Indice
Partito Nazionalista Basco
Partito Nazionalista Basco | |
---|---|
(EU) Euzko Alderdi Jeltzalea (ES) Partido Nacionalista Vasco (FR) Parti Nationaliste Basque | |
Presidente | Andoni Ortuzar |
Portavoce | |
Stato | Spagna ( Paese Basco Meridionale) Francia ( Paese Basco Settentrionale) |
Sede | Sabin Etxea, Ibáñez de Bilbao, 16 Bilbao |
Fondazione | 31 luglio 1895 |
Ideologia | Nazionalismo basco[1] Socialdemocrazia[2] Cristianesimo democratico[3] |
Collocazione | Centro[1] Centro-destra[4][5][6] Centro-sinistra[6] |
Partito europeo | Partito Democratico Europeo |
Gruppo parl. europeo | Renew Europe |
Seggi Congresso | |
Seggi Senato | |
Seggi Europarlamento | |
Seggi Parlamento basco | 31 / 75
(2020) |
Organizzazione giovanile | Euzko Gaztedi Indarra |
Iscritti | 32.000 |
Colori | rosso, verde, bianco |
Sito web | www.eaj-pnv.eu |
Il Partito Nazionalista Basco (in basco: Euzko Alderdi Jeltzalea, in spagnolo Partido Nacionalista Vasco, in francese Parti Nationaliste Basque; EAJ-PNV[N 1] o EAJ-PNB[N 2]) è un partito politico di ideologia nazionalista basca attivo in Spagna e in Francia. È uno dei maggiori partiti politici dei Paesi Baschi
È un partito autonomista di ispirazione democratico-cristiana. Ha fatto a lungo parte del Partito Popolare Europeo, ma nel 2004 ne è uscito per fondare il Partito Democratico Europeo. Oggi si definisce un partito pluralista, umanista e democratico; legato alla filosofia del personalismo cristiano, ha posizioni progressiste sui diritti civili[7] e socialdemocratiche moderate sui diritti sociali[8].
Il primo secolo di storia
[modifica | modifica wikitesto]L'Euzko Alderdi Jeltzalea (letteralmente, partito basco per Dio e le antiche leggi) è presente nelle sette province basche storiche: Álava, Biscaglia, Gipuzkoa (che formano la comunità autonoma dei Paesi Baschi) e Navarra in Spagna; Lapurdi, Zuberoa e Nafarroa Beherea in Francia. Queste ultime tre costituiscono l'Iparralde, e attualmente formano parte del dipartimento dei Pirenei Atlantici. In Francia la sigla usata dal partito è EAJ-PNB, e la sede principale è a Bayonne. Sono presenti sezioni del partito anche nei paesi che hanno ricevuto una forte immigrazione basca: Cile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Messico, Stati Uniti. Il movimento giovanile si chiama Euzko Gaztedi Indarra (gioventù basca).
Il partito è stato fondato nel 1895, con posizioni cattoliche conservatrici e fortemente autonomiste da Sabino Arana Goiri, suo presidente fino al 1903 e creatore anche della bandiera basca, l'Ikurrina, e del nome della patria, Euskadi. Nel 1921, il partito si divise in Comunión Nacionalista Vasca, moderati, e Aberri, indipendentisti. Nel 1930 i due movimenti, dopo il governo di Miguel Primo de Rivera, si riunirono assumendo il nome originario di Partito Nazionalista Basco. Dal partito, però si staccò la Acción Nacionalista Vasca, di indole terrorista, che assunse posizioni non-confessionali e moderatamente di sinistra e si alleò con i movimenti di ispirazione socialista e repubblicana.
José Antonio Aguirre sviluppò l'anima sociale del partito, trasformandolo in un partito centrista, schierandosi contro il franchismo durante la guerra civile spagnola e dopo di essa. Primo Lehendakari (presidente" di un governo basco autonomo dal 7 ottobre 1936, l'occupazione di Bilbao da parte delle truppe franchiste il 19 giugno 1937 lo costrinse alla fuga in Catalogna e di lì nel gennaio 1939 all'esilio in Francia dove morì.
Tra il 1937 ed il 1975, il Partito Nazionalista Basco aderisce al "Fronte Popolare", un'alleanza di partiti socialisti, repubblicani e borghesi liberali. Lo scopo della partecipazione a quest'alleanza era quello di assicurare la nascita della Repubblica in Spagna e uno statuto d'autonomia per i Paesi Baschi. Negli anni cinquanta, il partito ha assistito all'abbandono di molti esponenti del movimento giovanile Euzko Gaztedi, che sono entrati a far parte dell'ETA. Tra il 1975 ed il 1977, molti esponenti del PNV furono costretti ad andare in esilio a causa della dittatura franchista. Dopo il ritorno del paese alla democrazia, il PNV ha di fatto partecipato a tutti i governi della regione basca, da solo dal 1980 fino al 1986 (con Carlos Garaikoetxea come secondo Lehendakari dopo Aguirre), e poi più volte sostenuto i governi nazionali, in particolare quelli a guida socialista. Nel 1986, il partito ha subito la scissione della corrente più socialdemocratica Eusko Alkartasuna (Solidarietà Basca), che si è costituita in partito autonomo, pur mantenendo un'allenanza costante con l'EAJ-PNV.
Gli anni Duemila
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2004 il partito ha abbandonato il Partito Popolare Europeo ed ha aderito al Partito Democratico Europeo; la scelta è dipesa dall'adesione del Partito Popolare spagnolo (centro-destra) e di Forza Italia al PPE e dalla conseguente deriva conservatrice dello stesso. Ha quindi fondato il Partito Democratico Europeo assieme, fra gli altri, alla UDF e alla Margherita.
Nel 2007 l'EAJ-PNV ha formato un governo di coalizione con Eusko Alkartasuna (EA) ed Ezker Batua Berdeak, analogo basco di Izquierda Unida, in un particolare tripartito federalista, esprimendo il lehendakari Ibarretxe. Questi promosse una riforma statutaria che riconoscesse il diritto dei baschi a decidere del proprio futuro, senza trovare supporto nelle Corti Generali.
Dopo tre anni di governo del PSE-EE in Euskadi, nel 2012 il PNV ha recuperato la guida del governo. Il nuovo lehendakari, Iñigo Urkullu, ha vinto anche nelle elezioni del 2016; al governo col PSE-EE, ha presentato nel 2019 una nuova proposta, più temperata, di riforma dello Statuto.[9]
Inoltre, la coalizione Nafarroa Bai, di cui l'EAJ-PNV fa parte con altri gruppi nazionalisti baschi di centro e di sinistra, è al governo con il Partito Socialista Navarro e Podemos nella comunità forale di Navarra/Nafarroa (grazie all'astensione di Euskal Herria Bildu; al jeltzale Unai Hualde è stata riservata la presidenza del Parlamento di Navarra.[10]
Nel dicembre 2019 Pedro Sánchez e Andoni Ortuzar (presidente dell'EBB) firmano un patto che impegna il governo spagnolo, sostenuto esternamente dal PNV, a riconoscere l'identità nazionale basca attraverso riforme istituzionali, a realizzare trasferimenti di competenze ai Paesi Baschi e ad adeguare la Costituzione del 1978 alla realtà plurinazionale dello Stato spagnolo.[11]
La direzione nazionale (Euskadi Buru Batzar o EBB) del partito, che ha sede a Bilbao, dopo il ritorno alla democrazia in Spagna è stata presieduta da:
- 1975-1977: Ignacio Unceta
- 1977-1980: Carlos Garaikoetxea
- 1980-1984: Xabier Arzalluz
- 1984-1985: Román Sudupe
- 1985-1986: Jesús Insausti
- 1986-2004: Xabier Arzalluz
- 2004-2007: Josu Jon Imaz
- 2007-2008: Iñigo Urkullu
- 2008-in carica: Andoni Ortuzar
Organizzazione giovanile
[modifica | modifica wikitesto]L'Euzko Gaztedi Indarra (lett. "associazione della gioventù basca"; EGI) è l'ala giovanile del partito. Secondo lo statuto l'associazione si definisce come un'organizzazione basca, democratica, pluralista, partecipativa, con aspirazioni indipendentiste e umaniste in un quadro di rispetto per l'identità dei popoli e dei diritti umani.
Ci sono altre associazioni legati alla EGI come:
- Lurgorri Ikasle Elkartea, associazione studentesca
- Gogorregi Konpartsa per l'organizzazione di festività a Bilbao
- Gaztetxoak, gruppo ricreativo.
- Ausartu Euskaraz, associazione culturale per la promozione della lingua basca
Risultati elettorali
[modifica | modifica wikitesto]Elezioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]Elezioni del Parlamento basco
[modifica | modifica wikitesto]Paesi Baschi | |||||
---|---|---|---|---|---|
Elezioni | Capolista | Voti | % | Seggi | Note |
1980 | Carlos Garaikoetxea | 349 102 | 38,10 | 25 / 60
|
|
1984 | Carlos Garaikoetxea | 451 178 | 42,01 | 32 / 75
|
|
1986 | José Antonio Ardanza | 271 208 | 23,71 | 17 / 75
|
|
1990 | José Antonio Ardanza | 289 701 | 28,49 | 22 / 75
|
|
1994 | José Antonio Ardanza | 304 346 | 29,84 | 22 / 75
|
|
1998 | Juan José Ibarretxe | 350 322 | 28,01 | 21 / 75
|
|
2001 | Juan José Ibarretxe | 604 222 | 42,72 | 26 / 75
|
In coalizione con EA (33 seggi in totale) |
2005 | Juan José Ibarretxe | 468 117 | 38,67 | 22 / 75
|
In coalizione con EA (29 seggi in totale) |
2009 | Juan José Ibarretxe | 399 600 | 38,14 | 30 / 75
|
|
2012 | Iñigo Urkullu | 384 766 | 34,61 | 27 / 75
|
|
2016 | Iñigo Urkullu | 398 168 | 37,36 | 28 / 75
|
|
2020 | Iñigo Urkullu | 349 429 | 39,12 | 31 / 75
|
|
2024 | Imanol Pradales[12] | 370 554 | 34,87 | 27 / 75
|
Elezioni al Parlamento della Navarra
[modifica | modifica wikitesto]Navarra | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Elezioni | Lista | Capolista dell'EAJ-PNV | Voti | % | Seggi | Notas |
1979 | Nacionalistas Vascos-
Eusko Jeltzaleak |
Manuel de Irujo | 12 845 | 5,06 | 3 / 70
|
In coalizione con EE, ESEI e PTE. |
1983 | EAJ-PNV | Iñaki Cabasés | 18 169 | 6,88 | 3 / 50
|
|
1987 | EAJ-PNV | Vicente Arocena[13] | 2 661 | 0,96 | 0 / 50
|
|
1991 | EAJ-PNV | José Antonio Urbiola[14] | 3 071 | 1,13 | 0 / 50
|
|
1995 | Nacionalistas de Navarra-
Nafarroa Abertzaleak |
José Antonio Urbiola[15] | 2 943 | 1,01 | 0 / 50
|
|
1999 | EAJ-EA | José Manuel Goikoetxea[16] | 16 512 | 5,44 | 1 / 50
|
In coalizione con EA (3 seggi in totale). |
2003 | EAJ-EA | José Luis Echegaray[17] | 22 824 | 7,61 | 1 / 50
|
In coalizione con EA (4 seggi in totale). |
2007 | Nafarroa Bai | José Ángel Aguirrebengoa[18] | 77 893 | 23,6 | 1 / 50
|
In coalizione con Aralar, EA, Batzarre e candidati indipendenti (12 seggi in totale). |
2011 | Nafarroa Bai 2011 | Manuel Ayerdi[19] | 49 768 | 15,4 | 1 / 50
|
In coalizione con Aralar e candidati indipendenti (8 seggi in totale). |
2015 | Geroa Bai | Manuel Ayerdi | 53 497 | 15,83 | 4 / 50
|
In coalizione con Zabaltzen (9 seggi in totale). |
2019 | Geroa Bai | Unai Hualde | 60 323 | 17,32 | 3 / 50
|
In coalizione con Zabaltzen (9 seggi in totale). |
2023 | Geroa Bai | Unai Hualde | 42 665 | 13,29 | 3 / 50
|
In coalizione con Geroa Nafarroako Sozialberdeak Europan (9 seggi in totale). |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In Spagna.
- ^ In Francia; vedasi sito ufficiale, su eaj-pnb.eus.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) European Social Survey, Appendix A3. Political parties, ESS6-2012, edition 2.0 (PDF), su europeansocialsurvey.org, 2012, p. 50. URL consultato il 17 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ La reforma fiscal pone fin a la etapa liberal del PNV que abraza con fuerza la socialdemocracia
- ^ Santiago de Pablo, José Luis de la Granja, Coro Rubio Pobes, Breve historia de Euskadi: De los fueros a la autonomía, 2011, pp. 209.«Como consecuencia de ello, en septiembre de 1986 los partidarios de Garaikoetxea creaban Eusko Alkartasuna (EA), que se definió como un partido socialdemócrata, frente al democristiano PNV, e independentista, frente a la tradicional ambigüedad del PNV sobre su meta final»
- ^ Jorge Riezu, José Antonio Portero Molina, Conocimiento y realidad: estudios en homenaje a Jorge Riezu Martínez, 2004, pp. 443.«De hecho la alta fragmentación de la oferta nacionalista en la comunidad autónoma ha imposibilitado las mayorías absolutas, de modo que el PNV, de centro-derecha, nunca ha gobernado en solitario sino en coalición»
- ^ (ES) Rosa Mari Roig I Berenguer, Los efectos del sistema electoral europeo en España: los partidos políticos de ámbito no estatal, su icps.cat, Instituto de Ciencias Políticas y Sociales (ICPS).«Además, hay que contar con las formaciones políticas de ámbito no estatal, dominantes en el centro derecha en algunas comunidades autónomas, como CiU en Cataluña y el PNV en el País Vasco»
- ^ a b (EN) Eduardo Ruiz Vieytez, A New Political Status for the Basque Country? (PDF), su ecmi.de, Journal on Ethnopolitics and Minority Issues in Europe JEMIE. URL consultato l'8 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2014).«PNV is a pro- (Basque) sovereignty political party founded in 1895 and representing a wide political spectrum from centre-right to centre-left»
- ^ (ES) EAJ-PNV, EAJ-PNV - Iturrate: “La lucha por los derechos de las personas LGBT nos debe implicar a todos. Una respuesta integral es fundamental para evitar cualquier discriminación”, su Euzkadi Buru Batzarra. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ^ La reforma fiscal pone fin a la etapa liberal del PNV que abraza con fuerza la socialdemocracia. El Correo, su web.archive.org, 3 maggio 2015. URL consultato il 31 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2015).
- ^ (ES) Pedro Gorospe, El nuevo estatuto entra al Parlamento vasco con la oposición del PP y la “frustración” de Bildu, in El País, 2 dicembre 2019. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ^ (ES) Unai Hualde (Geroa Bai), elegido presidente del Parlamento navarro, su La Vanguardia, 19 giugno 2019. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ^ (ES) Pedro Gorospe e José Marcos, El acuerdo de PSOE y PNV incluye trasferencias de competencias a Navarra, in El País, 30 dicembre 2019. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ^ (ES) Iker Rioja Andueza, El PNV propone por sorpresa a Imanol Pradales como candidato a lehendakari, su elDiario.es, 25 novembre 2023. URL consultato il 15 dicembre 2023.
- ^ http://www.juntaelectoralcentral.es/cs/jec/documentos/NAVARRA_1987_Candidaturas
- ^ http://www.juntaelectoralcentral.es/cs/jec/documentos/NAVARRA_1991_Candidaturas
- ^ http://www.juntaelectoralcentral.es/cs/jec/documentos/NAVARRA_1995_Candidaturas
- ^ http://www.juntaelectoralcentral.es/cs/jec/documentos/NAVARRA_1999_Candidaturas
- ^ http://www.juntaelectoralcentral.es/cs/jec/documentos/NAVARRA_2003_Candidaturas
- ^ (ES) EAJ-PNV, Documentos y descargas. Web oficial Partido Nacionalista Vasco, su EAJ PNV. URL consultato il 13 dicembre 2023.
- ^ La lista de Zabaleta utiliza el mismo logo de NaBai - GARA, su gara.naiz.eus. URL consultato il 13 dicembre 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Partito Nazionalista Basco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EU, ES, FR) Sito ufficiale, su eaj-pnv.eus.
- (EN) Basque Nationalist Party, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- EAJ-PNV Ordizia, su eajpnv-ordizia.org. URL consultato il 18 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134597773 · ISNI (EN) 0000 0001 2270 9852 · LCCN (EN) n80086346 · BNF (FR) cb12251248m (data) · J9U (EN, HE) 987007332628905171 |
---|