Indice
Tisone da Camino
Tisone da Camino vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nominato vescovo | 1246 |
Deceduto | 1257 a Portogruaro |
Tisone da Camino (... – Portogruaro, 1257) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Biaquino III da Camino e India da Camposampiero, nel 1233 è documentato come canonico della diocesi di Ceneda; lo fu sino al 1247 quando, grazie ad una dispensa di papa Innocenzo IV, fu eletto ancora minorenne alla sede vescovile di Feltre[1].
La nomina avvenne nel pieno del lungo scontro tra Guelfi e Ghibellini che stava insanguiando il Veneto. Biaquino, padre di Tisone, stava in quegli anni difendendo Feltre e Belluno dagli attacchi di Ezzelino III da Romano, vicario imperiale di Federico II di Svevia ed aveva quindi tutto l'interesse ad installare un consanguineo sulla cattedra feltrina; fu tuttavia proprio la forte inimicizia tra il casato caminese e quello ezzeliniano ad impedire a Tisone di prendere possesso della stessa[2][3].
Feltre si arrese ad Ezzelino nel 1248; quattro anni dopo Tisone fu risarcito con la nomina ad amministratore apostolico della diocesi di Concordia.
All'epoca la residenza vescovile si trovava a Portogruaro; Tisone concesse alla città il raro privilegio di nominare, attraverso un Maggior Consiglio composto da quindici membri, il podestà cittadino, riservandosi il diritto di veto; la prima nomina avvenne il 4 ottobre 1256[4].
Morì a Portogruaro nel 1257[5] e fu sepolto nella chiesa di san Francesco[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Luigi Alpago Novello, Tisone da Camino vescovo di Feltre e di Belluno (1247-1257), su asbfc.it. URL consultato il 22 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2022).
- ^ Circolo vittoriese di ricerche storiche 2002.
- ^ Verci 1786.
- ^ La Loggia Municipale, su portogruaro.net. URL consultato il 22 gennaio 2022.
- ^ Tomasi.
- ^ 1203 – 1298, su portogruaro2000.it. URL consultato il 22 gennaio 2022.
L'edificio è stato demolito nel XVIII secolo per poi costruire l'attuale duomo.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Circolo vittoriese di ricerche storiche, I Da Camino. Capitani di Treviso Feltre e Belluno, Signori di Serravalle e del Cadore. Atti del 2º Convegno Nazionale 20 aprile 2002, Godega di Sant'Urbano, De Bastiani, 2002.
- Giovanni Tomasi, La diocesi di Ceneda: chiese e uomini dalle origini al 1586, Vittorio Veneto, TIPSE, 1998.
- Giambattista Verci, Storia della Marca Trivigiana e Veronese, Venezia, Storti, 1786.