Mario Capanna

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Mario Capanna
Mario Capanna nel 1983

Segretario di Democrazia Proletaria
Durata mandato1984 –
1987
PredecessoreSé stesso (coordinatore)
SuccessoreGiovanni Russo Spena

Coordinatore di Democrazia Proletaria
Durata mandato1982 –
1984
Predecessorenessuno
SuccessoreSé stesso (segretario)

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1983 –
22 aprile 1992
LegislaturaIX, X
Gruppo
parlamentare
DP (fino al 1989)
VA (1989-1990)
Verdi (1990-1992)
CircoscrizioneIX: Circoscrizione XXII
X: Circoscrizione XXIX
CollegioIX: Napoli
X: Palermo
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato17 luglio 1979 –
23 luglio 1984
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Gruppo tecnico degli indipendenti
CircoscrizioneItalia nord-occidentale
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFdV (1990-1992)
In precedenza:
PdUPpC (1976-1978)
DP (1978-1989)
VA (1989-1990)
Titolo di studioLaurea in filosofia
UniversitàUniversità degli Studi di Milano
ProfessioneScrittore

Mario Capanna (Città di Castello, 10 gennaio 1945) è un politico, scrittore e attivista italiano. È stato fra i principali leader del movimento giovanile del Sessantotto, nonché segretario e coordinatore di Democrazia Proletaria.

Dal 1963 è studente dell'Università Cattolica di Milano, dopo essere stato ammesso al Collegio Augustinianum. Studia filosofia e segue i corsi del professor Emanuele Severino.

La contestazione studentesca

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16 novembre 1967, ingresso Università Cattolica: Capanna, col microfono, parla agli studenti. In primo piano l'allora rettore Ezio Franceschini.

Nel 1967 inizia la contestazione studentesca ed è espulso dall'Università Cattolica poco prima di laurearsi (il suo relatore avrebbe dovuto essere proprio Severino). Passa alla Statale, dove poi otterrà la laurea in filosofia, diventandone subito il leader studentesco principale. Nel corso delle lotte studentesche avvenute il 24 marzo 1968 conduce un corteo non autorizzato di qualche migliaio di studenti a largo Gemelli, e trovandosi circondato dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa provocatoriamente intima loro: "Vi diamo cinque minuti per sciogliervi", rifacendo il verso alla classica intimazione che i questori facevano ai dimostranti prima di ordinare la carica delle forze dell'ordine contro i cortei.
La zuffa che ne segue diviene nota come il "massacro" di largo Gemelli[1], con un numero imprecisato di studenti feriti, 60 fermati, altri 51 denunciati a piede libero e 31 agenti feriti[2].

Coordina le lotte che il Movimento Studentesco effettua in tutta Italia ed ha violenti scontri con le forze dell'ordine e soprattutto con i militanti dell'estrema destra: rischia di essere linciato da giovani appartenenti al Movimento Sociale Italiano nel 1969 durante i funerali dell'agente Antonio Annarumma.[senza fonte]

L'11 marzo 1969 Mario Capanna, insieme a un gruppo di studenti dell'ateneo milanese, sequestra in aula il professor Pietro Trimarchi e lo sottopone a un processo improvvisato.[senza fonte]

Segretario di DP

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Mario Capanna a una manifestazione del 1972 a Milano

La notorietà ottenuta spinge Capanna ad entrare in politica: nel 1976 aderisce, con il "Movimento autonomo degli studenti di Milano", al Partito di Unità Proletaria per il Comunismo; in seguito, dopo la scissione con la sinistra del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo, confluirà con essa in Democrazia Proletaria, di cui fu il punto di riferimento mediatico e segretario nazionale dal 1984 fino al 27 giugno 1987, quando si dimette e la segreteria viene assegnata a Giovanni Russo Spena. Nelle liste di DP Capanna è diventato deputato europeo nel 1979 e deputato nazionale nel 1983 e rieletto nel 1987.

L'ambientalismo

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Mario Capanna

Nel 1989 adersce al gruppo misto della Camera dei deputati, e pochi mesi dopo partecipa alla nascita di un nuovo movimento politico italiano: i "Verdi Arcobaleno", formazione della sinistra ambientalista. Resta a Montecitorio fino al 1992. Inoltre, Capanna è stato anche consigliere regionale in Lombardia e comunale a Milano.

Dopo l'inchiesta giudiziaria denominata Mani pulite, che praticamente spazzò via la cosiddetta Prima Repubblica, Capanna ha fatto fatica a trovare un partito politico che fosse stabilmente concorde con la sua ideologia. Pur militando sempre in movimenti di sinistra, ha assunto una posizione che (al di là di una esperienza, avvenuta nelle elezioni politiche del 2001) può essere definita di indipendente di sinistra[3].

Sempre nel 2001, in occasione delle elezioni amministrative, Mario Capanna si è presentato come candidato sindaco per Città di Castello, suo comune di nascita, a capo di una coalizione formata da cinque liste civiche. Capanna raccolse solo 6.822 voti, insufficienti per arrivare almeno al ballottaggio, ed uscì al primo turno. In quell'occasione fu eletto sindaco al ballottaggio il candidato della coalizione dei partiti del centro sinistra.

Mario Capanna alla manifestazione per il disarmo a Roma il 25 ottobre 1986.

È presidente della Fondazione dei Diritti Genetici,[4] un organismo di ricerca e comunicazione sulle biotecnologie che opera dal 2002 come associazione scientifica e culturale indipendente, impegnata in attività di studio, informazione, progettazione sulle applicazioni e le diverse forme di impatto delle innovazioni biotecnologiche. Tale associazione e lo stesso Capanna sono state al centro di polemiche venendo accusati di aver usato, nelle loro campagne contro l'introduzione degli OGM in Italia, argomenti di dubbia validità scientifica[5]. Tra queste la richiesta andata a buon fine, nel 2012, di distruggere l'ultimo campo sperimentale pubblico italiano con OGM (regolarmente autorizzato nel 1998)[6], presso l'Università della Tuscia, nonostante la mobilitazione dei ricercatori[7].

È stato presidente del Corecom Umbria dal 2011 al 2014. È presidente della "Fondazione diritti genetici"[8].

È stato sposato con l'ex parlamentare di DP Patrizia Arnaboldi[9].

È impegnato come produttore di olio extravergine di oliva, estratto dalla selezione borgiona autoctona dell'Altotevere.[10]

Attività letteraria

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Dal 1988 Mario Capanna è anche scrittore. Tra le sue opere principali ricordiamo Formidabili quegli anni (1988); Arafat (1989, sulla figura del leader palestinese Yāser ˁArafāt, molto stimato da Capanna); Speranze (1994); Il fiume della prepotenza (1996); Lettera a mio figlio sul '68 (1998, di cui curò ben 12 edizioni); L'Italia viva (2000); tutti libri editi dalla Rizzoli. Nel 2003, per la Baldini & Castoldi, ha pubblicato Verrò da te, considerato da molti il suo lavoro letterario più riuscito; Coscienza globale oltre l'irrazionalità moderna (2006).

Nel 2008 ha dato alle stampe per i tipi di Garzanti (collana Le Forme, ISBN 9788811680819) il libro Il Sessantotto al futuro.[11]

Archivio politico

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L'archivio di Mario Capanna è conservato nella sua abitazione presso Città di Castello. Nel novembre 2018 sono iniziati i contatti tra la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e delle Marche e il proprietario. La dichiarazione di particolare interesse storico è stata notificata il 22 maggio 2019. L'inventario è stato edito e reso pubblico in rete nell'ottobre 2020. Dopo l'ordinamento, l'archivio si compone ora di 58 fascicoli condizionati in 23 buste. Documenta l'attività politica e culturale di Mario Capanna nell'arco di quasi cinquant'anni.[12][13]

Le dichiarazioni di Mario Capanna sugli OGM sono state oggetto di critiche da parte di alcuni ricercatori[14][15][16] che contestano le sue affermazioni. In particolare, Mario Capanna ha affermato durante la trasmissione televisiva Uno Mattina che è stata creata una "fragola-pesce OGM", anche se però tale pianta non è mai esistita.[17]

Nella cultura di massa

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  1. ^ pp. 247-248 Nanni Balestrini e Primo Moroni, L'orda d'oro: 1968-1977 : la grande ondata rivoluzionaria e creativa, politica ed esistenziale, Feltrinelli, 1997.
  2. ^ Il Massacro di largo Gemelli, su Tesionline.it. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  3. ^ Mario Capanna Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., archivio900.it
  4. ^ Vedi: Fondazione dei Diritti Genetici Archiviato il 9 agosto 2018 in Internet Archive.
  5. ^ Vedi: Rapporti, articoli scientifici e giornalistici che riguardano gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  6. ^ Si tagliano gli olivi della Tuscia, grazie all'Onorevole Capanna. Salmone.org
  7. ^ L'appello dei ricercatori per non distruggere l'ultima sperimentazione pubblica di OGM in Italia.
  8. ^ Sito della Fondazione diritti genetici, su fondazionedirittigenetici.org. URL consultato il 25 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2018).
  9. ^ RECORD DI DONNE, TANTE COMUNISTE E IN SEZIONE DICONO: 'FORSE TROPPE' Repubblica.it
  10. ^ Copia archiviata, su umbrialeft.it. URL consultato il 5 novembre 2018 (archiviato il 5 novembre 2018).
  11. ^ Fonte: Ansalibri Archiviato il 6 marzo 2008 in Internet Archive..
  12. ^ Archivi politici e sindacali: le carte di Mario Capanna, su Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria, 16 agosto 2022. URL consultato il 29 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2022).
  13. ^ Capanna Mario. Inventario, su SAN - Strumenti di ricerca online. URL consultato il 29 agosto 2022.
  14. ^ Dario Bressanini, OGM, le ragioni di chi dice no, su bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it (archiviato il 19 maggio 2018).
  15. ^ Roberto Defez, La fandonia della fragola-pesce OGM, su fondazioneveronesi.it (archiviato il 19 maggio 2018).
  16. ^ Antonio Pascale, Fragole della steppa, su salmone.org (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2018).
  17. ^ Le bugie di Mario Capanna 3, su bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it (archiviato il 3 aprile 2015).
  18. ^ Corriere del Mezzogiorno Quando Vendola cantava a Sanremo All'Ariston con «La Riserva Indiana»
  19. ^ pag.149 de L'orda d'oro, Iª Ediz. pubblicata da SugarCo Edizioni, Milano 1988.
  20. ^ Che tempo che fa - Mario Capanna Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Rai.TV

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Segretario di Democrazia Proletaria Successore
Sé stesso
(coordinatore)
1984 – 1987 Giovanni Russo Spena

Predecessore Coordinatore di Democrazia Proletaria Successore
nessuno 1982 – 1984 Sé stesso
(segretario)
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