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Utente:Defros/Sandbox
Azione | |
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Leader | Carlo Calenda |
Presidente | Matteo Richetti |
Stato | Italia |
Sede | Via Poli 3, Roma |
Fondazione | 21 novembre 2019 |
Ideologia | Terza via[1][2] Liberalismo sociale[3][4][5][6] Europeismo[7][8] Riformismo[6][9][10][11] Liberalismo[12][13] Femminismo[14][15][16] |
Colori | Blu |
Slogan | «Entra in Azione!» |
Azione (IV) è un partito politico italiano di centro[17], fondato il 21 novembre 2019 da Carlo Calenda, europarlamentare e militante del partito democratico.
È un partito che si dichiara liberale, riformista[6] e in forte opposizione al nazionalismo, al populismo e al sovranismo.
Ideologia e posizioni
[modifica | modifica wikitesto]23 luglio 2019 presenta alla Direzione nazionale del PD un ordine del giorno costituito da un documento unitario, approvato con un'ampia maggioranza, dove si ribadisce che Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono e rimarranno incompatibili perché divisi da valori opposti, e inoltre individua tre priorità evidenti su cui costruire immediatamente un piano per l'Italia: scuola e formazione, sanità e investimenti.
Tuttavia il 28 agosto 2019, in seguito alla caduta del governo Conte I sostenuto da M5S e Lega e dopo numerosi appelli alla dirigenza del partito, annuncia l'uscita dal PD a seguito dell'ormai raggiunta intesa fra i democratici e il M5S per formare un governo, comunicando quindi di voler costituire "Siamo Europei" in un nuovo partito progressista.
Il 21 novembre seguente lancia ufficialmente Azione, la sua nuova formazione politica progressista e riformista, insieme al senatore Matteo Richetti e a un comitato promotore. I riferimenti ideali del nuovo partito sono nelle tesi di Carlo Rosselli sul socialismo liberale, da cui il nome, che richiama il Partito d'Azione, nel liberalismo sociale di Piero Gobetti, e nel popolarismo di Don Luigi Sturzo. Il simbolo è invece caratterizzato dal testo bianco, con una freccia “verso il futuro” rappresentata come cavità della lettera "A", immerso nel blu elettrico, colore della bandiera europea, rappresentante lo spirito europeista del partito. Inoltre Azione si prefigge di creare un fronte che abbia come centro valoriale la difesa della democrazia liberale in netto posizionamento anti-sovranista e anti-populista.
In attesa del primo congresso nazionale il partito è retto da una Direzione Nazionale costituita dai 50 membri del Comitato Promotore di Azione, tra i quali si annoverano: di Azione: il sociologo Stefano Allievi, l'imprenditore Alberto Baban, il giornalista Alessandro Barbano, l'ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della difesa Vincenzo Camporini, l'imprenditore Luciano Cimmino, l'avvocata Isabella De Monte, la storica Emma Fattorini, il sindaco di Siracusa Francesco Italia, l'avvocato Andrea Mazziotti, l'informatica Mara Mucci, il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo, il politico Mario Raffaelli, il medico Walter Ricciardi, il politico Giulio Cesare Sottanelli la ricercatrice e docente Mila Spicola, e la consigliera regionale del Lazio Valentina Grippo.
Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2020 il 26 gennaio, Azione partecipa per la prima volta con propri candidati a una tornata elettorale nella lista "Bonaccini Presidente". Nel collegio di Modena viene eletta Giulia Pigoni, il primo consigliere regionale eletto di Azione.
Il 4 agosto 2020 aderisce ad Azione il deputato Enrico Costa, già ministro per gli Affari Regionali di AP nei governi Gentiloni e Renzi con Calenda. Il giorno seguente fa lo stesso l'onorevole Nunzio Angiola, proveniente dal Misto e prima dal M5S.
Calenda ha avviato fin dalla fondazione del nuovo soggetto politico una critica all'esecutivo fondata principalmente su idee d'ispirazione liberaldemocratica, accusando il PD di essersi eccessivamente piegato al populismo, che avrebbe nei pentastellati la sua principale espressione. In occasione del referendum costituzionale per l'approvazione della riforma basata sul taglio del numero di parlamentari a 400 deputati e 200 senatori, avviata dal governo Conte I e proseguita dal governo Conte II, Azione si è schierata per il "no".
Alle elezioni regionali del 20-21 settembre dello stesso anno, Azione si schiera nella coalizione di centrosinistra nelle Marche, dove sostiene alcuni candidati della lista "Mangialardi Presidente", e in Toscana, dove sostiene dall'esterno Eugenio Giani. In Puglia invece si schiera, insieme a Italia Viva e +Europa, a sostegno di Ivan Scalfarotto e della lista "Scalfarotto Presidente", e contro il presidente uscente di centro-sinistra, Michele Emiliano. Negli stessi giorni alle elezioni amministrative, Azione presenta per la prima volta un proprio simbolo a Trento, a sostegno del candidato del centrosinistra Franco Ianeselli: nelle elezioni amministrative di Trento, Azione ottiene il 4,4% dei voti, in lista con l'Unione, ed elegge due consiglieri.
Il 18 ottobre seguente, ospite della trasmissione televisiva Che tempo che fa, Calenda annuncia di volersi candidare a sindaco di Roma in vista delle comunali del 2021. All'indomani della candidatura +Europa e PRI annunciano il proprio sostegno.
Il 17 novembre 2020 i parlamentari di Azione e +Europa comunicano l'unione delle rispettive rappresentanze parlamentari in un'unica componente nel Gruppo misto al Senato (+Europa/Azione) e Camera (Azione/+Europa/Radicali Italiani). L'intento, scrivono, è quello di rafforzare l'azione politica di opposizione per una più incisiva critica al governo Conte II, che sia severa ma sempre costruttiva, mossa dalle comuni posizioni europeiste e liberaldemocratiche antitetiche a quelle del blocco sovranista in parlamento.
Il 26 novembre 2020 la deputata Flora Frate annuncia il suo ingresso in Azione, aderendo al Gruppo misto componente Azione-+Europa-Radicali Italiani.
Il 21 gennaio 2021 Calenda annuncia che alle prossime elezioni Azione e +Europa faranno parte di una lista "liberal democratica e riformista", aggiungendo inoltre che essa dovrà aver peso tale da essere "decisiva per la costituzione di ogni governo". Conferma arriva dalle segreterie dei due partiti con nota congiunta: "rafforziamo il coordinamento politico e la partecipazione ad iniziative comuni. Continuando a lavorare insieme per costruire una lista liberal democratica in vista delle prossime elezioni politiche includendo movimenti politici, associazioni e personalità che abbiano condiviso i nostri valori e proposte." Già a novembre 2020, in seguito alla costituzione del gruppo parlamentare e tramite documento politico congiunto, il Partito Repubblicano Italiano aveva siglato un accordo con Azione volto a perseguire questo obiettivo, riconfermando poi l'impegno a gennaio 2021. Al percorso comune si è poi unito il Partito Liberale Italiano.
Il partito conta attualmente 1 europarlamentare (Calenda stesso), 1 senatore (Matteo Richetti), 2 deputati (Enrico Costa e Nunzio Angiola) e 4 consiglieri regionali, oltreché diversi sindaci, tra cui il sindaco di Siracusa Francesco Italia e quello di Cinisi Giangiacomo Palazzolo.
Ad aprile, come già fatto da +Europa e Partito Repubblicano Italiano, anche Italia Viva scioglie la riserva sul proprio sostegno a Calenda in vista delle elezioni comunali di Roma che sono slittate ad ottobre, mentre il PD sceglie di indire le primarie. Il 24 maggio, nel corso di una conferenza stampa, presenta ufficialmente la sua candidatura lanciando la lista civica Calenda Sindaco.
I propri riferimenti ideali sono ravvisabili nei moderni concetti della Terza via, nel solco delle esperienze riformatrici di J.F. Kennedy, Bill Clinton, Tony Blair e Barack Obama,[18][19][20][21] e nelle tesi sul liberalismo sociale.[22][23] In politica estera prevalgono significative posizioni europeiste.[22][24][25]
Renzi ha descritto il suo partito come una "casa giovane, innovativa e femminista, dove vengono lanciate nuove idee per l'Italia e l'Europa".[26]
Carta dei valori
[modifica | modifica wikitesto]In occasione della Leopolda del 2019 è stata presentata la carta dei valori del partito. Tra i punti principali inseriti nel documento guida troviamo:
- il puntuale riferimento alla Costituzione repubblicana e antifascista, alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e alla Dichiarazione universale dei diritti umani
- l'impegno per una formazione permanente, considerata strumento indispensabile di mobilità sociale[27]
- la riaffermazione del principio della parità di genere
- la centralità delle politiche occupazionali, sia per il settore pubblico sia privato[28]
- la necessità di rilanciare una convinta globalizzazione, stigmatizzando ogni forma di protezionismo
- il contrasto a ogni forma di criminalità, degrado, mafia e terrorismo[29]
- un'integrazione politica ed economica europea maggiormente incisiva: elezione diretta del Presidente della Commissione europea, liste transnazionali[30][31]
- l'opposizione al nazionalismo, al populismo e al sovranismo[32][33][34][35][36][37][38]
Collocazione europea
[modifica | modifica wikitesto]Italia Viva ha aderito al gruppo Renew Europe,[39] nato nel luglio 2019 per iniziativa di ALDE e Partito Democratico Europeo, con gli eletti del partito La République En Marche, guidato dal Presidente francese Emmanuel Macron.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nascita
[modifica | modifica wikitesto]Il 16 settembre 2019, pochi giorni dopo la formazione del governo Conte II, Matteo Renzi annuncia in un'intervista a la Repubblica la sua uscita dal PD; il giorno seguente annuncia che il suo nuovo partito si chiamerà Italia Viva.[40]
Nei giorni successivi vengono ufficializzati i gruppi parlamentari alla Camera dei deputati (composto da 26 membri)[41] e al Senato (gruppo congiunto insieme al Partito Socialista Italiano, composto da 14 membri di Italia Viva, oltre Riccardo Nencini del PSI).[42][43] Tra i parlamentari aderenti al nuovo partito, quasi tutti provenienti dal PD, figurano Roberto Giachetti, Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Gennaro Migliore.[44] Renzi ha inoltre confermato il sostegno della neonata forza politica al governo Conte II[40] all'interno del quale Italia Viva è rappresentata dalle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e dal sottosegretario agli esteri Ivan Scalfarotto.[45]
Il 18 settembre aderisce la senatrice di Forza Italia Donatella Conzatti dopo che il 10 settembre, in occasione del voto di fiducia al nuovo esecutivo, aveva votato in dissenso rispetto al suo gruppo parlamentare.[46][47][48] Il 25 settembre 2019 la senatrice Gelsomina Vono lascia il Movimento 5 Stelle e annuncia l'adesione a Italia Viva.[49] Poco più di una settimana dopo, il 5 ottobre, anche la senatrice Annamaria Parente esce dal Partito Democratico e fa il suo ingresso nel gruppo parlamentare di Italia Viva.[50] Il 17 ottobre l'onorevole Catello Vitiello, eletto coi 5 Stelle ma espulso dal movimento prima delle elezioni, aderisce a Italia Viva. Il 5 ottobre Massimo Bertoni, primo cittadino di Vezzano Ligure, è il primo sindaco ad aver aderito alla nuova formazione politica.[51] Il 20 ottobre l'europarlamentare del PD Nicola Danti, subentrato il 5 settembre a Roberto Gualtieri nominato ministro dell'economia e delle finanze nel governo Conte II, lascia il partito ed aderisce ad Italia Viva.[52]
Il 25 ottobre aderisce ad Italia Viva la deputata Giuseppina Occhionero, eletta nelle file di Liberi e Uguali.[53] Il 12 dicembre aderisce il deputato Davide Bendinelli, forzista ed ex coordinatore regionale del Veneto di Forza Italia.[54]
2019
[modifica | modifica wikitesto]Italia Viva ha manifestato il suo sostegno al governo Conte II. La linea del partito circa l'alleanza con il Movimento 5 Stelle consiste nel ritenere che questa sia un’alleanza pro tempore, ovvero destinata solo a sostenere il suddetto esecutivo e non a diventare un'alleanza politico-elettorale sistemica.[55]
All'interno del governo, nei primi mesi di attività, hanno avanzato proposte sullo sblocco dei cantieri (Piano Italia Shock), la riforma dell'IRPEF, il mantenimento della prescrizione (comportando uno scontro nella maggioranza, in particolare con il ministro della giustizia Alfonso Bonafede) e il sostegno alle famiglie (pacchetto "Family Act" della ministra Bonetti).
In occasione delle elezioni regionali in Umbria del 26 ottobre 2019 il partito, pur sostenendo il candidato della coalizione civica (Centrosinistra-5 Stelle), ha deciso di non presentarsi con una propria lista.
2020
[modifica | modifica wikitesto]Il 1º febbraio si insedia come europarlamentare per la Francia[56] Sandro Gozi (già deputato italiano del PD, sottosegretario di Stato nei governi Renzi e Gentiloni, e in seguito aderente ad Italia Viva), eletto all'interno della lista liberale ed europeista Renaissance, sostenuta da La République En Marche - partito politico guidato dal Presidente francese Emmanuel Macron - e MoDem. Gozi afferisce al gruppo Renew Europe e risulta l'unico europarlamentare di nazionalità diversa da quella del Paese in cui è stato eletto.[57][58][59]
Il 12 febbraio l'europarlamentare di Italia Viva Nicola Danti lascia l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, gruppo cui afferiscono gli europarlamentari del PD, e passa al gruppo Renew Europe.[60]
Il 18 febbraio la deputata Michela Rostan abbandona il gruppo Liberi e Uguali e aderisce a Italia Viva;[61] nella stessa data, al Senato, aderisce al gruppo il senatore Tommaso Cerno, proveniente dal Partito Democratico,[62] il quale però dopo pochi giorni cambia idea e si iscrive al gruppo misto.[63]
Il 26 gennaio si tengono le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. Italia Viva non ha presentato una propria lista in nessuna delle due regioni, sostenendo comunque in Emilia-Romagna il candidato presidente della coalizione di centro-sinistra Stefano Bonaccini, all'interno della lista civica Bonaccini Presidente.[64][65]
Per quanto riguarda le elezioni politiche suppletive (collegio Campania 07 del Senato il 23 febbraio, collegio Lazio 1 - 01 della Camera il 1º marzo, collegio Umbria 02 del Senato l'8 marzo), Italia Viva ha sostenuto le liste unitarie del centro-sinistra.
Il 20 e 21 settembre si tengono le elezioni regionali in Campania, in Liguria, nelle Marche, in Puglia, in Toscana, in Valle d'Aosta e in Veneto. Italia Viva ha presentato un proprio candidato autonomo in Liguria (Aristide Massardo, assieme a PSI e +Europa), in Puglia (Ivan Scalfarotto, in alleanza con Azione e +Europa[66][67][68]) e in Veneto (Daniela Sbrollini, con il sostegno di Civica per il Veneto, PSI e PRI). Viceversa, il partito ha deciso di sostenere con proprie liste i candidati presidenti del centro-sinistra in Campania (Vincenzo De Luca, assieme a PSI e DemoS), nelle Marche (Maurizio Mangialardi, con la lista Civici Marche) e in Toscana (Eugenio Giani, assieme a +Europa). In Valle d'Aosta, infine, ove non è prevista l'elezione diretta del presidente di regione, IV si presenta appaiata a Union Valdôtaine Progressiste e in lista con Stella Alpina.
Italia Viva ha ottenuto complessivamente circa il 3,5%[69] (7,4% in Campania, 2,4% in Liguria, 3,1% nelle Marche, 1,4% in Puglia, 4,5% in Toscana, 8,9% in Valle d'Aosta, 0,6% in Veneto).[70]
2021
[modifica | modifica wikitesto]Dopo settimane di tensioni nella maggioranza,[71] il 13 gennaio Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni degli esponenti di Italia Viva dal governo Conte II, innescando così la crisi di governo. In occasione del voto di fiducia a Camera e (19 gennaio) e Senato (20 gennaio), i parlamentari di IV si sono astenuti, con l'eccezione dei deputati Vito De Filippo e Michela Rostan, che hanno votato la fiducia al governo e sono passati rispettivamente al PD (18 gennaio) e al Gruppo misto (2 febbraio).
Durante le consultazioni condotte dal Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, il partito ha manifestato la volontà di appoggiare il nascente esecutivo. Italia Viva è così entrata nel governo Draghi, in carica dal 13 febbraio, al cui interno Elena Bonetti ha nuovamente assunto la carica di ministra per le pari opportunità e la famiglia. Il 24 febbraio vengono nominati i sottosegretari del nuovo governo, in carica dal 1º marzo, tra cui Teresa Bellanova come viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Ivan Scalfarotto come sottosegretario all'interno.
Nelle istituzioni
[modifica | modifica wikitesto]Camera dei deputati
[modifica | modifica wikitesto]XVIII legislatura |
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27 deputati |
Nel gruppo Italia Viva: Lucia Annibali, Michele Anzaldi, Davide Bendinelli, Maria Elena Boschi, Matteo Colaninno, Camillo D’Alessandro, Mauro Del Barba, Marco Di Maio, Cosimo Ferri, Silvia Fregolent, Maria Chiara Gadda, Roberto Giachetti, Gianfranco Librandi, Luigi Marattin, Gennaro Migliore, Mattia Mor, Sara Moretto, Luciano Nobili, Lisa Noja, Giuseppina Occhionero, Raffaella Paita, Ettore Rosato, Ivan Scalfarotto, Francesco Scoma, Gabriele Toccafondi, Massimo Ungaro, Catello Vitiello.
Senato della Repubblica
[modifica | modifica wikitesto]XVIII legislatura |
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16 senatori |
Nel gruppo IV-PSI: Teresa Bellanova, Francesco Bonifazi, Vincenzo Carbone, Donatella Conzatti, Giuseppe Cucca, Davide Faraone, Laura Garavini, Nadia Ginetti, Leonardo Grimani, Ernesto Magorno, Mauro Maria Marino, Annamaria Parente, Matteo Renzi, Daniela Sbrollini, Valeria Sudano, Gelsomina Vono.
Parlamento europeo
[modifica | modifica wikitesto]IX legislatura |
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2 eurodeputati |
Nel gruppo Renew Europe: Nicola Danti, Sandro Gozi[72]
Governi
[modifica | modifica wikitesto]- 2019-2021, governo Conte II, con M5S, PD e LeU (fino al 14 gennaio 2021)
- Teresa Bellanova, ministra delle politiche agricole alimentari e forestali (5 settembre 2019 - 14 gennaio 2021)
- Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia (5 settembre 2019 - 14 gennaio 2021)
- Ivan Scalfarotto, sottosegretario agli esteri (16 settembre 2019 - 14 gennaio 2021)
- 2021-, governo Draghi, con M5S, FI, LSP, PD e LeU (dal 13 febbraio 2021)
- Teresa Bellanova, viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (1º marzo 2021-)
- Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia (13 febbraio 2021-)
- Ivan Scalfarotto, sottosegretario all'interno (1º marzo 2021-)
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Al vertice del partito ci sono due coordinatori nazionali; anche a livello locale, ovvero per province e per agglomerati urbani vasti, sono nominati due coordinatori. Sia i coordinatori nazionali sia quelli locali sono una coppia maschio-femmina, per il principio di parità di genere. Il responsabile comunicazione è Alessio De Giorgi.
Organi nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Coordinatori nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Coordinatore | Periodo |
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Teresa Bellanova - Ettore Rosato | 18 settembre 2019 - in carica |
Presidenti dei gruppi parlamentari
[modifica | modifica wikitesto]Camera dei deputati
[modifica | modifica wikitesto]- 24 settembre 2019 – in carica: Maria Elena Boschi, vice: Luigi Marattin
Senato della Repubblica
[modifica | modifica wikitesto]- 24 settembre 2019 – in carica: Davide Faraone, vice: Laura Garavini
Feste e convegni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal 2019 il convegno la Leopolda è diventata la convention ufficiale di Italia Viva.[73]
Simbologia
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 ottobre 2019 viene aperta sul sito ufficiale del partito una votazione per scegliere il logo del partito. Il logo del partito è stato scelto attraverso una votazione sul sito del movimento politico e prevedeva la possibilità di scelta tra tre simboli.[74] Il 19 ottobre 2019 presso la Leopolda di Firenze viene presentato il logo ufficiale.[75]
Il logo del partito è il seguente:
I colori utilizzati degradano dall'arancione al fucsia, fino ad arrivare al rosso fragola.
Simbolo del partito
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andrea Bonzi, Panarari: "Italia Viva? Un nome per attrarre i ceti produttivi", Quotidiano.Net, 18 settembre 2019.
- ^ Rebecca Graziosi, Bernie Sanders non piace proprio a nessuno (e per questo piace a noi), Liberopensiero, 2 febbraio 2020.
- ^ Maria Scopece, Avversari leali con il Pd e alternativi a M5S. Scalfarotto spiega Italia Viva, formiche.net, 20 ottobre 2019.
- ^ Italia viva come Scelta civica, i militanti dicono sì a una strategia centrista e no ai 5Stelle, la Repubblica, 30 ottobre 2019.
- ^ (FR) Valérie Segond, Italie: Matteo Renzi fausse compagnie au Parti démocrate, Le Figaro, 17 settembre 2019.
- ^ a b c Osvaldo Sabato, Leopolda, Renzi apre ai moderati delusi: "Noi riformisti e liberali", Firenze, La Nazione, 20 ottobre 2019.
- ^ Angela Mauro, L'orizzonte europeo di Italia viva è En marche, Huffington Post, 20 settembre 2019.
- ^ Post-Brexit: Sandro Gozi da Renzi a Macron approda al Parlamento europeo, Euronews, 29 gennaio 2020.
- ^ Quelli della Leopolda, Renzi a Firenze: "Italia Viva è la casa dei riformisti", 11 settembre 2020.
- ^ Andrea Fioravanti, A Cinecittà contro il populismoEcco l’agenda riformista di Renzi per rilanciare il governo (e Italia Viva), 31 gennaio 2020.
- ^ Elezioni Regionali, Renzi: “I riformisti voteranno Italia Viva e non Pd”, inews24.
- ^ Silvia Sciorilli Borrelli e Jacopo Barigazzi, Matteo Renzi's triumphant return, su Politico, 5 settembre 2019. URL consultato il 24 febbraio 2020.
- ^ David Broder, Matteo Renzi's new centrist party Italia Viva faces a struggle for relevance, su New Statesman, 18 settembre 2019. URL consultato il 23 febbraio 2020.
- ^ https://www.tpi.it/politica/renzi-italia-viva-partito-femminista-20190922453581/amp/
- ^ https://www.quotidiano.net/politica/renzi-nuovo-partito-1.4800415/amp
- ^ https://www.italiaviva.it/svolta_rosa_renzi_troppo_maschilismo_siamo_diversi
- ^ Italia viva come Scelta civica, i militanti dicono sì a una strategia centrista e no ai 5Stelle, su la Repubblica, 30 ottobre 2019. URL consultato il 2 marzo 2021.
- ^ Tony Blair: "Renzi mio erede, con la sua corsa alle riforme cambierà l'Italia" - la Repubblica
- ^ Leopolda al via tra citazioni di proverbi cinesi e JFK - Corriere Nazionale
- ^ Matteo Renzi: «Italia Viva vuole aprirsi. Far vincere la destra è masochismo» ⋆ CorriereQuotidiano.it - Il giornale delle Buone Notizie
- ^ Renzi contro Corbyn
- ^ a b nuovi punti cardinali della bussola: M5s, Pd, sovranisti e il centro trasversale Augusto Minzolini, in Il Giornale, 6 febbraio 2020.
- ^ Live Sicilia, 6 febbraio 2020, https://livesicilia.it/2020/02/06/palermo-ztl-serviva-piu-confronto-nel-2022-indicheremo-il-sindaco_1116490/.
- ^ Giacomo D'Annibale, Italia Viva è un contenitore riformista, europeista e liberale, TP24, 7 ottobre 2019.
- ^ https://www.linkiesta.it/it/article/2020/01/31/renzi-italia-viva-cinecitta/45255/
- ^ https://www.italiaviva.it/nuova_casa_innovativa_giovane_femminista
- ^ Linkiesta, 18 ottobre 2019, https://www.linkiesta.it/it/article/2019/10/18/economia-della-conoscenza-redistribuzione-redditi-sinistra/43998/.
- ^ Emilia Patta, Europa, lavoro e umanesimo integrale: anche sui valori la sfida di Renzi a Conte, in Il Sole24ore, 19 ottobre 2019.
- ^ Italia Viva: «A Massa degrado insostenibile. Decoro non è priorità dell'amministrazione» - La Voce Apuana
- ^ https://www.italiaviva.it/carta_dei_valori_home#more
- ^ https://newsmondo.it/matteo-renzi-alla-leopolda-10/politica/
- ^ Renzi: "Dalla Leopolda nessun ultimatum al governo" | "Legislatura ha il dovere di eleggere il Capo dello Stato" - Tgcom24
- ^ https://www.globalist.it/culture/2019/12/05/renzi-chi-e-contro-bella-ciao-non-sta-bene-e-la-canzone-dell-antifascismo-2050017.html
- ^ https://www.corriere.it/politica/20_febbraio_01/renzi-italia-viva-rispetta-conte-ma-non-leader-no-un-partito-pd-m5s-leu-178d5e20-4506-11ea-9d28-c32ca6f6093f.shtml
- ^ https://www.italiaviva.it/renzi_la_politica_non_si_puo_piegare_al_populismo_giustizialista
- ^ https://formiche.net/2020/02/tutte-le-condizioni-italia-viva-conte-parla-faraone/
- ^ Governo, Italia Viva provoca ancora: "O Conte si accorda con Renzi o deve dimettersi". Bettini: "Servono alternative ai renziani" - Il Fatto Quotidiano
- ^ Renzi: mettiamo in quarantena le polemiche, Italia viva unica alternativa al populismo - Rai News
- ^ https://reneweuropegroup.eu/en/news/1435-italia-viva-will-join-the-renew-group-in-the-european-parliament/
- ^ a b Renzi da Vespa lancia il suo partito: si chiamerà Italia Viva, in Il Tempo, 17 settembre 2019.
- ^ Composizione del gruppo ITALIA VIVA, su camera.it. URL consultato il 20 settembre 2019.
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- ^ Già 10mila iscritti, 50 parlamentari entro l'anno". "Prendere voti a destra e sinistra, no litigi col Pd", in La Repubblica, 22 ottobre 2020.
- ^ «Italia Viva»: la lista dei (primi) 41 parlamentari che seguono Renzi, 18 settembre 2019.
- ^ Niccolò Magnani, Nuovo partito Renzi: nomi e ruoli/ Chi lo segue, chi resta nel Pd e chi lo teme, in Il Sussidiario, 17 settembre 2019.
- ^ Luca Pianesi, Conzatti non vota contro il governo Conte, Perego e la Lega: Si dimetta da Forza Italia. Lei replica: Io liberale e europeista. Non sto con chi fa il saluto romano in piazza, su ildolomiti.it, 11 settembre 2019.
- ^ https://www.panorama.it/news/donatella-conzatti-senato-italia-viva-forza-italia-democrazia-voto
- ^ Conzatti, lascio Forza Italia e accetto invito di Renzi, ANSA, 18 settembre 2019.
- ^ M5s, la senatrice Vono lascia il Movimento e passa con Renzi, in La Repubblica, 25 settembre 2019.
- ^ Renzi a Conte: "Non siamo contro il governo ma contro l'aumento delle tasse". E annuncia un altro arrivo dal Pd, in La Repubblica, 5 ottobre 2019.
- ^ A Vezzano Ligure il primo sindaco di "Italia viva" della Liguria, in Il Secolo XIX, 5 ottobre 2019.
- ^ Italia Viva ha il primo eurodeputato: Nicola Danti va con Renzi, in Il Messaggero, 20 ottobre 2019.
- ^ Occhionero lascia Leu e approda a Italia Viva, ADN Kronos, 25 ottobre 2019.
- ^ Italia Viva, Renzi accoglie l'ex Forza Italia Bendinelli: i deputati salgono a 29, in Il Messaggero, 12 dicembre 2019.
- ^ Boschi: "Alleanza con M5s? Per Italia Viva non è strategica", Tgcom24, 26 ottobre 2019.
- ^ A seguito della Brexit, 23 dei 76 seggi già spettanti al Regno Unito sono stati riassegnati ad europarlamentari provenienti da 14 dei 27 Stati membri dell'Unione Europea, in base ai risultati delle elezioni del 26 maggio 2019.
- ^ Un italiano eletto nelle liste di Macron: Sandro Gozi diventa eurodeputato [collegamento interrotto], in Kong News, 3 febbraio 2020. URL consultato il 2 marzo 2020.
- ^ Francesco Maselli, La ricetta transnazionale di Sandro Gozi per un’Europa più forte, in Linkiesta, 12 febbraio 2020.
- ^ Francesca Perla, Sandro Gozi: “Ho realizzato il sogno di Marco Pannella”, in Il Riformista, 20 febbraio 2020.
- ^ Fabiana Luca, Parlamento Ue, Italia Viva lascia i Socialdemocratici e aderisce a Renew Europe, in EU News, 13 febbraio 2020.
- ^ La deputata di Leu Michela Rostan e il senatore Pd Cerno aderiscono a Italia Viva, in La Repubblica, 18 febbraio 2020.
- ^ Cerno lascia il Pd e passa a Italia Viva - TGR Friuli Venezia Giulia, su TGR. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- ^ Claudio Bozza, Senato, Tommaso Cerno fa retromarcia: non va con Renzi e si iscrive al gruppo misto, su corriere.it, 26 febbraio 2020. URL consultato il 10 marzo 2020 (archiviato il 27 febbraio 2020).
- ^ Silvia Bignami e Eleonora Capellli, Regionali, patto tra Bonaccini e Renzi, in La Repubblica, 29 ottobre 2019.
- ^ Renzi: "In Emilia ha vinto Bonaccini, i Cinque stelle sono finiti". E al governo dice: "La ricreazione è finita", in La Repubblica, 28 gennaio 2020.
- ^ Regionali Puglia, Matteo Renzi va da solo: “Emiliano non sarà il candidato di Italia Viva. Sceglieremo Teresa Bellanova? Non credo”, in Il Fatto Quotidiano, 14 gennaio 2020.
- ^ Regionali Puglia, da Italia Viva no a Emiliano. Bellanova: "Noi contro il trasformismo e la demagogia", in La Repubblica, 2 febbraio 2020.
- ^ Puglia, Bellanova e i renziani: no a Emiliano, con lui si perde. Accuse su rifiuti, agricoltura e sanità, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 2 febbraio 2020.
- ^ 11 fact-checking sulle elezioni regionali e sul referendum, su www.pagellapolitica.it. URL consultato il 25 settembre 2020.
- ^ Eligendo: Regionali [Scrutini] Italia (Italia) - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 30 settembre 2020.
- ^ Perché c'è la crisi di governo?, in Corriere della Sera, 12 gennaio 2021. URL consultato il 13 gennaio 2021.
- ^ Eletto alle elezioni europee in Francia nella lista Renaissance.
- ^ Leopolda 10, la diretta della convention di Italia Viva: la prima di Renzi senza il Pd, in Il Fatto Quotidiano, 18 ottobre 2019.
- ^ Italia Viva, presentati i tre possibili simboli, in La Repubblica, 12 ottobre 2019.
- ^ Italia Viva, ecco il simbolo del partito, ADN Kronos, 19 ottobre 2019.
- ^ Renzi risolve il rebus: "Simbolo Italia Viva non è un gabbiano", ADN Kronos, 20 ottobre 2019.
Voci correlate
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