Uberto Mondolfi
Uberto Mondolfi | |
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Sindaco di Livorno | |
Durata mandato | 22 novembre 1920 – 3 agosto 1922 |
Predecessore | Rosolino Orlando |
Successore | Marco Tonci Ottieri della Ciaia |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano |
Uberto Mondolfi (Livorno, 1º settembre 1877 – Firenze, 1941) è stato un politico italiano. È stato sindaco socialista di Livorno tra il 1920 e il 1922.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Amico di Amedeo Modigliani[1] e allievo di Giovanni Pascoli, fu professore di Lettere al Liceo Classico Niccolini Guerrazzi, aderì al Partito Socialista Italiano e fu eletto sindaco della città labronica[2] il 22 novembre 1920.[3]
In seguito alla marcia fascista su Livorno, preceduta dall'assassinio di due consiglieri comunali e disordini in strada, il 3 agosto del 1922,[4][5] Dino Perrone Compagni e Costanzo Ciano si misero alla testa di oltre un migliaio di squadristi e costrinsero alle dimissioni la giunta socialista, guidata da Mondolfi, sotto la minaccia di altre ritorsioni.[6]
«Sindaco Mondolfi, Onorevole Modigliani, sono le ore 12, alle due di oggi dovrete avere abbandonato Livorno, in caso contrario vi impiccheremo in piazza. Ci siamo intesi?[7]»
Il sindaco, insieme agli altri amministratori, dovette, contestualmente alle dimissioni, abbandonare il Palazzo Comunale. Fu l'ultimo sindaco della città eletto democraticamente prima dell'avvento del fascismo.
Trasferito a Roma venne aggredito dai fascisti. Compagno di studi del ministro della pubblica istruzione Giovanni Gentile, non riuscì a trovare in lui alcun supporto. Trasferito d'autorità ad Ascoli Piceno, in questa città si ammalò di broncopolmonite. Destituito per incapacità dall'insegnamento, perse ogni diritto di insegnare presso le strutture pubbliche. Perse anche la cattedra di latino e greco che aveva ottenuto presso i Padri Scolopi di Firenze per il timore di rappresaglie contro l'Istituto.[2]
Morì a Firenze nel 1941.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Parigi-Livorno andata e ritorno. Visite guidate straordinarie a Casa Modigliani in occasione di Amico Museo, su archivio.gonews.it, www.gonews.it, 17 maggio 2013. URL consultato il 22 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2015).
- ^ a b Gianfranco Lamberti, Ricordo del sindaco Uberto Mondolfi (PDF), su comune.livorno.it, Comune di Livorno. URL consultato il 22 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
- ^ Cronologia degli avvenimenti, su livornomagazine.it, Livorno Magazine. URL consultato il 22 giugno 2015.
- ^ Valeria Cappelletti, In ricordo di Mondolfi «Conoscere la storia per costruire il futuro», in Il Tirreno, 3 agosto 2012.
- ^ La data è incerta, alcune fonti riportano il 2, alcune il 3 ed altre il 4 agosto 1922.
- ^ Paola Ceccotti, La lunga estate del 1922, su comune.livorno.it, Comune Notizie online - Magazine culturale del Comune di Livorno. URL consultato il 23 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2015).
- ^ Storia di Livorno, sesta puntata: AGOSTO 1922: l’uccisione dei F.lli Gigli e di Filippetti, lo sciopero contro il fascismo e gli Arditi del popolo, su senzasoste.it, Senza Soste, 29 luglio 2010. URL consultato il 22 giugno 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Tredici, Uberto Mondolfi il sindaco rosso. L'amministrazione socialista Livorno 1920-1922, Media Print Editore, 2022
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Uberto Mondolfi
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90189352 · ISNI (EN) 0000 0004 1964 3532 · SBN CFIV184601 |
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