Giovanni Marra

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Marra
arcivescovo della Chiesa cattolica
Pax et bonum
 
Incarichi ricoperti
 
Nato5 febbraio 1931 a Cinquefrondi
Ordinato presbitero19 settembre 1953 dal vescovo Vincenzo De Chiara
Nominato vescovo7 giugno 1986 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo28 giugno 1986 dal cardinale Ugo Poletti
Elevato arcivescovo14 novembre 1989 da papa Giovanni Paolo II
Deceduto11 luglio 2018 (87 anni) a Roma
 

Giovanni Marra (Cinquefrondi, 5 febbraio 1931Roma, 11 luglio 2018) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Giovanni Marra è nato a Cinquefrondi il 5 febbraio 1931.

Formazione e ministero sacerdotale

[modifica | modifica wikitesto]

Ha frequentato il ginnasio presso il seminario di Mileto, gli studi teologici presso il seminario di Reggio Calabria.

È stato ordinato presbitero il 19 settembre 1953 dal vescovo Vincenzo De Chiara nella parrocchiale di Cinquefrondi.

Trasferitosi a Roma, ha conseguito la laurea in scienze sociali presso la Pontificia Università Gregoriana e in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Ancora studente, ha iniziato il suo ministero come cappellano dell'Istituto Ciechi Sant'Alessio e come collaboratore presso la parrocchia di Tor Marancia.

Dal 1960 al 1986 ha prestato servizio presso la Santa Sede, prima presso la Congregazione per il clero, poi in Segreteria di Stato, infine all'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (APSA).

Ministero episcopale

[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 giugno 1986 è stato eletto da papa Giovanni Paolo II vescovo titolare di Usula, con l'incarico di ausiliare di Roma per le attività pastorali ed amministrative e segretario generale del vicariato, ed è stato consacrato vescovo il 28 giugno dello stesso anno dal cardinale Ugo Poletti nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Il 14 novembre 1989 è nominato arcivescovo titolare di Ravello ed ordinario militare per l'Italia, carica che ha mantenuto fino al 31 gennaio 1996, e che gli ha dato diritto all'automatica promozione al grado di generale di corpo d'armata[1]; nel contempo diviene preposto del capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres in Roma.

Il 17 maggio 1997 è stato eletto arcivescovo metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e archimandrita del Santissimo Salvatore; ha preso canonico possesso dell'arcidiocesi il 21 giugno dello stesso anno.

Il 18 novembre 2006 papa Benedetto XVI ha accettato le dimissioni nunc pro tunc rassegnate ai sensi del can. 401 C.I.C., nominandolo amministratore apostolico. Ha concluso il mandato nell'arcidiocesi il 5 gennaio 2007.

Il 3 gennaio 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato membro della Congregazione per i vescovi.

Dal 5 marzo 2011 al 31 maggio 2012 è stato amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis della diocesi di Orvieto-Todi.

È morto l'11 luglio 2018 all'età di 87 anni ed è sepolto nella cattedrale di Messina.

Genealogia episcopale e successione apostolica

[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ Legge 1 giugno 1961, n. 512, articolo 2
  2. ^ L'Ordine Costantiniano e l'Episcopato cattolico, su constantinianorder.net. URL consultato il 17 aprile 2020.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore generale del Centro Televisivo Vaticano Successore
- 5 aprile 1984 - 7 giugno 1986 Ugo Moretto

Predecessore Vescovo titolare di Usula Successore
Paul Poupard 7 giugno 1986 - 14 novembre 1989 Giovanni Giudici

Predecessore Vescovo titolare di Ravello
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Giacomo Barabino 14 novembre 1989 - 17 maggio 1997 Hans Schwemmer

Predecessore Arcivescovo ordinario militare in Italia Successore
Gaetano Bonicelli 14 novembre 1989 - 31 gennaio 1996 Giuseppe Mani

Predecessore Arcivescovo metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela Successore
Ignazio Cannavò 17 maggio 1997 - 18 novembre 2006 Calogero La Piana, S.D.B.

Predecessore Archimandrita del Santissimo Salvatore Successore
Ignazio Cannavò 17 maggio 1997 - 18 novembre 2006 Calogero La Piana, S.D.B
Controllo di autoritàVIAF (EN7796161274835347650000 · SBN PALV024524