdite di potenza alle quote superiori ai 20 000 ft (circa 6 100 m).
La soluzione dei problemi ai motori si rivelò un compito arduo (aggravata dalla difficoltà di approvvigionamento del particolare tipo di carburatori): la produzione del Whirlwind procedette a rilento e venne limitata a 112 esemplari di serie, prima che la Rolls-Royce decidesse di abbandonare lo sviluppo del Peregrine al fine di concentrare i propri sforzi produttivi sui motori Merlin e Griffon.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Progettato da Teddy Petter (che firmerà in futuro altri prestigiosi progetti come l'English Electric Canberra, l'English Electric Lightning ed il Folland Gnat), il Whirlwind era l'espressione delle più avanzate tecnologie dell'epoca: la fusoliera era di tipo monoscocca ed il rivestimento era in duralluminio; il pilota sedeva in posizione molto avanzata, il che garantiva una visibilità eccellente, e la cabina di pilotaggio era una delle prime a copertura interamente vetrata.
Elemento caratteristico del velivolo[2] erano gli impennaggi cruciforme (curiosamente somiglianti a quelli che appariranno successivamente nel Gloster Meteor) e le grandi gondole motore nelle semiali, che alloggiavano anche gli elementi anteriori del carrello (di tipo triciclo posteriore).
Anche i motori, due 12 cilindri a V Rolls-Royce Peregrine, incorporavano soluzioni estremamente avanzate: erano dotati di sistema di raffreddamento a liquido (acqua e glicole etilenico) pressurizzato, compressore volumetrico e carburatori a depressione.
Infine l'armamento era tra i più potenti allora impiegati, con 4 cannoncini aeronautici Hispano Mk. I calibro 20 mm, disposti all'estremità del muso del velivolo. Gli esemplari riconvertiti come cacciabombardieri, alloggiavano nelle semiali griglie per 2 o 4 bombe (per un totale di 1 000 lb)
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Nel luglio del 1940 (oltre 18 mesi dopo il primo volo), divenne operativo il primo Squadron da caccia equipaggiato con i Whirlwind (il 263th); ne sarebbe seguito solamente un secondo (il 137th Squadron) nel settembre del 1941. Tra l'altro l'elevata velocità di atterraggio del Whirlwind limitava il numero degli aeroporti dal quale il caccia della Westland poteva operare.
L'impiego come caccia ebbe vita molto breve e presto i Whirlwind furono destinati alla scorta dei bombardieri leggeri ed, in un secondo momento, direttamente a missioni di attacco al suolo (equipaggiati con 2 o 4 bombe in griglie subalari, fino ad un massimo di 1 000 lb).
In questa veste i Whirlwind presero parte alle missioni Rhubarb (operazioni oltre la Manica, che avevano come bersagli convogli ferroviari, aerei al suolo, navi nei porti, truppe e automezzi nemici)[2].
Fuori produzione già dal 1942, nel dicembre del 1943[2] i Whirlwind furono definitivamente ritirati dalla prima linea e rimpiazzati dai più recenti Hawker Typhoon.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Mk.I: Prima versione di serie, destinata all'impiego come intercettore. Costruita in 112[1] esemplari (oltre ai 2 prototipi, che ebbero denominazione di fabbrica P.9).
- Mk.IA: Circa 67 esemplari di Mk.I vennero riconvertiti per l'impiego come cacciabombardieri; l'unica modifica consisteva nell'installazione di griglie subalari per l'alloggiamento del carico offensivo (2 o 4 bombe).
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Galleria d'immagini
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Il Whirlwind con le marche P6985 'HE-J', ancora del N° 263 Squadron della RAF
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Il collaudatore della Westland, Harald Penrose, in volo con uno degli ultimi Whirlwind prodotti, marcato P7110.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Angelucci e Matricardi 1979, p. 53.
- ^ a b c d Boroli e Boroli 1983, p. 235.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.3), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979.
- (EN) Victor Bingham, Whirlwind, The Westland Whirlwind Fighter, Shrewsbury, UK, Airlife Publishing Ltd., 1987, ISBN 1-85310-004-8.
- Achille Boroli, Adolfo Boroli, L'Aviazione, Vol.12, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983.
- (EN) William Green, Warplanes of the Second World War, Fighters, Vol. 2, Londra, Macdonald, 1961.
- (EN) William Green, Gordon Swanborough, WW2 Aircraft Fact Files - RAF Fighters, Part 3, Londra, Jane's, 1981, ISBN 0-7106-0119-0.
- (EN) Alan W. Hall, Westland Whirlwind F.Mk.I, Warpaint Series no.54, Luton, Berfordshire, UK, Warpaint Books, 2006.
- (EN) Derek N. James, Westland: A History, Gloucestershire, UK, Tempus Publishing Ltd., 2002, ISBN 0-7524-2772-5.
- (EN) Derek N. James, Westland (Images of England), Gloucestershire, UK, Tempus Publishing Ltd., 1997, ISBN 0-7524-0799-6.
- (EN) Francis K. Mason, Royal Air Force Fighters of World War Two, Volume One, Windsor, Berkshire, UK, Hylton Lacy Publishers Ltd., 1969.
- (EN) David Mondey, Westland (Planemakers 2), Londra, Jane's Publishing Company, 1982, ISBN 0-7106-0134-4.
- (EN) Michal Ovcacik, Karel Susa, Westland Whirlwind: Mk.I Fighter, Mk.I fighter-bomber, Praga, Mark 1 Ltd., 2002, ISBN 80-902559-6-5.
- (EN) Bruce Robertson, Westland Whirlwind Described, Dandenong, Victoria, Australia, Kookaburra Technical Publications, 1970, ISBN 0-85880-004-7.
- (EN) John W.R. Taylor, "Westland Whirlwind" Combat Aircraft of the World from 1909 to the present, New York, G.P. Putnam's Sons, 1969, ISBN 0-425-03633-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Whirlwind
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, Westland Whirlwind, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 13 settembre 2009.
- (EN) Westland Whirlwind, su Military dictionary, http://www.militaryfactory.com. URL consultato il 13 settembre 2009.
- (EN) Westland Whirlwind, su The History of Flight, http://www.century-of-flight.net. URL consultato il 13 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2009).
- (EN) Westland Whirlwind, su Warbird Resource Group, http://www.warbirdsresourcegroup.org/. URL consultato il 13 settembre 2009.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2007000266 · J9U (EN, HE) 987007544876005171 |
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