Indice
Massa di Somma
Massa di Somma comune | |
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Chiesa dell'Assunta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Amministrazione | |
Sindaco | Gioacchino Madonna (Noi per Massa) dal 5-6-2016 |
Data di istituzione | 1989 |
Territorio | |
Coordinate | 40°50′32.64″N 14°23′25.92″E |
Altitudine | 175 m s.l.m. |
Superficie | 3,04 km² |
Abitanti | 4 955[1] (31-7-2022) |
Densità | 1 629,93 ab./km² |
Comuni confinanti | Cercola, Ercolano, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80040 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063092 |
Cod. catastale | M289 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 273 GG[3] |
Nome abitanti | massesi |
Patrono | santa Maria Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Massa di Somma nella città metropolitana di Napoli | |
Sito istituzionale | |
Massa di Somma (Massë 'e Sommë in napoletano[4]) è un comune italiano di 4 955 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]È posizionato a nord-ovest del Vesuvio, alle falde del Monte Somma. Il suo territorio fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli storici la ritengono di sicura origine romana come attestano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona pedemontana. Il nucleo abitativo presumibilmente risale all'epoca delle incursioni longobarde poiché insiste su una delle dorsali del Monte Somma scelto quale avamposto Ducale a difesa della Città di Napoli. Fu citato come locus Massa nel primo documento in assoluto datato 29 agosto 965.
Successivamente il villaggio entrò nell'orbita del dominio Normanno/Svevo e fu aggregato al Castrum Summae. Invece in epoca Angioina, come vuole la tradizione, fu fondata l'antica chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo.
Il centro storico nato da un'edilizia rurale e spontanea si coagulò intorno a tre imponenti edifici aristocratici: Palazzo Piscicelli/Piromallo duchi di Capracotta (degna di nota lo stemma della casata affrescato sotto la volta del portale d'ingresso), Palazzo Marini e Palazzo Caputo (quest'ultimo abbattuto negli anni '60 del secolo passato).
Dopo l'eruzione vesuviana del 26 aprile 1872 il sindaco Domenico Riccardi, con regio decreto del 1877 ottenne l'autorizzazione di cambiare il nome della cittadina da Massa di Somma in Cercola, ovvero acquisì il toponimo della frazione posta a valle.
Nel 1944 parte del centro storico di Massa, dell'ormai frazione del comune di Cercola, fu interessato dall'eruzione del Vesuvio, e oggi si presenta, a macchia di leopardo, con un aspetto moderno.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, rifondata nel 1954 (notevole l'altare maggiore in marmi commessi e l'interessante statua di San Gennaro della preesistente chiesa)
- Campanile della vecchia chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, secolo XVII/XVIII (miracolosamente sfuggito all'eruzione vesuviana del 1944 è stato scelto quale simbolo civico e religioso della cittadina)
- Congrega del SS. Rosario, fondata nel 1579
- Sacrestia della vecchia chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, secolo XVII
- Cappella diruta di San Nicola di Bari dei Piscicelli, secolo XVI
- Cappella dismessa del Convento Figlie di Sant'Anna, fine secolo XIX (già palazzo Gennaro De Filippo)
- Cappella di Santa Maria di Lourdes, anni '50 del secolo scorso (ubicata nell'omonima clinica, presenta un interessante altare ligneo del XVIII secolo)
- Cappella Santa Maria del suffragio delle Anime del Purgatorio, metà secolo XIX (ubicata nel Cimitero Monumentale Consortile dei Comuni di San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma e Cercola)
Edifici d'interesse storico/architettonico
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Piscicelli-Piromallo duchi di Capracotta, secolo XV/XVI
- Palazzo Marini, secolo XVII
- Palazzo Scarpato, secolo XVIII
- Palazzo De Filippo, secolo XVIII (già convento Figlie di Sant'Anna, proprietà della Fondazione Gennaro De Filippo)
- Villa Igea, fine secolo XIX
- Masseria Rendita, secolo XVIII
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Geografia antropica e storia amministrativa
[modifica | modifica wikitesto]Con la riforma murattiana, i casali di Massa, Pollena e Trocchia andarono a formare un solo comune, donde il detto, ancora diffuso tra la popolazione locale, «Massa, Pollena e Trocchia: tre paesi e una sola parrocchia».
Successivamente venne istituito il comune di Massa di Somma, comprendente Massa di Somma (capoluogo e le frazioni di Caravita e Cercola). All'epoca del Fascismo la sede comunale fu spostata a Cercola e il comune assunse la denominazione del nuovo capoluogo.
Nel 1988[6] Massa di Somma fu ricostituito comune autonomo, comprendente il solo centro abitato omonimo.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Sono presenti frutteti e coltivazioni di uva e frutta.[7] L'industria è attiva nell'edilizia, nell'alimentazione e nell'abbigliamento.[7]
La presenza del Parco Nazionale del Vesuvio attrae il turismo: dal centro abitato è possibile ascendere sulla montagna vulcanica.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988 | 1992 | Oreste Sassi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1992 | 1993 | Marilisa Magno | Commissario | ||
1993 | 1997 | Oreste Sassi | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | |
1997 | 2006 | Giovanni Di Nicuolo | L'Ulivo | Sindaco | |
2006 | 2016 | Antonio Zeno | Democratici di Sinistra-PD | Sindaco | |
2016 | In carica | Gioacchino Madonna | Lista civica | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Antonio Altamura, Dizionario dialettale napoletano, 1968, 2ª ediz., Fausto Fiorentino (Napoli)
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Massa di Somma nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ a b Massa di Somma su Enciclopedia | Sapere.it, su www.sapere.it. URL consultato il 2 dicembre 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Massa di Somma
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.massadisomma.na.it.
- Massa di Somma, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Massa di Somma, su sapere.it, De Agostini.