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Thomas Willeboirts Bosschaert
Thomas Willeboirts, detto Bosschaert[1] (Bergen op Zoom, 1613 – Anversa, 23 gennaio 1654), è stato un pittore, disegnatore e incisore olandese del secolo d'oro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Pieter Willeboirts e di Cornelia Thomasdr.[2], fu allievo di Gerard Seghers ad Anversa a partire dal 1628[1][3]. Il 7 agosto 1637 ottenne la cittadinanza di questa città e nello stesso anno entrò a far parte della locale Corporazione di San Luca, divenendone il decano nel 1649[3].
Viaggiò per tre anni in Germania, Italia, in particolare Roma[4], e Spagna[1][3], per perfezionare il suo stile[4].
Tra il 1642 e il 1647 lavorò su commissione dello Stadtholder Federico Enrico d'Orange e del figlio Guglielmo, realizzando diciassette dipinti di soggetto mitologico[3]. Assieme ad altri maestri fiamminghi, come Jacob Jordaens, Theodoor van Thulden, Pieter Soutman, Gonzales Coques, partecipò alla decorazione dell'Orangezaal a Huis ten Bosch[1].
Nel 1650 comprò casa nei pressi dell'atelier di Jan Brueghel[3]. Morì celibe nel 1654 e la sua tomba fu ornata da una scultura di Artus Quellinus[3]. Il suo allievo Joannes van Erlewyn ricevette un lascito notevole, composto tra l'altro da tutti i suoi disegni[2].
Profilo artistico
[modifica | modifica wikitesto]Willeboirts Bosschaert fu un pittore piuttosto eclettico: rappresentò soggetti storici, religiosi, mitologici e animali, eseguì ritratti e nature morte di frutta.
Il suo stile risente dell'influsso di Antoon van Dyck[3], che potrebbe aver conosciuto tra il 1634 e il 1640 e le cui opere era solito copiare[1], e di Peter Paul Rubens, tanto da poterlo considerare un loro seguace[2][3].
Era particolarmente famoso ad Anversa per la pittura dei cavalli. Sua caratteristica era il disegno di volti allungati dall'espressione un po' languida[1] e un utilizzo del colore delicato ed armonioso[4].
Collaborò con altri artisti, tra cui Cornelis Schut I al Martirio di San Giorgio e Jan Davidsz. de Heem[3].
Ebbe svariati allievi tra cui Hendrick Berckman, Pieter Borsseler, Joannes van Erlewyn, Jan Baptist Jaspers, Frans Muntsaert e Pieter van der Willigen[3].
Molti artisti, tra cui Ferdinand Bol, Caesar van Everdingen e J.Backer, furono influenzati dalle sue opere[1].
Alcune Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Autoritratto, olio su tela, 76 × 67 cm, 1637, Noordbrabants Museum, 's-Hertogenbosch[5]
- Ghirlanda di fiori con una scultura della Vergine Maria, olio su tela, 151 × 122,7 cm, 1645, Mauritshuis, L'Aia, in collaborazione con Daniel Seghers[6]
- Assunzione di Sant'Antonio da Padova, olio su tela, 336 x 196 cm, 1650 circa, Museo Nacional de Escultura, Valladolid[7]
- Apoteosi della Vergine, olio su tela, 141 × 115 cm, Rijksmuseum, Amsterdam[8]
- Cupido trionfante tra emblemi d'arte e guerra, olio su tela, Nationalmuseum, Stoccolma[9]
- Immacolata concezione, olio su tela, 655 x 464 cm, Museo Nacional de Escultura, Valladolid[10]
- Ritratto di Pieter de Jode II, inciso da Pieter de Jode II[11]
- Martirio di San Giorgio[3]
- Martirio di San Basilio[4]
- Tre angeli annunciano ad Abramo la nascita d'Isacco[12]
- San Villibrordo in adorazione davanti alla Sacra Famiglia[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Enciclopedia online Larousse
- ^ a b c d Nieuw Nederlandsch Biografisch Woordenboek (NNBW)
- ^ a b c d e f g h i j k Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie
- ^ a b c d A Biographical History of the Fine Arts
- ^ Autoritratto - Commons
- ^ Ghirlanda di fiori con una scultura della Vergine Maria - Commons
- ^ Assunzione di Sant'Antonio da Padova - Commons
- ^ Apoteosi della Vergine - Commons
- ^ Cupido trionfante tra emblemi d'arte e guerra - Commons
- ^ Immacolata concezione - Commons
- ^ Ritratto di Pieter de Jode II - Commons
- ^ Musée royal de peinture et de sculpture de Belgique
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) "Willeboirts Bosschaert, Thomas", in Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2012. URL consultato il 25 settembre 2012.
- (FR) "Thomas Willeboirts", in Encyclopédie Larousse, 2011. URL consultato il 27 settembre 2012.
- (EN) Shearjashub Spooner, A biographical history of the fine arts, or, Memoirs of the lives and works of the most eminent painters, engraveras, sculptors and architects, vol.I°, New York, Leypold and Holt, 1867, p.126. URL consultato il 28 settembre 2012.
- (NL) Moes, "Willeboirts (Thomas)", in Nieuw Nederlandsch Biografisch Woordenboek (NNBW), 2011. URL consultato il 29 settembre 2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Thomas Willeboirts Bosschaert
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Thomas Willeboirts Bosschaert in Artnet, su artnet.com.
- (EN) Thomas Willeboirts Bosschaer in Artcyclopedia, su artcyclopedia.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40247573 · ISNI (EN) 0000 0000 8944 6543 · CERL cnp00567025 · Europeana agent/base/84982 · ULAN (EN) 500019198 · LCCN (EN) nb2004000274 · GND (DE) 121924548 · BNE (ES) XX1545364 (data) · BNF (FR) cb15092521j (data) |
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