Indice
Macaron
Macaron | |
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Alcuni macaron moderni | |
Origini | |
IPA | [makaˈʁɔ̃] |
Luogo d'origine | Francia |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Settore | Pasticceria |
Il macaron è un biscotto da forno il cui nome deriva dall'italiano "maccarone" e a sua volta dal greco "μακαρία"[1]. L'uso del termine per indicare il dolce è attestato in Francia dal XVI secolo.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il macaron moderno, come è noto oggi, è stato definito Gerbet o Paris macaron ed è stato creato all'inizio del XX secolo da Pierre Desfontaines della pasticceria francese Ladurée:[3] consisteva in due dischi uniti da un filo di cioccolato. Oggi il cioccolato tra le due meringhe è stato sostituito da uno strato di crema al burro, confettura o crema ganache.[3][4]
Sebbene il macaron che conosciamo oggi sia stato creato a Parigi da Claude Gerbet, si può far risalire la storia del macaron ad altri dolci a base di mandorle apparsi in precedenza.
Le truppe arabe provenienti da Ifrīqiya (l'attuale Tunisia) occuparono la Sicilia nell'827. Portarono con sé dolci a base di noci come faloodeh e lausinaj, prodotti da forno con crema di mandorle dolci all'interno. Questi dolci erano stati tramandati dagli scià sasanidi in Persia, dove la torta di mandorle veniva preparata per celebrare il capodanno zoroastriano, il Nowruz. In Sicilia e a Toledo, in Spagna, altro punto di contatto tra la cultura musulmana e quella cristiana, faloodeh e lausinaj si svilupparono in vari dolci, come le crostate di pasta di mandorle chiamate marzapane e caliscioni.[5]
Larousse Gastronomique cita i macaron come dolci creati in Francia nel 781[6] in un convento vicino Cormery.[7][8] [8]
Un'enciclopedia online svizzera sulla storia della panificazione afferma che furono portati da al-Andalus (l'attuale Spagna) a Marrakesh (in Marocco) all'inizio dell'XI secolo dal sultano e primo re della dinastia Almoravide Yusuf ibn Tashfin , e che venivano serviti principalmente durante il Ramadan.[9]
Una leggenda popolare racconta che il macaron fu introdotto in Francia da un cuoco di Caterina de' Medici, tuttavia un'indagine approfondita dei registri che elencavano il personale di servizio che lavorò con Caterina dal suo arrivo in Francia fino alla sua morte rivelò l'assenza di cuochi italiani.[10][11]
Nel 1790, i macaron iniziarono a guadagnare fama quando due suore carmelitane, in cerca di asilo a Nancy durante la Rivoluzione francese, prepararono e vendettero i biscotti macaron per pagarsi l'alloggio. Le suore divennero note come le "Sorelle Macaron" e in queste prime fasi i macaron venivano serviti senza aromi o ripieni speciali.[12][13]
Nel 1830, i macaron venivano serviti due a due con l'aggiunta di marmellate, liquori e spezie.[senza fonte]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il macaron è composto da due pezzi a cupola, dalla caratteristica superficie liscia, la circonferenza guarnita di increspature, e la base piatta. Gli intenditori apprezzano una delicata crosticina a guscio d'uovo che rende il dolce più umido e arioso all'interno.
Il macaron francese si distingue da quelli degli altri paesi perché può essere trovato in una più ampia varietà di sapori che vanno dai tradizionali (lampone, cioccolato) ai più innovativi (marmite, tè verde matcha).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Walter Whiter, Etymologicon Universale: Or, Universal Etymological Dictionary. On a New Plan. In which it is Shewn, that Consonants are Alone to be Regarded in Discovering the Affinities of Words, and that the Vowels are to be Wholly Rejected; that Languages Contain the Same Fundamental Idea; and that They are Derived from the Earth, and the Operations, Accidents, and Properties Belonging to it, Printed at the University Press, 1825. URL consultato il 4 giugno 2024.
- ^ (EN) macaroon, su etymonline.com. URL consultato il 25 maggio 2022.
- ^ a b (FR) L'histoire du Macaron, su laduree.fr, Ladurée. URL consultato il 1º maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2012).
- ^ (EN) Macarons, the Daddy Mac of Cookies, su foxnews.com, Fox News, 30 novembre 2009. URL consultato il 1º maggio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2012).
- ^ Dan Jurafsky, Macarons, Macaroons, Macaroni. The curious history, su slate.com, 16 novembre 2011.
- ^ (EN) Janine Marsh, Cormery Macarons, Loire Valley speciality, su The Good Life France, 26 luglio 2021. URL consultato il 30 maggio 2023.
- ^ (EN) The History of Macarons, su madmacnyc.com, Madmacnyc. URL consultato il 1º maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2009).
- ^ a b Prosper Montagné, Larousse gastronomique, su archive.org, 1988.
- ^ Pièces sèches: Macarons, su boulangerie-patisserie.ch, Lexique de Boulangerie-Pâtisserie.ch. URL consultato il 10 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2014).
- ^ (FR) Collectif, La table de la Renaissance: Le mythe italien, Presses universitaires François-Rabelais, 6 dicembre 2022, p. 85, ISBN 978-2-86906-842-1.
- ^ Consultation, su archivesetmanuscrits.bnf.fr. URL consultato il 10 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2023).
- ^ Robyn Lee, Introduction to French Macarons, su seriouseats.com.
- ^ Hugh Tucker, The true origin of French macarons, su =BBC Travel.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pierre Hermé, Macaron, Agnes Vienot Editions, 2009.
- José Maréchal, Macaron, Bibliotheca Culinaria, 2010
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul macaron
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | GND (DE) 7840251-7 · BNF (FR) cb14645883h (data) |
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