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José Luis Redrado Marchite
José Luis Redrado Marchite, O.H. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Titolo | Ofena |
Incarichi attuali | Segretario emerito del Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari (dal 2011) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 19 marzo 1936 a Fustiñana |
Ordinato presbitero | 11 luglio 1965 |
Nominato vescovo | 5 dicembre 1998 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 6 gennaio 1999 da papa Giovanni Paolo II |
José Luis Redrado Marchite (Fustiñana, 19 marzo 1936) è un vescovo cattolico spagnolo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]José Luis Redrado Marchite è nato a Fustiñana il 19 marzo 1936.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1965 si è laureato in teologia presso la Pontificia Università di Salamanca e nel 1973 ha conseguito una seconda laurea in lettere e filosofia presso l'Università di Barcellona.
Il 13 giugno 1954 è entrato nell'Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio per il quale è stato ordinato presbitero l'11 luglio 1965.
In seguito è stato direttore della scuola apostolica di Pamplona dal 1965 al 1970; direttore provinciale dal 1968 al 1971; presidente del Segretariato per la pastorale della salute della Provincia di Aragona del suo ordine dal 1968 al 1983; capo del servizio religioso dell'ospedale psichiatrico di Sant Boi a Barcellona dal 1972 al 1977; membro della Segreteria nazionale per la pastorale della salute della Conferenza episcopale spagnola dal 1972 al 1986; professore di etica presso la scuola di infermieristica "San Juan de Dios" di Barcellona dal 1972 al 1986 e della scuola di ATS "Roger de Lauria" dal 1974 al 1982; coordinatore della pastorale della sanità delle diocesi della Catalogna dal 1974 al 1986; direttore dello scolasticato di Sant Boi dal 1975 al 1977; capo del servizio religioso all'ospedale pediatrico "San Juan de Dios" di Barcellona dal 1977 al 1986; presidente del Segretariato internazionale per la pastorale della salute del suo ordine dal 1978 al 1988; membro del consiglio direttivo dell'ospedale pediatrico "San Juan de Dios" e del team di gestione della scuola di infermieristica "San Juan de Dios" a Barcellona dal 1983 al 1986.
Nel 1986 è stato trasferito a Roma per prestare servizio presso il Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari. È stato anche professore nella scuola per capi infermieri dell'Università Cattolica del Sacro Cuore dal 1986 al 1990; incaricato di corsi di formazione dal 1987 al 1988; docente presso l'Istituto internazionale di teologia pastorale sanitaria "Camillianum" dal 1987 e docente presso l'Istituto di teologia pastorale della salute e presso la scuola di infermieristica "Fatebenefratelli" dal 1990.
Il 4 gennaio 1986 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato consultore del segretario della Pontificia commissione per la pastorale degli operatori sanitari.[1]
Con la riforma della Curia romana (Pastor Bonus, 28 giugno 1988), la commissione è divenuta "Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari", raggiungendo l'autonomia che la costituzione apostolica dà a tutti i dicasteri.[2]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 dicembre 1998 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo titolare di Ofena.[3] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 6 gennaio successivo dallo stesso pontefice, co-consacranti gli arcivescovi Giovanni Battista Re, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, e Francesco Monterisi, segretario della Congregazione per i vescovi. È il primo e finora l'unico vescovo del suo ordine.
Il 21 novembre 1994 lo stesso pontefice lo ha nominato consultore del Pontificio consiglio "Cor Unum" per un quinquennio.[4]
L'etica della salute, l'umanizzazione e l'organizzazione ospedaliera sono stati i punti focali del suo lavoro come scrittore. In aggiunta al suo lavoro come editore (1969 - 1983) e direttore (1984 - 1986) della rivista spagnola "Labor Hospitalaria" e di redattore in epoca romana di "Dolentium Hominun", pubblicato dal suo dicastero, ha scritto un libro sulla presenza cristiana nelle cliniche e negli ospedali (Madrid, ed. PPC, 1969). Ha anche lavorato in diverse opere collettive. Ha inoltre organizzato seminari e tenuto conferenze sui temi di cui è esperto.
Il 14 luglio 2011 papa Benedetto XVI ha accettato la sua rinuncia all'incarico per raggiunti limiti d'età.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Vescovo José Luis Redrado Marchite, O.H.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXVIII, Tipografia vaticana, 1986, p. 210. URL consultato il 16 settembre 2024.
- ^ Pastor Bonus, art. 152-153.
- ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), XCI, Tipografia vaticana, 1999, p. 125. URL consultato il 16 settembre 2024.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXVII, Tipografia vaticana, 1995, p. 118. URL consultato il 16 settembre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, José Luis Redrado Marchite, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5509167807315818130005 |
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